32$ Luoghi d’ istruzione pubblica
dar conto dell'amministrazion delle rendite all’Arcicam
celliere, il quale dopo approvato il rendiconto lo tra-
smette alla s. Congregazione acciocché l’approvi- (Costit.
cit, Tit. XII.}
Ogni studente per essere ammesso all’Università
romana debbe scrivere il proprio nome in un libro os-*
sia matricola, notandovi l’età, la patria, la parrocchia,
la dimora, e specificando la facoltà a cui vuole atten-
dere. Siccome poi nessuno fra gli studenti può concor-
rere ai gradi e ai premj senza esser munito della pa-
gella di ammissione sottoscritta dal Rettore , così que-
sti non la pilascerà se prima non abbia avuto un at-
testato de vita et moribus e ì documenti degli studj
fatti , oltre di che gli ammittendi debbono venire ap-
provati per via di un esame da farsi da quattro pro-
fessori o membri di Collegio a ciò destinati dal Retto-
re stesso- A tergo delle pagelle i respettivi professori
ad ogni terzerìa testificano della frequenza e del prò-»
fitto de’giovani studenti (Cast. cit, Tit- XIT'.}. Il tito-
lo XV. della stessa Costituzione prescrive le discipline
per gli studenti , fra le quali trovasi decretata l’espul-
sione dall’Università , in caso di mancanze di rilievo».
In tal caso è riserbato il diritto di espellere all’Arci-
cancelliere , al Rettore e agli avvocati Concistoriali , e
l’espulso non potrà essere l'icevuto in verun’altra Uni-
versità dello stato, {Costit. cit. Tit, XT'.}
Quanto agli esercizi di religione, i sacerdoti del-
la pia unione di s. Paolo ne hanno la direzione nell
Archiginnasio. Nella chiesa di esso si deve cantare so-
lennemente la messa dello Spirito Santo nel giorno del-
l’apertura delle scuole, coll’intervento delle autorità, de
collegi, de’professori e degli scolari- Dopo la messa ogni
professore deve fare avanti all’ Arcicancelliere la pro-
fession di fede f prescritta da Pio IV. , quindi il prò-
dar conto dell'amministrazion delle rendite all’Arcicam
celliere, il quale dopo approvato il rendiconto lo tra-
smette alla s. Congregazione acciocché l’approvi- (Costit.
cit, Tit. XII.}
Ogni studente per essere ammesso all’Università
romana debbe scrivere il proprio nome in un libro os-*
sia matricola, notandovi l’età, la patria, la parrocchia,
la dimora, e specificando la facoltà a cui vuole atten-
dere. Siccome poi nessuno fra gli studenti può concor-
rere ai gradi e ai premj senza esser munito della pa-
gella di ammissione sottoscritta dal Rettore , così que-
sti non la pilascerà se prima non abbia avuto un at-
testato de vita et moribus e ì documenti degli studj
fatti , oltre di che gli ammittendi debbono venire ap-
provati per via di un esame da farsi da quattro pro-
fessori o membri di Collegio a ciò destinati dal Retto-
re stesso- A tergo delle pagelle i respettivi professori
ad ogni terzerìa testificano della frequenza e del prò-»
fitto de’giovani studenti (Cast. cit, Tit- XIT'.}. Il tito-
lo XV. della stessa Costituzione prescrive le discipline
per gli studenti , fra le quali trovasi decretata l’espul-
sione dall’Università , in caso di mancanze di rilievo».
In tal caso è riserbato il diritto di espellere all’Arci-
cancelliere , al Rettore e agli avvocati Concistoriali , e
l’espulso non potrà essere l'icevuto in verun’altra Uni-
versità dello stato, {Costit. cit. Tit, XT'.}
Quanto agli esercizi di religione, i sacerdoti del-
la pia unione di s. Paolo ne hanno la direzione nell
Archiginnasio. Nella chiesa di esso si deve cantare so-
lennemente la messa dello Spirito Santo nel giorno del-
l’apertura delle scuole, coll’intervento delle autorità, de
collegi, de’professori e degli scolari- Dopo la messa ogni
professore deve fare avanti all’ Arcicancelliere la pro-
fession di fede f prescritta da Pio IV. , quindi il prò-