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Capo 111. - Ail-nno ed Era - Caino • •<! Abele



tia », coll'aiuto d'un sarcofago del iv secolo, il latcrancnsc 19;,
proveniente dal Cimitero di Lucina', che abbiamo riunito sulla
medesima tavola (CLXXXVI, 2). Questo è integro, salvo i
Soliti restauri, contornati da una riga bianca sulla nostra copia.
Essi sono discreti e giusti, tranne quello della destra del Verbo
presso Adamo, che era semplicemente abbassata, senza te-
nere né bastone, come presso il Hosio, né il manipolo di spi-
ghe, comesi presenta oggi sull'originale; Caino offre un grap-

Del in secolo dovrebbe essere anche il sarcofago romano
del Museo del Louvre {tao. CXVI, 1). La scena in sostanza
è identica, salvo che gli offerenti vestono, da personaggi
biblici, gli abiti sacri.

La regia caeli ", in forma d'un porticato a due archi,
ritorna sul fianco sinistro del sarcofago di Verona. L'eterno
Padre ha lo stesso atteggiamento, ma siede Sopra un fal-
distorio (toc. CLXXXX,8).

Secondo la scena più antica del frammento di S. Se-
bastiano, abbiamo completato il frammento d'un sarcofago
a due zone, che si conserva nel Museo di S. Callisto
(toc. CLXXXXIX, 5). Di Dio Padre resta la meta inferiore,
di Caino le gamhe e parte della tunica, dì Abele il piede
destro. Il lavoro, un po' negletto e rude, accenna al se-

2. Dagli scavi del cimitero ad catacimihas venne pure
alla luce un frammento elcll'angolo sinistro d'un sarcofago
(toc. CLXXXXI, ti); la scena non offriva niente di straor-
dinario, a giudicare da quel che ne è rimasto. 1a> stesso
vale de! frammento in timo simile del Museo del Campo-
santo teutonico, che è soltanto più completo, inquantochè
offre anche la figura di Abele (toc. CLXXXXI, 13). La pro-

Dal cimitero ad cataawibas dovrebbe provenire anche il
frammento che si conserva nella villa Albani (toc. eit., 12).
Le tre figure sono intiere, ma ottuse e logorate dalle ingiurie
del tempo, essendo la scultura murata all'aperto nel giardino.
Dio Padre sedeva all'ombra d'un albero di cui s'è salvato
il solo tronco; egli stringe nella sinistra un rotolo chiuso.

3. Sopra un sarcofago del Museo di Arlcs {lai:. CXXI1,3)
si scorge dietro la figura di Dio Padre un personaggio harbato
e in abiti sacri: » !e Christ, sans doute, puisqu'il tieni un
volameli », scrive il Le Blant;; il Garrucci, invece, inverte le
parti, prendendo Dio Padre per il Verbo », e il personaggio
in piedi, per « il Padre ■ '. Quantunque la ragione addotta dal
Le Blant non abbia alcun valore dimostrativo, l'interpreta-
zione è giusta, perché Dio Padre è sempre seduto; egli ri-
chiama, non occorre provarlo, anzitutto il Figlio. Del ma-
nipolo di spighe, che teneva Caino, si vede soltanto l'estremità
Inferiore. Dio Padre è seduto sulla solita roccia, ma i piedi
posano su uno sgabello.

I quattro ultimi monumenti sembrano tutti dell'epoca
della pace.

. Un frammento r

i del e

Priscilla conserva ancora la figura acefala d
vestito di abiti sacri e sedente su una cattedra di vimini, velata.
Esso fu già pubblicato due volte. Potrebbe rappresentare
la Divinità, ovvero un filosofo, o un profeta; ma sì potrebbe
anche supporre che rappresenti l'apostolo Pietro seduto in
cattedra in atto di insegnare». Così Orazio Mantechi ', esau-
rendo tutte le possibilità immaginabili, l'ero la cattedra velata

, ncli'a:

1 Dio e

rado, alla Madonna quando porta il bambino Gesù. Gli
altri tre personaggi, "il filosofo, il profeta e l'apostolo Pie-
tro », vanno pertanto esclusi. A,s. Pietro, in ispecie, non si
può pensare, anche perla circostanza che 1' atto di inse-
gnare è espresso in tutt'altro modo nelle rappresentazioni
dell'apostolo \

Erich Becker, che pubblicò il frammento più tardi, si
arrestò alla » divinità e vi riconobbe Dio Padre quale crea-
tore di Eva 6. Osta però il rotolo semiaperto, incompatibile
con Dio « plasmatore », che, per formare, deve avere am-
bedue !e mani libere. Non rimane quindi che Dio Padre
nella offerta di Caino e Abele; e come tale l'abbiamo rico-
struito {tav. CLXXXXI, o). Cosi si spiegano e il gesto ora-
torio ed il rotolo. Per emettere un giudizio sicuro sull'epoca,
alla quale ascrivere il frammento, resta troppo poco; ma
quel poco è d'un lavoro cosi eccellente da sembrare pre-

Sul sarcofago di Fermo, del iv secolo inoltrato, Caino è
pure negletto; il Verbo gli volta quasi le spalle e parla ad
Abele. È l'unica volta che la Divinità si vede rappresentata in
piedi e non seduta.

5. L'ultima scultura, ancora inedita, è murata nel giar-
dino del palazzo Colonna (tur. ci!., 5). La scena fa ecce-
zione in tutto: essa formava l'angolo destro del sarcofago;
Caino fu omesso e. invece di Dio Padre, assistono tutte
e tre le Persone divine, questa volta giovani e imberbi, come
sopra due sarcofagi gallici (toc. CLXXXII). L'eterno Padre,
seduto su una cattedra con suppedaneo, stringe nella sinistra
un volume mezzo svolto e colla destra carezza la pecora
offertagli da Abele; il Figlio e lo Spirito Santo stanno in
piedi; l'uno dei due posa familiarmente la destra sul braccio
di Abele. Nei fondo sì vedono foglie d'un albero.

Il valore artistico della scultura è assai mediocre. Il di-
fetto maggiore consiste nella grandezza sproporzionata delle
teste. Ma la morbidezza del lavoro e l'assenza totale del tra-
pano fanno assegnare la scultura alla seconda metà incirca
del secolo ni.

L'omissione di Caino, che ricorda il musaico di S. Vi-
tale :, ha qui un interesse particolare per il significato della
scena della offerta nel simbolismo funerario, perchè anche
nelle due preghiere dianzi riportate si fa cenno solo di Abele,
segno evidente che il significato dilla scena è lo stesso
tanto nelle preghiere quanto nelle sculture.

«e/ap. I


 
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