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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0084
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- // passaggio del Mar Ross.

secondo particolari', quello dei piccoli condoni per mano,
Eh* ni trova su tutte le sculture più complete del l'as-
saggio ',

Alla porta per la quale il popolo è uscito dalla terra

ili Kgitto. corrisponde dalla parte opposta un portico.

E. LcBlant lo trova .aasez singulièrement place daos le

déscrt ■ ". Ma l'in-
tenzione dell'arti'.

punto di partenza
egli vuol opporre il

gio, cioè l'ingresso
nella 'l'erra pro-
messa. Non gli si
può rimproverare

locato all'angolo
destro che sembre-
rebbe il posto de-
stinato dalla sim-
metria: non lo fece Fi
per dare maggior

rilievo alla colonna di fuoco, che è tra i particolari più
necessari della composizione. Tutto è quindi ben calcolato.
Ciò bisogna dire anche del !'ussaj;i;i(i rappresentato su
un sarcofago artisticamente molto inferiore, cioè sul latera-
nense in: ivi la colonna di fuoco si drizza fra una ricca
architettura che lo scultore dette a co-
desto ingresso, effigiando due porti

a Aix sulla casa n. 35 della me Roux-Alphcran, ha una tale
rassomiglianza col sarcofago del Museo di Aix che ambedue

seminano del medi sirno artista (hir. I.'(,'.\TI. J). Secondo

la stessa scultura, abbiamo potuto completare il meschino

pezzo del Museo di Arles (tav. CLXXXXV, 3). Riprodu-
ciamo anora la metà destra del sarcofago di Moustier, orribil-

trna il fianco de-
liro {fig. 155). Del
ipo del lateranen-
te in sembra es-
sere stato anche il

ISS. Musco di Arles

conserva due fram-
menti, l'uno dei quali mostra Faratinc che va a fondo
insieme con la sua biga (toc. riJ., n. 4). Al contrario i due
pezzi che io feci staccare dalla facciata della casa parroc-
chiale della chiesa de \otrc-Damc la Major" rivelano nei
due cavalieri affrontati il tipo del sarcofago di Aix (fig. rjó)'.





ricolmi di frutta, allus

MJKmti

alla fertilità della 'l'erra promessa {In- Mf^P'^Sn
fola CCIX,.}). 1 ,a colonna fra due [unte. IE-- vS^fejS

ma senza l'arcata, si ved

^^^Blfl

lastra che si conserva a Ximcs presso ^^^^^^^

Meynicr de Salinellcs',
Stanza, molto fedele, del

..pia, in so- ,.-
arcofagom

(tati. CCXVI. S). Tram

e la scultura delia villa Dona,

le altre cinque sono, com

si disse, ben conservate. Intieri
Bellegarde e Nimes, ma in uno

sfato cattivo. Sul primo, t
mina in due colonne, con-

le è tutto logoro, il popolo cam-
e sulla fronte Doria; manca peni

l'arcata come allusione al

a Terra promessa, alla quale ac-

zioni ((di'. CCXI, -'). Sul secondo

l'artista, copiando il lat
l'altro particolare. Cosi on
e quello che si copre il

rancnse in, semplificò l'uno 0
isc il soldato che saluta Faraone
iso, e nell'architettura lasciò da

parte l'arcata coi due ces

. Il f rammento poi, che è murato

.....^V'V '";■'

, -ni- it.,rn]s, pu sr..l':l <>.' l'.iliiili^ iìii

ifcmme. Sul principio del TntBtpgag^.,

1 quarto, ri
Una buona stai
billon e anche dal Le Blant, 1
della Biblioteca di Metz, e le fotografie dei quattro frammenti
superstiti ci danno una idea abbastanza esatta della fronte
distrutta. Quanto alla provenienza del sarcofago, sottoscri-
viamo il parere del Le Blant; « Il me parait s'agir iei d'un mo-
nument sculptc dans la région du sud, pcut-étre à Arles,
d'oit ilcn acté apporté un si grand nombre et amene a grands
frais jusqu'à Metz, pour recevoir Ics restes d'un souverain»'.
Tranne alcuni particolari, come la mancanza dei cavalieri
affrontati e della terza personificazione, esso può stare accanto
ai sarcofagi scolpiti in Arles. Del monogramma di Cristo,
che era dipinto nel timpano di Maria, abbiamo già parlato

■ Le Blant, Ariti, p. S«


 
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