428 Palazzi e Gallerie
lio Ut. , questi commise al card. Amulio e a monsig.
Giovanni Aliotti di scegliere i pittori che dovesser com-
pier la sala, come essi fecero, non senza molte dispute
e gare insorte fra gli artefici scelti.
La sala regia, per farci a descriverla, ha di lun-
ghezza 157 palmi romani, e di larghezza 43. La volta a
mezzabotte è ornata di varj stucchi graziosamente scom-
partiti, con iscorniciature, fogliami, rosoni e cartellette
con entrovi il nome , varj motti , armi ed imprese di
Paolo III. Nelle parti la sala rimane aperta da sette
porte ornate di marmi misti, con due gran lunette per
le finestre nella facciata di fronte, e in quella a rim-
petto : le pareti laterali fino all’ altezza de’ gran qua-
dri, come pure il pavimento sono incrostati di marmi
di vario colore. Sopra sei delle porte , perchè quella
della Paolina è ornata in diverso modo, sono sei qua-
dri a fresco, e quattro se ne veggono nelle pareti la-
terali, tutti abbelliti con iscorniciamenti e altre cose di
architettura, e tramezzati da gigantesche figure di ter-
mini. Sopra la porla d’ingresso vedesi espresso Grego-
rio IX. in atto di scomunicare Federico IL, come ri-
levasi dall’ iscrizione : gregorivs ix. eriderico imp. eccle-
siAm opfvgnAnti, sacris interdicxt: questa pittura fu con-
dotta da Giorgio Vasari, che la compose con bell’arte,
ma nella esecuzione non potè schivare l'ammanierato.
Sulla porta a rimpelto, ove fa capo la scala delta del
Maresciallo, si osserva espresso Carlo Magno che ri-
mette la Chiesa in possesso dell’ antico suo patrimonio;
la scritta dice: carolvs magnvs in patrimonii possessionem
romanam ecclesiali restitvit. L’ affresco venne eseguito
da Taddeo Zuccheri con disegno di stile largo , con
buon colorito e ben disposta composizione. In fondo
alla sala sono tre porte , delle quali quella di mezzo
mette alla cappella Paolina, le altre due sono laterali.
lio Ut. , questi commise al card. Amulio e a monsig.
Giovanni Aliotti di scegliere i pittori che dovesser com-
pier la sala, come essi fecero, non senza molte dispute
e gare insorte fra gli artefici scelti.
La sala regia, per farci a descriverla, ha di lun-
ghezza 157 palmi romani, e di larghezza 43. La volta a
mezzabotte è ornata di varj stucchi graziosamente scom-
partiti, con iscorniciature, fogliami, rosoni e cartellette
con entrovi il nome , varj motti , armi ed imprese di
Paolo III. Nelle parti la sala rimane aperta da sette
porte ornate di marmi misti, con due gran lunette per
le finestre nella facciata di fronte, e in quella a rim-
petto : le pareti laterali fino all’ altezza de’ gran qua-
dri, come pure il pavimento sono incrostati di marmi
di vario colore. Sopra sei delle porte , perchè quella
della Paolina è ornata in diverso modo, sono sei qua-
dri a fresco, e quattro se ne veggono nelle pareti la-
terali, tutti abbelliti con iscorniciamenti e altre cose di
architettura, e tramezzati da gigantesche figure di ter-
mini. Sopra la porla d’ingresso vedesi espresso Grego-
rio IX. in atto di scomunicare Federico IL, come ri-
levasi dall’ iscrizione : gregorivs ix. eriderico imp. eccle-
siAm opfvgnAnti, sacris interdicxt: questa pittura fu con-
dotta da Giorgio Vasari, che la compose con bell’arte,
ma nella esecuzione non potè schivare l'ammanierato.
Sulla porta a rimpelto, ove fa capo la scala delta del
Maresciallo, si osserva espresso Carlo Magno che ri-
mette la Chiesa in possesso dell’ antico suo patrimonio;
la scritta dice: carolvs magnvs in patrimonii possessionem
romanam ecclesiali restitvit. L’ affresco venne eseguito
da Taddeo Zuccheri con disegno di stile largo , con
buon colorito e ben disposta composizione. In fondo
alla sala sono tre porte , delle quali quella di mezzo
mette alla cappella Paolina, le altre due sono laterali.