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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0179
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NOTIZIE

173

ai piedi e larghe in testa, un po’ campanate o divergenti nelle
guancie, della profondità media di cm. 80 ad un metro, aperte
nella viva roccia, e munite tutte superiormente di un incasso
ricorrente attorno la bocca, nel quale venivano fissate le lastre
di chiusa (in media cinque) dissimulate poi da uno strato di
ciottoli e scaglie legate con calce durissima, che coll’andar dei
secoli presero aspetto e durezza di una roccia. Così si spiega
come quei magri terreni coltivati ab immemorabili a grani ab-
biano potuto celare e dissimulare i sepolcri.

Di una vera orientazione non è il caso di parlare ; le fosse
distribuite in gruppi assai vicini l’uno all’altro sono così fitte
che si toccano e guardano a N-E, a N-0 a levante ed a po-
nente, senza una regola dominante; ognuna racchiude da uno
fino a tre, al più quattro scheletri, e la suppellettile funebre è
■di una grande povertà. Scarsissimi sono i fittili (in tutto una
ventina), sotto forma di rozzi boccali in creta rossa, rispondenti
ai tipi dei Grottìcelli (dove si raccolsero a centinaia) e di altre
piccole necropoli delle montagne caltagironesi ; a mia grande
sorpresa non raccolsi nemmeno una lucerna, mentre esse di solito
non difettano nelle necropoli consimili. Alla povertà delle crete
fa singolare contrasto l’abbondanza dei vetri, una sessantina
circa, taluni ridotti in frammenti irrestaurabili, ma in discreto
numero raccolti in buono stato. Tutti si distinguono per una
leggerezza e sottigliezza meravigliose ; sono per lo più fiaschi
cilindrici usati, oppure bottiglie a corpo sferico con lungo collo
svasato, con o senza manico ; più rari sono gli arcioletti minu-
scoli a collo lungo ed esile, che fanno riscontro ad esemplari
cimiteriali, mentre il resto delle forme trova di preferenza raf-
fronti nelle necropoli sub divo e nella catacomba di Molinello
presso Augusta (Notizie degli scavi, 1902, pag. 420 e segg.).
Scarsissime del paro le perle, per lo più policrome, e non com-
poste in abbondanti collane, ma distribuite a piccoli gruppi di
tre o quattro, e talvolte isolata, attorno al collo dei cadaveri,
 
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