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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Muñoz, Antonio: Sculture bizantine
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0125
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SCULTURE BIZANTINE

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sono antiche provenienti da un tempio greco, ma non tutte, come
vuole il Rivoira, perchè altre rimontano invece all’epoca della
costruzione della chiesa. Sulle pareti laterali si vedono poi, sem-
pre nella cornice, adattati dei frammenti di un antico calendario
figurato, nel quale sono state scolpite delle grosse croci inscritte
in un cerchio

A Costantinopoli si conservarono per tutto il medioevo le
reliquie dell’età classica e frequentemente gli scrittori e i poeti
bizantini ricordano opere dell’antichità: molte di esse andarono
poi perdute nel 1204, per opera dei crociati, e di questa di-
struzione ci ha lasciato memoria Nicetas Acominatos.

I resti antichi erano in così gran numero che furono spesso imi-
tati nelle opere d’arte cristiana travisando però, com’è naturale,
il significato delle rappresentazioni in esse figurate. Anzi, era
tanto l’interesse e il valore che si attribuiva alle cose antiche,
che non pochi scrittori di éxcppaasi;, dei quali abbiamo già
parlato nel Nuovo Bullettino 1 2, descrivendo opere artistiche o ad
essi contemporanee o ad ogni modo certamente meate nell’età
bizantina, le assegnarono invece all’arte antica giungendo per-
fino ad attribuirle ai maestri più conosciuti, a Ridia, a Zelisi,
ad Apelle. In un tempo ih cui aveva così poca importanza la
personalità dell’artista, tanto che raramente si trova menzione di
artisti viventi, era naturale che gli scrittori che conoscevano la
letteratura antica, si compiacessero, per dare più importanza
alle loro szcppaasi;, di riferirle ad opere dei celebrati maestri del-
l’età classica, di cui durava ancora la fama. Tale è il caso di un

1 Riproduzioni in G. Thiele, Antike Himmelsbilder. Berlin, 1898,
pag. 58-59.

2 Alcune fonti letterarie per la storia dell’arte bizantina. N. Bul-
inino, 1904, p. 221. L’importante argomento delle Ixtppotasi; ho anche ri-
preso nel mio volume L’art byzantin à Vexposition de Grottaferrata.
Rome, 1906, pag. 35-38.
 
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