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Palladio, Andrea; Bertotti Scamozzi, Ottavio [Hrsg.]
Le terme dei Romani: disegnate da Andrea Palladio e ripubblicate con l'aggiunta di alcune osservazioni da Ottavio Bertotti Scamozzi giusta l'esemplare del Lord Conte di Burlingthon impresso in Londra l'anno 1732 — Vicenza, 1810

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https://doi.org/10.11588/diglit.1655#0018
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17
cose, due riflessi, che meritano particolare compenso.
Primieramente, 6e la Cappella accompagna benissimo
con tutto il resto dell'opera, non è per questo deciso
ch'essa sia antica; non essendo sì malagevole trovare
in tutti i tempi Artefici a sufficienza capaci d'accom-
pagnare con precisione i membri di un'Opera già prin-
cipiata. E poi, che vale la perfetta uguaglianza dei
membri di questa Cappella, se il di lei Arco taglia con
imperdonabile errore alcune Colonne quadrate dell' or-
dine secondo? Una tale licenza, che deturpa la bellez-
za di questa grand'Opera, sembra certamente un pec-
cato dei secoli posteriori . In fatti lo stesso Palladio ,
disegnando lo Spaccato del Panteon unitamente alle Ter-
me di Agrippa, lasciò l'ordine superiore di Colonne,
ponendovi solamente le nicchie.

L'erudito Sig. Chameron, benché positivamente non
si dichiari, pure inclina a credere che il Panteon non
s'abbia a considerare come un Tempio, ma come un
Vestibulo di queste Terme. Non si sa, egli dice, sa
Agrìppa abbia fabbricato il Panteon , o s' egli abbia-
lo solamente riparato e abbellito. E' certo che vi ag-
giunse il portico, e die questo magnifico EdiJì zio ser-
viva come di Vestibulo a questi Bagni (d) . Egli cita
inoltre un passo, che sembra concludente, di un'ope-
ra del Padre Lazzari sopra la dedicazione del Pan-
teon (e). Finalmente vuol rendere verisimile il suo pa-

\

(d) Chameron Gap. III. pag. 46.

(e) „ Ma dira taluno ( dice il T.
Lazzari ) .- Che stimavano dun-

i t|ue che {ossi , se non era Tem-
, pio ? Quel che ne stimassero, a
me non monta niente : purché Tem-
pio non lo credessero, lo abbi a-
no avuto in conto di pubblica
fabbrica, di memoria, di Sepolcro,
di qualunque altro Edilizio ; a me
non importa. Che se pure volete
, eh' io vi dica cosa la quale è sta-

„ ti. da me trovata come dettata an-
„ ticamente da Scrittore nostro To-
„ scano , ed io dirolla: sebbene'a
„ certi contrassegni giudico essere que-
,, sta scrittura come di tempi più an-
„ tichi , fatta da moderna mano per
„ istruire con maggiore autorità un
„ Forestiere delle cose di più rinoman-
„ za di Roma. In questa della fab-
,, brica nostra cosi si dice: ,, Quindi
tu ne v?rrni all'anteon Miirci Agrip-
P£ , eh'è aprica «osa, e delti ma';-

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