■ IV. il Signore diiì'ii
issimum civihus, porrcctis tribus digitis, Lontra collocata
statua humana comprimerei » '.
Il gesto dei tre « digiti porrceli » passò inosservato, es-
sendo ma] riprodotto sulla copia del Garriteci. Perciò nessun
archeologo lo menziona, nemmeno il de Waal, sebbene sulla
eccellente copia sia mollo bene espresso2.
Il sarcofago di Giunio Basso mostra anche un ottimo
campione del servo coH'atqna. I/artisti! gli ditti- una specie di
pallin lilosofico,
con la lacinia ti-
rata sul.davanti.
provenga dall'arte romana, lo prova il sarcofago scoperto,
pochi anni or sono, nel perimetro della basilica cii S. Va-
lentino, dove la moglie si storce nel fondo accanto ai prae-
torium; essa parla a Pilato, avendo la destra alzata nel gesto
di chi parla (tao. CXXXXVI, z, e fig. 100, p. 169).
La comparizione di Nostro Signore davanti a Pilato è per-
tanto una delle più studiate e Complete scene del ciclo cristo-
logico. Già per questa ragione essa suppone l'età della pace.
Fra quelle della
prima metà del
secolo tv spicca
per
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asciugamano. In
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sul sarcofago dei
conformità del
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i
due fratelli. Dello
pallio, il servo
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Stesso tempo sarà
porta anche i
anche quella dei
sandali, come i
F. 199
frammenti di
filosofi. Questo
proprietà del-
particolare è di qualche
mportanza, quando d'un simile l'autore, che conservano ancora
molte tracce d'un colore
servo non s'è conservato
che un piede, come su un fram- rosso con cui erano contornate le figure. Sono frammenti
melilo inedito del Museo
i S. Sebastiano {fig. 199). d'un sarcofago a due zone e, cor
ne sembra, coi ritratti dei
L'edifizio rotondo e merlato, che su! sarcofago di Giunio defunti nel centro, che suppongono le solite scene del sacrì-
Basso si vede nel fondo della scena, raffigura il praelorimn faio d'Abramo e della consegna
della Legge a Mosè. Dei
ìn cui venne condan-
soggetti della zona in-
nato il Signore; lo ri-
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feriore s'è salvata sol-
corda s, Giovanni3.
tanto la defunta orante
Nell'arte è un edificio
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a capo scoperto presso
tipico, che ha servito
un albero di palma,
agli scultori special-
che formava l'angolo
mente per indicare i
destro. Anche sul la-
mausolei costruiti lun-
teranensc 184. (taso-
go le vie. Come tale
l'iiuoniramino sui mo-
la CXXVIII, 2) Mo-
amenti che r.pprc-
■
della zona inferiore.
sentano la catechesi di
Gli altri soggetti sa-
s. Filippo e l'ultimo
ranno stati i soliti del
viaggio, cioè quello per
parallelismo fra le sce-
l'altro mondo '.
ne del Signore e di
s. Pietro. Il listello che
l'edilìzio ritorna ance
separava le due zone
su sei tiippresenla/.ioni
della comparizione. La
più importante era sul sarcofago monumentale di Portiere,
da molto tempo distrutto, che conteneva la comparsa più
ricca di figure (tav. CXXXXVIII, 1): tanto il preside quanto
il Signore avevano una scorta di tre soldati con lancie. Fra
questi ultimi si vedevano due donne, senza dubbio la moglie
di Pilato accompagnata da una ancella. I/artista volle cort ciò
alludere al passo di s. Matteo: « Sedente autem ilio (Pilato)
prò tribunali misit ad eum uxor eius, dicens: Nihil tibi et
iusto illi; multa enim passa sum bodie per visum propter
eum «s. Che anche questo particolare, peraltro rarissimo,
e l'orlo superiore 1
strano avanzi d'una
specie di green, oggi molto svanita 'tav. CCXVll, 5),
D'un sarcofago a cinque nicchie gli ultimi scavi a S. Se-
bastiano hanno ridalo un po' più della base eoi piedi dei per-
sonaggi rappresentati (fig. 199), che si possono ricostruire
senza timore di errare, avendo a disposizione la copia, quan-
tunque grossolana, di Hillman ' d'un uguale sarcofago di Ni-
mes (fig. 200). Le due ultime nicchie sono riservate alla com-
parizione. Nostro Signore è fiancheggiato da un milite con
lancia e dal centurione eoi bastone, ben visibile sulla copia.
Il preside, seduto accanto all'assessore, ha davanti l'orologio
(il, 44)1 MlOti
E. P. /,..
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tav. VII.
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