E
FRAMMENTI DI ESSE
LXXX. LXXXI. LXXXII. LXXXIH.
LXXXIV. LXXXV.
il generoso quadrupede, che tanta utilità
arreca all’uomo, e tanto onore ed alletto ne
ha da esso in giusto ricambio, sosserisse pri-
ma, che il cavaliere gli sedesse sul tergo, op-
pure si rendesse in avanti docile alla mano
dell’auriga, è questione agitata dagli antichi
e dai moderni, e sì difficile ad esser risoluta,
che neppure vi si è impegnato il P. Fabricy
in quel suo libro di non piccola mole, che
sull’ equitazione ha scritto, con profusissima
dottrina invero, ma tale però, che è, almen
per la maggior parte, estranea al suo subiet-
to(i). Lascio ancor io qui intatta tal disputa,
la quale non mi sembra esser poi di gran mo-
mento, ned è certo al mio scopo opportuna; e
mi limito ad avvertire con altri, che dislin-
(i) Recherches sur Γepoque de Véquitation
p. 26.
Serie. IT7. T. IT ij.