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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0867
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Palazzo Salviati 817
ma delle Belle arti ecc. pag. 1 33. , ediz. dì Bassa-
no 1823. ).
PALAZZO SACRIPANTE. Questo palazzo rimane
sulla piazza Fiammetta, e fu architettato da Bartolom-
meo Ammannato. V’ha chi lo crede eretto con disegno
di Bramante; ma vedendo che in esso è cattiva distri-
buzione , e che le porte e le finestre sono malamente
ornate, non si può ritenere per opera di quel castiga-
tissimo architetto, quando pure egli non ne avesse dato
che il solo disegno della pianta.
PALAZZO SALVIATE Questo ampio edilìzio ri-
mane per la via della lungara. , prima di giungere al
palazzo Corsini. Esso fu fatto edificare dal Cardinal Ber-
nardo Salviati, per alloggiarvi Enrico III. re di Fran-
cia. L’architetto ne fu Nanni di Baccio Bigio, fiorenti-
no, e di questa sua opera così dice il Milizia. « Quel-
» lo bugne troppo grossolane e di mal garbo, que’rnen-
» soloni alla ringhiera , e quel cornicione goffo ( goffo
» sempre riesce quando ha mensole in vece di modi-
» glioni ) , rendono 1’ apparenza di questo edilìzio più
» mastina che greve. E perchè que’risalti al cornicio-
» ne? Del resto le divisioni sono in grande, le finestre
» sono ben guarnite, il cortile è spazioso, e tutto il re-
» sto è magnifico « {Milizia, oper. cil.pag. 130. ediz.
ricordata ).
Gli appartamenti di questo signoril palazzo andava-
no ricchi di quadri d’ottimi maestri, fra quali erane uno
coi ritratti di Alaria e di Francesca Salviati, quella ma-
dre di Cosimo primo, questa di Leone XI. eseguito da
Filippo Fucini; e un altro di Domenichino col ritratto
di Gregorio XIII. e del Cardinal nipote: la maggior parte
però dei dipinti sono passati ad ornare la galleria Bor-
ghese, alla cui famiglia pervenne l’edifizio come eredità
de’principi Salviati. Le volte di due ampi saloni furono
 
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