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l'epoca. Il primo di essi, che è il più meridionale
degli altri tre, ha iscritto sull'architrave la leggen-
da di Thutm.es lV-Moeris; e sulli stipiti quella di
un rea l figlio per nome Ma hi , prefetto delle terre
meridionali. Questo principe è molte altre volte
nominato nelle guaste e pressoché distrutte iscri-
zioni nell'interno del tempietto; e sempre vi ha

l'aggiunto titolo di CXJt-CIfiglio del re, onde non
è lecito dubitare che fosse questo veramente un
figliuolo del Faraone Moeris, benché non si trovi,
per quanto io sappia, altra menzione di lui sui
monumenti. E probabile che questo principe sia
quel medesimo che col nome di Amenoftèp II
( Mephrathutrnosis secondo li scrittori ) successe al
padre nel trono; e il trovare il suo nome in uno
di questi quattro tempietti, siccome qui appresso
si vedrà, accresce peso al supposto . Nelle interne
pareti rimangono le tracce di una figura di Thut-
mes IV, e lì presso una iscrizione di tre guaste li-
nee significava che il real figlio Mahi veniva a re~
care al re i regii proventi in oro, avorio ed altri
preziosi oggetti che ricavavansi dalle terre meri-
dionali , cioè da questa porzione della Nubia al go-
verno della quale il principe era preposto. La pa-
rete del fondo è incavata a modo di nicchia ove
stavano tre piccole statue, cioè il re Thutmes IV
seduto in mezzo alla dea Saie e all'Horus signore
del paese di Sciatn . Erano nel resto delle pareti,
siccome le rimanenti tracce dimostrano, atti di
 
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