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tà di Nubi, dio grande, signor del cielo, signore
pugnace (i), centro del paese di Sachemto, che ha
illustrato V Egitto collo splendor vittorioso degli oc-
chi suoi ; immagine gloriosa di Verità e di Giustizia,
che ha fatto risplendere le cose appartenenti agli
dei colle percussioni (2) sue; vale a dire, che, vin-
cendo Tifone, ha rimesso in onore il culto e la ri-
verenza dovuta agli dei: espressioni allusive non
meno alla storia mitica di Horus che alle opere fat-
te da Epifane, e ricordate con l'allusione medesi-
ma nella iscrizione di Rosetta.
Dietro ad Aroeri sta la dea sua compagna in que-
sta seconda triade di Ombos; e la leggenda di lei
significa: discorso di Tsonenofre ( la buona sorella)
sangue o umore (3) dell' occhio di Phré, capo divi-
no ? del padre suo (Phrè); l'occhio di lei è trono
della dimora sua (4); dinnanzi a lui brilla lo splen-
dor di lei nel di luì splendore .
na erano, secondo i miti, gli occhi di Horus, come altrove
dirò. Ma qui non è improbabile che pei due occhi ne'quali
risiede Haroer, si faccia simbolica allusione alle due parti del
tempio di Ornbos, in una delle quali Aroeri è dio xuptcóraTog,
nell'altra eruvvaos. Veggasi il t. iv de' Man. Stor. pag. 341 (1).
(1) Letteralmente, che va per ferire, espresso tropicamente
pel coltello ; e allude alle battaglie date da Horus a Tifone per
vendicare il padre Osiride.
(2) Cam intensivo di Ojp y OJ&pG ♦
(3) È il carattere determinativo della voce CHO<U"> sangue.
(4) Vale a dire, ch'essa risiede nel disco del Sole, poiché
vien chiamata umore dell' occhio di Phrè'. In sostanza descri-
vesi qui una forma di Athyr come simbolo della luce ; e la fra-
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tà di Nubi, dio grande, signor del cielo, signore
pugnace (i), centro del paese di Sachemto, che ha
illustrato V Egitto collo splendor vittorioso degli oc-
chi suoi ; immagine gloriosa di Verità e di Giustizia,
che ha fatto risplendere le cose appartenenti agli
dei colle percussioni (2) sue; vale a dire, che, vin-
cendo Tifone, ha rimesso in onore il culto e la ri-
verenza dovuta agli dei: espressioni allusive non
meno alla storia mitica di Horus che alle opere fat-
te da Epifane, e ricordate con l'allusione medesi-
ma nella iscrizione di Rosetta.
Dietro ad Aroeri sta la dea sua compagna in que-
sta seconda triade di Ombos; e la leggenda di lei
significa: discorso di Tsonenofre ( la buona sorella)
sangue o umore (3) dell' occhio di Phré, capo divi-
no ? del padre suo (Phrè); l'occhio di lei è trono
della dimora sua (4); dinnanzi a lui brilla lo splen-
dor di lei nel di luì splendore .
na erano, secondo i miti, gli occhi di Horus, come altrove
dirò. Ma qui non è improbabile che pei due occhi ne'quali
risiede Haroer, si faccia simbolica allusione alle due parti del
tempio di Ornbos, in una delle quali Aroeri è dio xuptcóraTog,
nell'altra eruvvaos. Veggasi il t. iv de' Man. Stor. pag. 341 (1).
(1) Letteralmente, che va per ferire, espresso tropicamente
pel coltello ; e allude alle battaglie date da Horus a Tifone per
vendicare il padre Osiride.
(2) Cam intensivo di Ojp y OJ&pG ♦
(3) È il carattere determinativo della voce CHO<U"> sangue.
(4) Vale a dire, ch'essa risiede nel disco del Sole, poiché
vien chiamata umore dell' occhio di Phrè'. In sostanza descri-
vesi qui una forma di Athyr come simbolo della luce ; e la fra-
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