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Festòs
lungo m. 8,50 e il secondo, a m. 27,60 di distanza,
lungo m. 9,50. Nel primo tratto è facilmente visibile
la struttura a addentellato dei blocchi esterni.
Sulla cima della collina le mura seguono il ciglio
nord del ripiano, dove è ancora visibile il pavimento
della chiesetta bizantina da cui la località ha preso
il nome. All'estremità del ripiano il muro piega a
sud, lungo il ciglio occidentale: l'angolo è rafforzato
da un torrione quadrangolare fondato sulla roccia.
Sul lato ovest del ripiano si notano profonde sostru^
zioni, il muro ellenico passa su resti di case della fine
del minoico tardo III e di età geometrica. A m. 22
circa dal torrione le mura formano un angolo di risega
che sporge di m. 2,80. All'estremità del ripiano supe--
riore le mura cessano, ma in direzione di sud la roc
eia è spianata per la posa dei blocchi. Rimane ancora
un angolo di risega rientrante di circa m. 1,85. Più in
basso le mura riprendono per circa m. 6 in direzione
di sud-ovest, verso il paese di Camilàri, e terminano
con un secondo torrione rettangolare (m. 6,30 x 5,50)
alla cui sommità si accedeva per una scala di cui esi-
stono all'interno le fondamenta (m. 8,30 1,70). Qui
la cinta volgeva probabilmente verso est, ma non ne
rimangono ulteriori avanzi.
Luigi Pernier e Luisa Banti
Festòs
lungo m. 8,50 e il secondo, a m. 27,60 di distanza,
lungo m. 9,50. Nel primo tratto è facilmente visibile
la struttura a addentellato dei blocchi esterni.
Sulla cima della collina le mura seguono il ciglio
nord del ripiano, dove è ancora visibile il pavimento
della chiesetta bizantina da cui la località ha preso
il nome. All'estremità del ripiano il muro piega a
sud, lungo il ciglio occidentale: l'angolo è rafforzato
da un torrione quadrangolare fondato sulla roccia.
Sul lato ovest del ripiano si notano profonde sostru^
zioni, il muro ellenico passa su resti di case della fine
del minoico tardo III e di età geometrica. A m. 22
circa dal torrione le mura formano un angolo di risega
che sporge di m. 2,80. All'estremità del ripiano supe--
riore le mura cessano, ma in direzione di sud la roc
eia è spianata per la posa dei blocchi. Rimane ancora
un angolo di risega rientrante di circa m. 1,85. Più in
basso le mura riprendono per circa m. 6 in direzione
di sud-ovest, verso il paese di Camilàri, e terminano
con un secondo torrione rettangolare (m. 6,30 x 5,50)
alla cui sommità si accedeva per una scala di cui esi-
stono all'interno le fondamenta (m. 8,30 1,70). Qui
la cinta volgeva probabilmente verso est, ma non ne
rimangono ulteriori avanzi.
Luigi Pernier e Luisa Banti