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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0095
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1.-1 tre fanciulli ebrei e hi s

',1,1 ,/;>i

§11.-1 tre fanciulli nella fornace.

Anche gli scultori cominciarono, conformandosi al sim-
bolismo, a rappresentare i fanciulli nella fornace. Questa è
sempre a tre boccile, per introdurvi la legna. I fanciulli, illesi
fra le fiamme, stanno in atto di preghiera; ■ Et ambulabant
in medio flammac laudantes Dcum, et benedicentes Do-
mino"'. Hanno sempre il vestito completo; ma il berretto
è alle volte appena indicato, e il manto, la clamide, si riduce
spesso alla parte, più o meno triangolare, scendente sul petto.

In cinque casi pubblicali ibi < i.tniicci la scena occupa il
campo d'uno dei fianchi e fa da riscontro alla caduta dei pro-
toparenti !, ovvero a Daniele fra i leoni (una volta con Noè
nell'arca)3; su quattro coperchi essa corrisponde a scene di
Giona e, una volta, al busto della defunta '; in altri casi,

i. Delle rappresentazioni inedite, che riproduciamo a
tav. CLXXXVII, una nel fianco destro d'un sarcofago di
Poussieu, corrisponde a Daniele fra i leoni, (ini. r e j); di
due altre, parimente sui fianchi, il riscontro è distrutto
(tao. CLXXXXII, o'; CCXIII, i). Sul frammento d'un sar-
cofago a due zone, nel Museo di S. Sebastiano, la scena occu-
pava l'angolo destro della zona inferiore. Ne rimane ancora
il busto dell'ultimo fanciullo (tav. CLXXV, 5). Di gran
valore è il residuo d'un coperchio nello stesso Musco, che
conserva parte di un'iscrizione dell'anno 334: (dep...) Il ■
KAL ■ SEP ■ OPTATO |ET PAVLINO CONS] e, al di sotto, il
busto del secondo e pochi resti dei due altri fanciulli. I tre
preziosi frammenti, che combaciano fra loro, furono tro-
vati, nell'aprile 1930, entro un muro, insieme ad un pezzo
meschino di un'altra rappresentazione dei fanciulli (ta-
vole CLXXXI, 2; CLXXXXII, 4).

2. La più bella scena dei fanciulli, quella del Musco di
S. Sebastiano ora citata, offre un particolare nuovo: i fan-
ciulli stanno, tra le fiamme che ardono, sulla nuda terra
(tav. CCXIII, 1). Un secondo ed un terzo esempio ci
sono offerti da due frammenti di coperchio {tav. CLXXI, 1;
CLXXVI, 2); ivi le fiamme divampano accanto alla nave di
Giona. Queste tre sculture sono precostantiniane; l'ultima
sembra della prima metà del secolo 111, Esse contengono una
allusione più diretta al « vivicomburium - che, naturalmente,
non richiedi; la fornace. Le altre sculture sono del secolo IV.
Quattro dei cimiteri di S. Balbina, Pretestato e di S. Se-
bastiano si debbono ad artisti dallo scalpello rude (ta-
vole CLXXXI, 3; CLXX, 3; CCXIII, 2 e 5). Quella del
grande frammento, parimente di S, Sebastiano, è invece
più gentile ((oc, «'(., 6). I fanciulli guardano tutti e tre
nella medesima direzione, là dove Con grande probabilità era
il supplemento della scena, cioè Nabucodònosor o qualche
altm personaggio, come ora vedremo, illustrando i monu-
menti più o meno integri. D'un aspetto aggradevole sono
pure i fanciulli con lo sguardo in alto, che si vedono sui

frammenti trovati nei cimiteri dei Ss. Damaso, Sebastiano
eÌoKB2o(Ltaov.CLXXXl,4,CLXXXXm,3eCCXIIl,7).

La stessa attitudine mostrano i fanciulli del frammento latc-
ranensc 206. mentre quelli del frammento 205, che pro-
viene da qualche pavimento, sono del tutto consunti dal-
l'attrito dei passanti (tav. CLXXXXII, le 8).

Superfluo rilevare che la scena dei tre fanciulli nella for-
nace è proprio quella che esprime sopratutto la preghiera,
dianzi riferiti! della (.'iimitu-aiiiitio unimae.

6 III.

L'accusatore dei Ire fanciulli
Elettati nella fornace.

1. Gli scultori aggiungono spesso alla scena dei fanciulli
nella fornace qualche personaggio intimamente collegato con
essi. Il monumento più antico e meglio conservato è un coper-
chio che da Porto venne trasportato al Museo laterancnse
(tao. CLXX, 4). Un ministro accosciato, con un fascio di
legna davanti, attizza il fuoco della prima bocca della fornace.
Dei fanciulli oranti solo il primo tiene le mani alzate e la-
teralmente espanse; nei due altri la destra e abbassata, non
avendo l'artista calcolato bene lo spazio. La figura del mini-
stro è un po' ottusa, jjli abiti perciò poco distinti. Su un fram-
mento di coperchio ne! Musco delle Terme, uscito dalla
medesima officina, lo stesso personaggio è vestito come i
fanciulli, ma senza clamide, ben inteso, essendo il manto
un privilegio del padrone (tav. CLXX, 2).

A sinistra della fornace sta, su ambedue le sculture, un
uomo barbato e avvolto nel pallio, come i personaggi sacri,
però con scarpe, in luogo dei sandali. Con la destra fa il gesto
Oratorio; nella sinistra tiene, sol coperchio intiero, un volume
metà aperto e lo fa vedere ai fanciulli; sul frammento, stringe
con la sinistra abbassata un rotolo chiuso, ed ha ai piedi
un fascio di volumi; nel fondo poi appare ivi una tenda,
la quale, terminando prima dei fanciulli, serve unicamente a
dare un rilievo speciale al personaggio barbato.

Chi sarà costui ? Certo, non è - l'angelo del Signore »,
perchè non sta nelle fiamme coi fanciulli. Ma nemmeno
può essere il « re », come qualcuno ha detto ", perchè non
ha distintivi né scettro né diadema, uno dei quali non
manca mai al re, come presto vedremo. D'altra parte non si
può negare che il suo atteggiamento abbia qualcosa di ostile
ai fanciulli: egli è, dunque, uno dei Caldei, accusatori
degli Ebrei: « Statimquc in ipso tempore accedeotes viri
Chaldaei aecusaverunt ludacos... •> ". È anche manifesto che
nei Caldei abbiamo da riconoscere in genere gli accusatori
dei cristiani a causa della loro religione the era Milita,
proibita dalle leciti imperiali; a queste dovrebbe quindi
alludere il fascio di volumi posto ai piedi dell'accusatore.
Ora si comprende meglio lo scopo delia tenda sospesa nel
fondo: essa mostra l'accusatore in un momento precedente la
condanna, cioè nell'atto della denuncia, seguita dalla « poena
capilalis ■. 'l'ale e la fine dei pineessi sopra accennati di Plinio
 
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