'/ nella forim
cernirò quelli che yli renino denunciati tomo cristiani: ■ In-
terrogavi ipsos ari cssent Cbristiani. Coufitcìitcs iterarci ac
tcrlio interrogavi, supplìcium min.Uus: persevcrantes duci
iussi ■', cioè a! martirio. Cosi era prescritto dalla ■ iussio
regis . L'artista ha in tal guisa riunito in una scena la denun-
cia dei ■ viri Chaldaci ■ e la pena subita dai fanciulli pi' la
trasgressione dell'editto reale.
Il frammento e iL coperchio intiero appartengono al tempo
precostantiniano. Avendo riguardo al fatto che le sculture
dei coperchi sogliono essere piò neglette, bisogna voi . ." p
che le nostre sono abbastanza huonc, e, sopratutlu, d'un
lavoro leggero. Gli abiti sono largamente trattati, i movi-
menti, giusti. L'artista fu inoltre capace di esprimere nel
personaggio barbato l'ostilità ai (uncinili. Sul frammento e
anche degno di nota come il ministro, mentre aggiunge legna
nella fornace, si volta indietro per guardare l'accusatore:
causa e effetto sono quindi egregiamente espressi! ■ nani
iussio regis urgebat; fornax autem succcnsa i-rat nimis '. Non
troviamo quindi alcuna difficoltà ad attribuire le sculture alla
prima metà del secolo III, data con la quale concorda, sul
coperchio intiero, la maniera come è rappresentato ambedue
le volte il mostro di Giona, visibile in tutta la lunghezza1.
2. L'accusatore ritorna sul coperchio attualmente con-
giunto col sarcofago 153 ilei Museo laterancnse '; egli però
ha ivi un atteggiamento meno preciso, guardando bensì i tre
fanciulli, ma senza fari :l gesto oratorio 11 suo abito è lo
stesso; vediamo anche ai suoi piedi il fascio di volumi
(Are. CLXXX, 2), che s'affaccerà ancora una volta, l'ileo
e manto dei fanciulli sono appena accennati
Simile coperchio chiude uno dei quattro sarcofagi del
litcro dicontro alla basilica di S Lorenzo, con la sola diffe-
renza che le scene di Gion
quella dei fanciulli nella 11
Pure qui l'accusatore è gio'
un volume, iti
svolgono nella metà sinistra,
destra {tao. CLXXVIIl, 2).
, è rivolto ai fanciulli e tiene
gesto di parlare. Nella fornace poi, presso
il ministro che attizza il fuoco, appare un personaggio, pari-
mente in abiti sacri e col gesto oratorio, ina rivolto dalla parte
Opposta, per evitare l'impressione clic si tratti d'un colloquio
fra lui e il denunziatore. Questo personaggio, che ritorna su
altre sculture, rappresenta, come vedremo, Iddio che assiste
i fanciulli nella fornace ardente. Più spesso è imberbe e
figura 1' ■ angelo del Signore ».
3. L'accusatore appariva anche su due grandi fram-
menti di coperchi inediti: l'uno si conserva da molto tempo
nel chiostro di S. Paolo sulla via Ostiense (tav. CCXIII, 4),
l'altro è uscito di recente dagli scavi del cimitero di Prete-
stato (tao. CLXX, 3); in quello la figura è quasi completa,
in questo non si vedono che la scarpa sinistra e la metà del
fascio di volumi. Incontro, a destra della fornace, sta Nabu-
codònosor, distinto dal diadema e dallo scettro. Egli fa il
gesto oratorio ad un soldato. Siccome nella fornace non si
vede ancora l'angelo del Signore, min può essere dubbio che
1 Ef. XCVI [XCVID cinta ili sopra.
il restia dando l'ordine di gettarvi i fanciulli. Il soldato accenna
difatti con la destra ai fanciulli, come per dire che la « iussio
regis è stata eseguila. Abbiamo dunque da una parte la
denuncia, dall'altra l'intimazione del re e l'esecuzione di
essa. Per la data siamo anche qui nell'epoca della pace.
Notiamo ancora Unietadesuad'un coperchio proveniente
dal Vaticano e che al tempo del Ho-.o si vedeva nella fac-
ciata d'una casa, nella strada della Hcgola sii la piazzetta • ';
oggi è fissato nel muro della casa del guardiano della villa
Dona Pamphilj {lav. CLXXX1, <: A destra della tabella
sostenuta da putti stanno i fanciulli oranti nella fornace;
accanto, un giovane in pallio e con un volume chiuso nella
sinistra, fa con la destra alzata il gesto oratorio verso il fan-
ciullo cui era rivolta anche la sua testa. Rene Gousset riconosce
in questo personaggio uno che « esorta 1 i fanciulli '. Spiega-
zione non assolutamente impossibile, ma difficile a provare,
mancandoci ogni confronto. Tre feri inno perciò di riconoscervi
un accusatore. Lo stato della scultura è pessimo. Tutti i volti
sono rovinati, le braccia dei fanciulli, rotte. Ciò non di meno
il fondo è liscio essendovi passata la mano del restauratore
cui si debbono anche i contorni grossolani, che influirono
sulla datazione proposta dal Grousset: » Très rude. Cin-
quième siede » '. Sapendo a chi attribuire la colpa, non
abbiamo nessuna ragione di uscite dal secolo IV.
4. Una rappresentazione sicura dell'accusatore ci e ancora
jlTerta dal piccolo frammento inedito, che ho tratto da uno
dei magazzini del Museo vaticano {lav. CC,2). Egli è giovane,
come tre altri, trattati in ultimo. Dalla corta tunica, come anche
dal posto che occupa, sembrerebbe un soldato; ma nella sini-
-■13 porta un rotolo che non si vede mai nella mano d'un sol-
dato. Però il momento in cui appare è tutto differente: egli
sta dietro il re, e questi è in atto di imporre ai fanciulli, oggi
distrutti, l'adorazione della statua Dunque l'accusa deve
supporsi passata. Sulla scultura inedita d'un frammento nel
cimitero di Pretestato, un personaggio simile fa il gesto ora-
torio. Pure qui si mostra già l'elìetto della denuncia, cioè l'or-
dine di adorare la statua (/no. cit., 1). Peccato che il fram-
mento vaticano sia cosi piccolo, perchè quel poco rimasto della
scultura è di conservazione ottima, l'sso ci serve di passaggio
alle rappresentazioni dilla iussio regis ■> dì adorare la statua.
Uno sguardo sui monumenti illustrati c'insegna che gli
personaggi sacri, ma calzano scarpe e non sandali, per distin-
guere i ministri dei persecutori dagli angeli, ministri di Dio,
che assistono i perseguitati. Questo mezzo artistico si trova
anche in altre scene fi.
-5 IV. - Rifiuto dei tre fanciulli di adorare la atatua.
Molto diffusa è la scena rappresentante il rifiuto dei tre
fanciulli di adorare la statua del re,atto che questi intima per-
sonalmente. I numerosi monumenti, in parte assai mal ridotti,
cernirò quelli che yli renino denunciati tomo cristiani: ■ In-
terrogavi ipsos ari cssent Cbristiani. Coufitcìitcs iterarci ac
tcrlio interrogavi, supplìcium min.Uus: persevcrantes duci
iussi ■', cioè a! martirio. Cosi era prescritto dalla ■ iussio
regis . L'artista ha in tal guisa riunito in una scena la denun-
cia dei ■ viri Chaldaci ■ e la pena subita dai fanciulli pi' la
trasgressione dell'editto reale.
Il frammento e iL coperchio intiero appartengono al tempo
precostantiniano. Avendo riguardo al fatto che le sculture
dei coperchi sogliono essere piò neglette, bisogna voi . ." p
che le nostre sono abbastanza huonc, e, sopratutlu, d'un
lavoro leggero. Gli abiti sono largamente trattati, i movi-
menti, giusti. L'artista fu inoltre capace di esprimere nel
personaggio barbato l'ostilità ai (uncinili. Sul frammento e
anche degno di nota come il ministro, mentre aggiunge legna
nella fornace, si volta indietro per guardare l'accusatore:
causa e effetto sono quindi egregiamente espressi! ■ nani
iussio regis urgebat; fornax autem succcnsa i-rat nimis '. Non
troviamo quindi alcuna difficoltà ad attribuire le sculture alla
prima metà del secolo III, data con la quale concorda, sul
coperchio intiero, la maniera come è rappresentato ambedue
le volte il mostro di Giona, visibile in tutta la lunghezza1.
2. L'accusatore ritorna sul coperchio attualmente con-
giunto col sarcofago 153 ilei Museo laterancnse '; egli però
ha ivi un atteggiamento meno preciso, guardando bensì i tre
fanciulli, ma senza fari :l gesto oratorio 11 suo abito è lo
stesso; vediamo anche ai suoi piedi il fascio di volumi
(Are. CLXXX, 2), che s'affaccerà ancora una volta, l'ileo
e manto dei fanciulli sono appena accennati
Simile coperchio chiude uno dei quattro sarcofagi del
litcro dicontro alla basilica di S Lorenzo, con la sola diffe-
renza che le scene di Gion
quella dei fanciulli nella 11
Pure qui l'accusatore è gio'
un volume, iti
svolgono nella metà sinistra,
destra {tao. CLXXVIIl, 2).
, è rivolto ai fanciulli e tiene
gesto di parlare. Nella fornace poi, presso
il ministro che attizza il fuoco, appare un personaggio, pari-
mente in abiti sacri e col gesto oratorio, ina rivolto dalla parte
Opposta, per evitare l'impressione clic si tratti d'un colloquio
fra lui e il denunziatore. Questo personaggio, che ritorna su
altre sculture, rappresenta, come vedremo, Iddio che assiste
i fanciulli nella fornace ardente. Più spesso è imberbe e
figura 1' ■ angelo del Signore ».
3. L'accusatore appariva anche su due grandi fram-
menti di coperchi inediti: l'uno si conserva da molto tempo
nel chiostro di S. Paolo sulla via Ostiense (tav. CCXIII, 4),
l'altro è uscito di recente dagli scavi del cimitero di Prete-
stato (tao. CLXX, 3); in quello la figura è quasi completa,
in questo non si vedono che la scarpa sinistra e la metà del
fascio di volumi. Incontro, a destra della fornace, sta Nabu-
codònosor, distinto dal diadema e dallo scettro. Egli fa il
gesto oratorio ad un soldato. Siccome nella fornace non si
vede ancora l'angelo del Signore, min può essere dubbio che
1 Ef. XCVI [XCVID cinta ili sopra.
il restia dando l'ordine di gettarvi i fanciulli. Il soldato accenna
difatti con la destra ai fanciulli, come per dire che la « iussio
regis è stata eseguila. Abbiamo dunque da una parte la
denuncia, dall'altra l'intimazione del re e l'esecuzione di
essa. Per la data siamo anche qui nell'epoca della pace.
Notiamo ancora Unietadesuad'un coperchio proveniente
dal Vaticano e che al tempo del Ho-.o si vedeva nella fac-
ciata d'una casa, nella strada della Hcgola sii la piazzetta • ';
oggi è fissato nel muro della casa del guardiano della villa
Dona Pamphilj {lav. CLXXX1, <: A destra della tabella
sostenuta da putti stanno i fanciulli oranti nella fornace;
accanto, un giovane in pallio e con un volume chiuso nella
sinistra, fa con la destra alzata il gesto oratorio verso il fan-
ciullo cui era rivolta anche la sua testa. Rene Gousset riconosce
in questo personaggio uno che « esorta 1 i fanciulli '. Spiega-
zione non assolutamente impossibile, ma difficile a provare,
mancandoci ogni confronto. Tre feri inno perciò di riconoscervi
un accusatore. Lo stato della scultura è pessimo. Tutti i volti
sono rovinati, le braccia dei fanciulli, rotte. Ciò non di meno
il fondo è liscio essendovi passata la mano del restauratore
cui si debbono anche i contorni grossolani, che influirono
sulla datazione proposta dal Grousset: » Très rude. Cin-
quième siede » '. Sapendo a chi attribuire la colpa, non
abbiamo nessuna ragione di uscite dal secolo IV.
4. Una rappresentazione sicura dell'accusatore ci e ancora
jlTerta dal piccolo frammento inedito, che ho tratto da uno
dei magazzini del Museo vaticano {lav. CC,2). Egli è giovane,
come tre altri, trattati in ultimo. Dalla corta tunica, come anche
dal posto che occupa, sembrerebbe un soldato; ma nella sini-
-■13 porta un rotolo che non si vede mai nella mano d'un sol-
dato. Però il momento in cui appare è tutto differente: egli
sta dietro il re, e questi è in atto di imporre ai fanciulli, oggi
distrutti, l'adorazione della statua Dunque l'accusa deve
supporsi passata. Sulla scultura inedita d'un frammento nel
cimitero di Pretestato, un personaggio simile fa il gesto ora-
torio. Pure qui si mostra già l'elìetto della denuncia, cioè l'or-
dine di adorare la statua (/no. cit., 1). Peccato che il fram-
mento vaticano sia cosi piccolo, perchè quel poco rimasto della
scultura è di conservazione ottima, l'sso ci serve di passaggio
alle rappresentazioni dilla iussio regis ■> dì adorare la statua.
Uno sguardo sui monumenti illustrati c'insegna che gli
personaggi sacri, ma calzano scarpe e non sandali, per distin-
guere i ministri dei persecutori dagli angeli, ministri di Dio,
che assistono i perseguitati. Questo mezzo artistico si trova
anche in altre scene fi.
-5 IV. - Rifiuto dei tre fanciulli di adorare la atatua.
Molto diffusa è la scena rappresentante il rifiuto dei tre
fanciulli di adorare la statua del re,atto che questi intima per-
sonalmente. I numerosi monumenti, in parte assai mal ridotti,