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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0104
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- Ratto di Eli.,

vaiolili sili attacchi ili quattro piedi. Quesl
pecora fa supporre dvi pastori. I,a scultura
la scena scolpita in legno sul portale della chiesa ili S. Sabina,
dove il ratto «I filettila parimente in aperta campagna, in
presenza di due zappatori '. Il frammento lateranensc si dif-
ferenzia inoltre dagli altri rilievi in quanto che Klia min è
giovane imberhe, belisi barbato. ICIiseo è pure di stucco, dun-
que figura moderivi, ma fatta con grande maestria e senti-
mento giusto dell'antico, cosicché riempie degnamente la

lacuna (f.ro. CLXXXX, j).

Il profeta fu rapito in cielo: «et ascendi! Klias per turili noni
in caclinn . ■', Questo particolare non venne espresso sul fram-
mento di Arlcs. Al contrario, i cinque altri rilievi vi alludono
tutti in qualche maniera: il frammento latcranense con un'ar-
cata che ricorda la regìa meli; i fianchi dei sarcofagi del Lou-
vre, della ~ Madonna della Colonna » e di S. Ambrogio, con la
città celeste; il fianco latcranense 140, con tre stelle (tav. ci!., 6).
Ivi Eliseo veste, eccezionalmente, la tunica esomide. Ma sic-
eome egli e, ili pili, ;t»;ii e,im a ne. può darsi che l'artista l'ab-
bia copiato da un originale dove a Eliseo era aggiunto un
« figlio dei profeti ». Difatti il tunicato non fa il gesto di
ricevere, ed Klia guarda uno che veniva appresso. Il disegna-
tore del Bosio poi semplificò ancora la sua copia, omettendo
le stelle e la palma, della quale sono rimaste le estremità di
alcune foglie a destra delle teste dei cavalli e, sul fianco op-
posto, da entrambi i lati, di modo che le due scene erano
fiancheggiate da alberi di palma, esempio unico nell'arte
romana. Cosa di cui nessuno scienziato si era fin qui accorto.

Ben s'intende che nel comporre la scena, l'artista profittò
di rappresentazioni analoghe, già esistenti nell'arie classica,
e sopratutto di quella del Sole che sorge, soggetto di cui
dovettero esistere innumerevoli esempi3. Ne riproduciamo
uno,di poco anteriore alle nostre sculture. I la la forma di me-
daglione ed orna il fianco esterno orientale dell'arco di Co-
stantino (jìg. ibi). I,a composizione fu egregiamente adattata
allo spazio: il Sole, figura maestosa in abito di citaredo, sta
nella quadriga, tirata da quattro focosi cavalli; con la destra
(distrutta) faceva il gesto dì comando verso il genio lampa-
difero, e nella sinistra tiene il mondo; sotto i cavalli è
distesa la personificazione del mare, identica a quella del
Giordano.

Questo esempio basta a provare che l'autore della com-
posizione del raito di Klia s'è servito, per la quadriga e per
la personificazione del fiume, specialmente delle rappresen-
tazioni del Sole che sorge.

Citiamo ancora un altro genere di monumenti profani,
cioè le monete rappresentanti nientemeno che l'ascensione
dell'imperatore Costantino al cielo « *. Tale è difatti il con-

te di codeste r



«da

■ risulta dalla sua descri-
va parte », cosi lo storico,

offrono il beatn principe col eapo coperto; dall'altra lo st
in un carro a quattro cavalli, a modo di auriga, e la destra
sporgente dal eie!", che lo accoglie fra i superi . [.a spie-
gazione è giusta.

Su cinque riliei i Klia rassomiglia, come si dissi-, |., irrita-
mente a Cristo. Il suo ratto al ciclo simboleggia, per con-
seguenza, l'ascensioni- di Nostro Signore. Di grande impor-
tanza è perciò la consegna del pallio, invero della ;i«Ai»tjì.
secondo la versione dei Settanta. Questa parola è più carat-
teristica, perché, significando una pelle ovina, di cui si servi-
vano anzitutto i pastori per coprirsi le spalle, contiene impli-
citamente un'allusione all'ufficio pastorale degli apostoli,
simboleggiati in Eliseo, ricevitore della meUilf, giusto come in

Mosè il quale riceve, appresso, la legge dalla mano di Dio,
è simboleggiata la tradizione della nuova legge che. sulla
fronte dei tre sarcofagi menzionati. Cristo consegna a Pietro,
come capo degli apostoli. Tutto questo simbolismo è qui
espresso con una precisione che non ha bisogno di ulteriori
schiarimenti. Per la (iijAwnj basterà rinviare a ciò che abhiamo
scritto sul sarcofago di Pisa (tav. LXXXXVIII, p. 152 seg.);
e per » la consegua del i ohimè della l.cx a Pietro ■>, al rela-
tivo trattalo (p. 173-18$).

Infine il significato del ratto di Elia sul frammento latc-
ranense, dove il profeta ha !a barba, e quello della Cuminen-
ilatio animile: Libera, Domine, ammani cius», cioè del de-
funto, ■ sicut liberasti Eliam de communi morte mundi ■■ ''.

| IL - Ezechiele rida la vita alle ossa arida.

Lo ■ Spirito del Signore » condusse Ezechiele in un campo
cosparso di ossa umane. Queste erano « multa valde super
facicm campi, siccaque veli;mcnter ». Ciò malgrado, alla
parola del profeta ispirato, anzi, comandato dal Signore, le


 
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