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Nibby, Antonio
Del Foro Romano, della Via Sacra, dell' Anfiteatro Flavio e de' luoghi adjacenti — Roma: Presso Vincenzo Poggioli Stampatore della R.C.A., 1819

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https://doi.org/10.11588/diglit.68865#0016
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n Trattato Preliminare
uso po’ ruolini . Il travertino , nome corrotto da
pietra Tiburtina si traeva dal Territorio di Tibur ,
oggi Tivoli , e si riconoscono ancora gl’indizj del-
le antiche cave di esso fra le acque Albule , ed
il Ponte Lucano a destra della strada attuale. Es-
so è una concrezione calcarea formata dalle acque
sulfuree, e da quelle dell’Aniene · è poroso; re-
siste alfaria ed indurisce a misura , che vi resta
più esposio ; ma non così regge all’ azione del
fuoco, che lo decompone, e calcina: Γ Anfitea-
tro Flavio, il Sepolcro di Aletella , e molti altri
monumenti , e molti sepolcri sulla via Appia so-
no di questa pietra, la quale essendo bianca di
origine, esposta all’aria prende un colore giallo-
gnolo, che molto accresce alla venustà della lubri-
ca . Essendo più dura delle altre pietre delle vi-
cinanze di Roma serviva pe’basamenti, per le co-
lonne isolate , e per gli ornati di architettura ,
basi , capitelli , cornici etc. Di questo può osser-
varsi un esempio al Tabulario, al Tempio della
Fortuna Virile etc. come più sotto vedrassi . I
Romani la tagliavano in grandi massi quadrilun-
ghi, e così Γ impiegavano nelle fabbriche; delle
scaglie servivansi per la costruzione del masso
interno de’muri , come di ogni altra sorte di fran-
tumi. La selce ( silex ) è diversa da quella pie-
tra conosciuta sotto questo stesso nome in mine-
ralogia ; è una lava basaltina di color ferrigno du-
rissima, la quale usavasi, come di sopra indicai,
nel masso de’muri, e ne’pavimenti delle strade .
Di questa se ne trovano cave sulla via Appia di
là dal Sepolcro di Cecilia Metella; presso quella
creduto della famiglia Servilia; e vicino alle Frat-
tocchie ; ed in molli altri luoghi ne’contorni di
Roma . Finalmente la pomice per la sua legge-
rezza era riservata ^11 e volte , Di pomice infatti
 
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