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sta descrizione doveva naturalmente precedere la
illustrazione dei Monumenti Civili; perciò io le die-
di luogo nel primo dei tre volumi che intorno a
quella materia si aggirano . L'averlo fatto in quel-
la seconda parte dell'Opera mi dispensa dall'insi-
stervi qui più lungamente, ove non farei che ripe-
tizioni superflue(i).

Che questa tebana necropoli situata nel quartie-
re della città che si chiamava i Memnonii potesse
avere lo special nome di Tinebuón, o Tynabunun,
come si accenna per alcuni greci scritti, fu da me
poco sopra dichiarato (a).

Ma se ebbi altrove occasione di ragionare quan-
to basti della tebana necropoli e dei sepolcri di
Gurnah, non similmente mi venne opportunità di
discorrere delle reali tombe di Biban-el-Moluk, se
non quanto occorreva a ricordare tra i monumenti
storici il sepolcro di ciascun re ancor sussistente e
conosciuto. E sebbene queste tombe reali non si
comprendano propriamente nel perimetro di Tebe,
pure esse ne sono, per così dire, una dipendenza,
e formano quasi un' appendice alla comune necro-
poli. Imperciocché nella parte posteriore della ca-
tena medesima tra ponente e settentrione apresi
tra le rocce aride e dirupate l'angusta e tortuosa
valle di Biban-el-Moluk ( le porte, cioè le tombe

(i) Vengasi il t. i de'Monum. Oh. pagg. 83-126.
(2) Pag. 3o8 e seg.
 
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