76Q Palazzi e Gallerie
sima posa sulla cornice architravata, retta dalle colonne
di granito dette sopra. Veramente imponentissimo è il
descritto vestibolo , oltre di che presenta agli occhi un
aspetto d’ammirabil solidità; se il s. Gallo che ne fu l’ar-
chitetto si fosse astenuto, dall’eccesso de’membri, di or-
nati e di proiezioni , in questa sola parte dell’ edilizio
avrebbe condotto un’opera mirabilissima e perfetta.
Dal vestibolo si passa in un portico quadrato retto,
da pilastri dorici di travertino assai regolari, in mezzo
al quale apres.i un’ampia corte: è un peccato però che le
colonne incassate ne’pierritti de’pilastri, nella faccia dal
lato della corte, rimangano soffogate dai cornicioni del-
le imposte degli archi. Il secondo piano, che si eleva sul
portico o loggia inferiore, viene formato da una loggia
chiusa con finestre a frontespizio acuto , ed è d’ un or-
dine jonico assai meglio condotto : il terzo, le cui fi-
nestre hanno frontespizi ad arco, è d’un corintio, forse
troppo piccolo ,, e negli angoli ha risalti troppo grandi.
Ad onta di ciò il cortile del palazzo piglia un bell’ as-
petto, se non che l’occhio di chi guarda riman disgu-t
stato vedendo in ogni piano un cornicione,, e i due in-
feriori, in ispecie quel di mezzo, pesantissimi, quando,
conforme dice il Milizia non dovrebbe averne che un
solo. La scala è. veramente maestosa e d’un aspetto, co-
sì solido e imponente da muovere a maraviglia ; il suo
archivolto è in prospettiva, come lo sono anche quelli
del vestibolo: la situazione della scala taglia la commu-
nicazione degli appartamenti, i quali sono d’una stupen-
da grandezza e magnificenza. In altri tempi entro la no-
minata corte si ammiravano molte statue antiche prege-
volissime, e sopra tutte si distingueva, il famigerato Er-
cole colossale, opera esimia di Glicone .dnleniese, detto
VErcole farnesiano, monumento oggi portato in Napoli,
per essere il palazzo venuto in potestà di quella corona
sima posa sulla cornice architravata, retta dalle colonne
di granito dette sopra. Veramente imponentissimo è il
descritto vestibolo , oltre di che presenta agli occhi un
aspetto d’ammirabil solidità; se il s. Gallo che ne fu l’ar-
chitetto si fosse astenuto, dall’eccesso de’membri, di or-
nati e di proiezioni , in questa sola parte dell’ edilizio
avrebbe condotto un’opera mirabilissima e perfetta.
Dal vestibolo si passa in un portico quadrato retto,
da pilastri dorici di travertino assai regolari, in mezzo
al quale apres.i un’ampia corte: è un peccato però che le
colonne incassate ne’pierritti de’pilastri, nella faccia dal
lato della corte, rimangano soffogate dai cornicioni del-
le imposte degli archi. Il secondo piano, che si eleva sul
portico o loggia inferiore, viene formato da una loggia
chiusa con finestre a frontespizio acuto , ed è d’ un or-
dine jonico assai meglio condotto : il terzo, le cui fi-
nestre hanno frontespizi ad arco, è d’un corintio, forse
troppo piccolo ,, e negli angoli ha risalti troppo grandi.
Ad onta di ciò il cortile del palazzo piglia un bell’ as-
petto, se non che l’occhio di chi guarda riman disgu-t
stato vedendo in ogni piano un cornicione,, e i due in-
feriori, in ispecie quel di mezzo, pesantissimi, quando,
conforme dice il Milizia non dovrebbe averne che un
solo. La scala è. veramente maestosa e d’un aspetto, co-
sì solido e imponente da muovere a maraviglia ; il suo
archivolto è in prospettiva, come lo sono anche quelli
del vestibolo: la situazione della scala taglia la commu-
nicazione degli appartamenti, i quali sono d’una stupen-
da grandezza e magnificenza. In altri tempi entro la no-
minata corte si ammiravano molte statue antiche prege-
volissime, e sopra tutte si distingueva, il famigerato Er-
cole colossale, opera esimia di Glicone .dnleniese, detto
VErcole farnesiano, monumento oggi portato in Napoli,
per essere il palazzo venuto in potestà di quella corona