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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0105
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Capo XI. - Due figure e due simboli di Cristo

osili riprirsirro la fumi:! di corpi umani, et ingressus est in

Queste parole guidarono l'autore della scena che rappre-
senta Ezechiele nell'atto di richiamare alia vita le » ossa arida »,
scena che finora manca nella pittura cimiteriale. Nella se ul-

eati dal Garriteci ' e da noi riprodotti ', ai quali possiamo
aggiungerne due soli inediti che per di più sono molto frani-

di Ciriaca; il primo è murato nel Museo omonimo, il se-
condo si trova nella cripta dove si conservano tutte le scul-
ture rinvenute nell'ipogeo. Di ambedue diamola rìcostru-

Su tutte le sculture Ezechiele rassomiglia, come si disse,
a Cristo il quale, sul sarcofago di Gcrona (fati. CXII, 2),
guarisce il paralitico e il cicco, moltiplica i pani ed i pesci,
predice a Pietro la triplice negazione u calpesta il leone ed il

none (fa*

i pisci ed



di sarcofagi lat,

COVI,?), e i8e

me del piccolo s;
one buona, contengo:
crìstologiche, e quesi

e 1 acqua in vino,

la triplice nega-

irisce i! cieco, moltiplica i pani e

Gerusalemrae(l(W.CC.XT,7).

ifago per bambino, gli altri, di
dunque tre, quattro e cin-
rivelano una perfetta somi-

glianza fra il profeta e Cristo. I .;i risurrezioni delle ■ ossa arida »
simboleggia pertanto la risurrezione ilei defonti, che Cristo
promise e clic egli eseguirà nel tempo da lui stabilito. Onde
Ogni defunto deposto in un sarcofago adorno della risurre-
zione delle 1 ossa arida » e di scene crìstologiche, aveva la
certezza di essere risuscitato dal Signore.

ra, che il profeta



■Ila verga,

un morto giacente siili;! ■
come Cristo toct
ad uno o due vivi che stanno super pedes suos ,. S'in-
tende che tanto il morto che i vivi sono sempre nudi.

La scena è in tal guisa molto chiara, come di solito. Essa

del tìglio della vedova
Eva, perchè Adamo,

distingue la visione dalla
di Naim, che ha la forma e
sarcofago; la distingue dalli
addormentato e coricato sulla terra, non è toccato mai con la
verga, essendo vivo: in questo caso il fremire adisce soltanto
col gesto della destra . Finalmente su cinque rilievi accanto
ad Ezechiele, si vede Dio che gli parla, conforme al testo
sacro in cui leggiamo almeno quattro volte': Et dixit ad
me ■>, scil. • spiritus Domini ■ ',

Le sculture più ricche offrono una o due teste, Un morto,
giacente, due vKi. in piedi"; vengono poi quelle con una
testa, un .morto ed un vivo"; poi ([nelle con un morto
ed un vivo '" in ultimo, la più semplice, mostra un morto
disteso sulla terra ".

§ III.-Pesce di Tobia.

Tobia col pesce fu scolpito una sola volta, sul sarcofago
di Mas-d'Aìre (fan. LXV, 5). La forma della rappresenta-
zione è cosi caratteristica da precisarne il significato simbo-
lico. Seguendo il consiglio dell'angelo, Tobia ha tirato il pesce
dal fiume sulla riva, ed ora sta estraendone le interiora, cioè
cuore, fiele e fegato: » sunt enim hacc necessaria ad medi-
camenta utilìter ■l;, gli aveva detto l'angelo. Difatti coi fegato
Tobia cacciò il demonio dalla sua sposa Rara, e col fiele
restituì la vista al silo padri cicco ,:. Il pesce stesso poi bastò
e entrambi fino all'arrivo di Raguele, parente di

per ni
Tobia



Tutti questi particolari si prestar
ncnte al simbolismo. Sono notissimi i due testimoni, più o
meno contemporanei della scultura. S. Ottato di Milcvi di-
chiara: « ... cum ilio pisce, qui Christus intellegitur, qui in
lectione patriarcharum legitur in 'l'ibride tinnitile prehensus,
cuius fel et iecur tulit Tobias ad tutelarti feminae Sarae et
ad inluminationem Tobiae non videntis ■ ", Parlando del me-
desimo pesce, s. Quodvultdeus, vescovo di Cartagine, lo
identifica col ■ piscis assus ■, » qui satians ex se ipso in littore

ribus remedùs quotidn silumin. .11 et pastinili r ■■ ''. Super-
fluo notare che le do, i'i ■' contengono una allusione
al battesimo e all'eucaristia. Abbiamo qui un nuovo caso in

' Garsucci, aw. 311, 1; 318, ij 361,1:372.2; 374, 3; 376, 4: 398.
' Toc. CXII.j; CXXIII, l;CLI; CLXXX1V.I; CCV1.J; CCXV,

■ T« libili.. 11,37: Mio™, />. 7... 15.341.11.

CXII. .-■ CXXIII. l: CIA

• Tom. CCXV. 7: CCX/X,

• Taao.CXIl,»; CLXXX1V,
" Tom. CLVI; COVI, 7; Gì

iau a Lipsia l'inno 1890

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