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https://doi.org/10.11588/diglit.53601#0123
QUADRI DI STORIA 41
passo, e un torso marmoreo a lato , per de-
notare le due professioni nelle quali era
eccellente (3).Parlano di questoritratto il
Ridolfì (4)9 e iì Borghini (5):; a tempo del
quale lo possedei a giàil G.Duca Francesco
de’Medici, e ne Iacea gran conto, come di
cosa rara. E tale è veramente: poiché,se
per la parte della esecuzione sorprende il
trovarvi accoppiato il fuoco e la bravura
del Tintoretto con la più squisita diliegen-
za^ così per la grandiosità de’ contorni, e la
verità e vivezza delle carni può riguardarsi
come una felicissima applicazione di quella
massima, che stava scritta sulle pareti dello
studio di questo pittore : Disegno di Miche-
langiolo^ e colorito di Tiziano.
Altro ritratto del Sansovino possiede questa
R. Galleria, e puòvedersi riportalo come opera di
Tiziano dal Teman za,insronte aliavita che di quel
grand’ uomo pubblicò la prima volta in Venezia nel
1 762. Non manca però chi, rispettando la somma
maestt ia del caldo pennellodel Fecellio,si ritiene
dall’ascrivere ad esso quel quadro 5 e dubita che
timido di esecuzione, e pacco di tono qual è, sia la-
voro di altro coetaneo pittore, o sivvero tradotto nel-
la scuola dall’ originale di quell’egregio maestro.
(4) Parte II. p 42.
(5) Riposo p, 456.
passo, e un torso marmoreo a lato , per de-
notare le due professioni nelle quali era
eccellente (3).Parlano di questoritratto il
Ridolfì (4)9 e iì Borghini (5):; a tempo del
quale lo possedei a giàil G.Duca Francesco
de’Medici, e ne Iacea gran conto, come di
cosa rara. E tale è veramente: poiché,se
per la parte della esecuzione sorprende il
trovarvi accoppiato il fuoco e la bravura
del Tintoretto con la più squisita diliegen-
za^ così per la grandiosità de’ contorni, e la
verità e vivezza delle carni può riguardarsi
come una felicissima applicazione di quella
massima, che stava scritta sulle pareti dello
studio di questo pittore : Disegno di Miche-
langiolo^ e colorito di Tiziano.
Altro ritratto del Sansovino possiede questa
R. Galleria, e puòvedersi riportalo come opera di
Tiziano dal Teman za,insronte aliavita che di quel
grand’ uomo pubblicò la prima volta in Venezia nel
1 762. Non manca però chi, rispettando la somma
maestt ia del caldo pennellodel Fecellio,si ritiene
dall’ascrivere ad esso quel quadro 5 e dubita che
timido di esecuzione, e pacco di tono qual è, sia la-
voro di altro coetaneo pittore, o sivvero tradotto nel-
la scuola dall’ originale di quell’egregio maestro.
(4) Parte II. p 42.
(5) Riposo p, 456.