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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0073
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Capo VI. - Afose

tire Stefano. Difatti fra luì e l'angelo nel sacrifizio di Abramo
sul sarcofago dei due fratelli la rassomiglianza 6 manifesta.
Del tutto eccezionale è la scultura del sarcofago di Servanne,
dove ia scena è arricchita dalla figura di Aronne e da rap-
presentanti del popolo (tav. XV). Il rotolo, che Mose porta
qualche volta nella sinistra, sembra alludere alla sua scienza.
A questa dovrebbe, conseguentemente, riferirsi anche lo
scrigno su un sarcofago gallico, a meno che non sia desti-
nato a ricevere i volumi consegnati dalla mano di Dio, cosa,
del resto, assai poco probabile {tao. LXXXXVIII, 3).

Il monte Sinai, luogo dell'avvenimento, èdi solito indicato
da una piccola collina, nuda o adombrata da un albero che dal
frutto che porta è qualificato per ulivo: cosi su un sarcofago
del Museo dì Aix, su due frammenti inediti a S. Sebastiano
lateranense, residui) dell'angolo destro d'un sarco-
. CLXXXX1I1, -; CCV, i e.f); cosi anche su

fago (tot

cofegi e

.•ompagnat;
isegna del



aaiche s
. fn

sempre
e dalla

. le

scene della consegna della Legge a Mose sul monte Sinai
debbono datarsi di necessità del sec. tv, in conformità del
soggetto che prefigurano. Sul sarcofago di Ancona essa si
tro\ a due volte: nella metà destra del coperchio e nella testata
sinistra, dovi- la vediamo anche su altri ire sarcofagi dì lusso.

L'importanza dell'avvenimento della tonsegna è rilevata
da s. Stefano nel disti irsi > men/.ii imito: ■ Hit est, qui fuit in
ecclesia in solitudine cum angelo, qui loquebatur ci in monte
Sina et cum patribus nostris: qui ihit/iìi verbo vitae dare
«obi; »*. Con le parole verba vitae il Santo allude alle verità
fondamentali rivelate intorno a Dio, alla creazione del mondo
e dell'uomo in particolare, alla caduta dei protogen itoli e
alla Terra promessa. Tutte queste verità sono contenute
negli Scritti di Mosè, e tutte quante passarono nel tesoro
della Lex del Nuovo Testamento.

Abbiamo trattato le sculture della minio apostolorum1
rappresentanti il Signore the insegna ■ verha vitae»1 agli
apostoli, incantandoli di ■■ istruire e battezzare i popoli »,
scena composta verso il principio del sec. ut. All'età della
pace poi appartiene la scena più volte scolpita e non
meno importante, in cui il Signore istituiste la Chiesa, con a
capo Pietro, consegnandogli sul monte, dal quale salirà al
cielo, il volume della Legge, in presenza di Paolo o di tutti
gli apostoli. Il monumento tlassito dtllt due scene è il sar-
cofago della basilica di Sant'Ambrogio a Milano, di cui pos-
siamo oggi offrire la ri proibizione fotografica, mercè d'un ec-
cellente calco in gesso, fatto espressamente per questa opera
(taw. CLXXXV1II seg.). Nella faccia principale Cristo, se-
duto sul monte, impartiste agli apostoli, anch'essi Seduti, gli
ultimi insegnamenti; nella fattisi posteriore egli sia in piedi,
sul monte stesso; e prima di salire al cielo compie il su-
premo atto della sua vita terrestre, consegnando il volume a
Pietro, carico dello strumento del proprio martirio che lo rese
anche più degno dell'altissima dignità di capo della Chiesa.

■ Tarn. XIV. i c j. CL, .
• Aetm *., -„ j.S.

A questo atto solenne gli apostoli assistono in piedi, tutti
tonstii della gravità del momento. Paolo in ìspecie acclama
colla destra {distrutta) i! Signore per la scelta fatta di Pietro.
Si noti che ambedue le consegne, quella di Mose e quella
di Pietro, hanno luogo sopra un monte; la corrispondenza
fra le due scene è quindi perfetta.

Infine l'artista rappresentò tutte e due le volte anche i
defunti deposti nel sarcofago, marito e moglie. Sulla faccia
principale essi stanno in atto di supplica, colle mani velale,
protese verso l'Agnello divino, effigiato appiè del monte.
Questo gruppo corrisponde alla preghiera dei defunti:
i Agnus Dei qui tollis pettata mundi, miserere nobis! » Sul-
l'altra factia essi stanno in ginocchio e sono in procinto di
baciare i piedi del Signore. In mezzo a loro riappare l'Agnus
Dei, a capo di dodici agnelli usciti dalle due città.

Della consegna del volume a Pietro coni

. ftn

,e del-

che le >

prefigurate i
figura della

importanti sogliono essere
> del Vecchio Testamento. La
ippunto la consegna della legge
a Mosè sul monte Sinai, come ripetutamente ho notato e
pubblicato.

i. L'asserzione mia ebbe una conferma monumentale da
quel sarcofago scoperto, poto tempo fa '.a Tarragona, che ri-
produciamo a capo di questo Libro (fìg. nj). E a cinque scom-
partimenti, ma il campo centrale è occupato dalla tabella
dell'iscrizione, dalla quale risulta che vi fu deposto Leucadio
primicerio dei ilouu stiri, fin risse anni più ameno fio, e con la sua
moglie Notatila anni 25: -£ BONE MEMOR1AE LEVCAD1VS-£|
PRIMICERIVS DOMESTI CQRVmQVI VIXJT CVM ; COM-
PAREM SVAM NON;NlTAM - ANNIS XXV ; DEFOS1TVS ■
PRID1E i KALENDAS IANVARIAS VIX1T ■ AVTEM OMNI-
BVS DIEBVS SVIS QVIBVS , VIX ANNIS ■ PLVS | NV1NVS ■
SEXAGINTA.

Nel campo dell'angolo sinistro, in alto, la mano di
Dio sporge dalle nuvole e consegna un volume a metà
svolto, nella cui pagina aperta è scritto 11 monogramma di
Cristo, i , per indicare il contenuto del volume. Ciò rammenta
in modo particolare le parole di Cristo diau/.i riferite: « de me
enim ille (Moyses) scripsit ». Cosi sul noto sarcofago di
Arles (/ito. CLIIÌ. -'), il monogramma di Cristo spicca nel
volume dal quale insegna Pietro seduto in cattedra, per
direi che il contenuto principale della dottrina dell'apostolo
riguarda l'augusta persona del Figlio di Ilio. Quindi nulla
di stiano, se sul sarcofago di Tarragona il personaggio che
riceve dalla mano di Dio il volume nel seno del suo pallio,
non è Mosè, ma il principe degli apostoli, riconoscibile ai
tratti che sono precisamente quelli dì Pietro, Qual prova più
manifesta del significato simbolico della scena che stiamo
trattando: E ormai eerto che la consegna della Legge a
Mosè prefigura quella latta da Tristi 1 al principe degli apostoli.

Nel tsuupo dell'angolo desini la mano divina, sporgente
del pari dalle nuvole, ritiene la spada di Àbramo in procinto
di sacrificare Isatto. Abbiamo già rilevato ehe questi due sog-
 
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