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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0295
Scuole distruzione primaria 273
1’Epèe. Nel 1784 per tanto si aperse questa novella
scuola, ma con pochi scolari. Morì dopo cinque anni
il Silvestri senza lasciare alcun allievo, per cui la scuo-
la sarebbe venuta' meno, se un D. Camillo Mariani. d’z
ordine de’signori di Pietro, non si fosse messo all’im-
presa d’imparare alla meglio quanto i sordo-muti ave-
vano appreso dal Silvestri : egli poi si valse del meto-
do, con tal mezzo formatosi, per 42 anni, quanto visse.
Cessò in questa di vivere l’avvocato di Pietro e per te-
stamento volle si proseguisse la scuola , a cui assegnò
10 scudi mensuali, aumentati a 15 dal Cardinal di Pie-
tro, morto nel 1821. Poscia si pensò di provvederla di
migliori maestri, e si mandarono in Genova gli abbati
Gioazzini e Ralli, succeduti al Mariani, per istruirsi a
perfezione nel metodo tenuto colà in quella perfettissi-
ma scuola diretta dall’Assarotti.
La scuola' de’Sordo-muti rimase a lungo nella pro-
pria casa dell’avvocato di Pietro. Leone XII. però die-
de per' quest’uso due stanze nell’Arcliiginnasio della Sa-
pienza, una per gli uomini , per le donne 1’ altra. La
sacra Congregazione degli studj, che ha preso su di sè
l’opera (consentendo l'illustre famiglia di Pietro ), prov-
vede saviamente perchè questo genere d’ insegnamento
così caritatevole abbia sempre più a prosperare.
Tutta l’istruzione de1 Sordo-muti consiste nel far
che loro entrino per la via degli occhi tutte quelle no-
zioni ch’entrar non possano per gli orecchi : per la
qual cosa , il metodo de’segni , condotto oggi a molta
perfezione, rende quegl’ infelici atti anche all’ istruzio-
ne scientifica. Del copioso frutto che si ritrae da que-
sto Veramente degno gènere d’insegnare si sono Vedu-
te chiarissime prove in parecchi saggi dati dagli allie-
vi, ne’ quali fecero conoscere d’ intender la granfiatici’
declinando i nomi e conjugando i verbi; mostrarono dì
1’Epèe. Nel 1784 per tanto si aperse questa novella
scuola, ma con pochi scolari. Morì dopo cinque anni
il Silvestri senza lasciare alcun allievo, per cui la scuo-
la sarebbe venuta' meno, se un D. Camillo Mariani. d’z
ordine de’signori di Pietro, non si fosse messo all’im-
presa d’imparare alla meglio quanto i sordo-muti ave-
vano appreso dal Silvestri : egli poi si valse del meto-
do, con tal mezzo formatosi, per 42 anni, quanto visse.
Cessò in questa di vivere l’avvocato di Pietro e per te-
stamento volle si proseguisse la scuola , a cui assegnò
10 scudi mensuali, aumentati a 15 dal Cardinal di Pie-
tro, morto nel 1821. Poscia si pensò di provvederla di
migliori maestri, e si mandarono in Genova gli abbati
Gioazzini e Ralli, succeduti al Mariani, per istruirsi a
perfezione nel metodo tenuto colà in quella perfettissi-
ma scuola diretta dall’Assarotti.
La scuola' de’Sordo-muti rimase a lungo nella pro-
pria casa dell’avvocato di Pietro. Leone XII. però die-
de per' quest’uso due stanze nell’Arcliiginnasio della Sa-
pienza, una per gli uomini , per le donne 1’ altra. La
sacra Congregazione degli studj, che ha preso su di sè
l’opera (consentendo l'illustre famiglia di Pietro ), prov-
vede saviamente perchè questo genere d’ insegnamento
così caritatevole abbia sempre più a prosperare.
Tutta l’istruzione de1 Sordo-muti consiste nel far
che loro entrino per la via degli occhi tutte quelle no-
zioni ch’entrar non possano per gli orecchi : per la
qual cosa , il metodo de’segni , condotto oggi a molta
perfezione, rende quegl’ infelici atti anche all’ istruzio-
ne scientifica. Del copioso frutto che si ritrae da que-
sto Veramente degno gènere d’insegnare si sono Vedu-
te chiarissime prove in parecchi saggi dati dagli allie-
vi, ne’ quali fecero conoscere d’ intender la granfiatici’
declinando i nomi e conjugando i verbi; mostrarono dì