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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0165
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Capo IV. - Scrrir tirila Hisurreziom di Nostro Signore

sembra essersi accorto dello spettacolo straordinario. Pos-
siamo, dunque, nell'atteggiamento del cavallo, vedere una
Conferma della nostra ricostruzione del frammento.

Naturai in ente hi scena non linn a oill'impcratore, il quale
era di certo contornato ibi suoi soldati. Per integrare questa
parte, ci siamo valsi dcll'aianzo di una scultura che già da
altri fu riconosciuta provenire appunto da una scena della
visione di Costantino {fìg. 208) '. La spiegazione di questo
frammento, molto mal ridotto, pure a mio avviso, non può
essere dubbia, a chi consideri l'ut te™! amento del soldato
che mostra in alto, ed anche le ligure degli altri soldati:
i loro gesti ricordano



.-,■



quelli degli apostoli nel
momento della ascen-
sione di nostro Signo-



vi

re-'. Il soldato accanto
a quello che indica,

all'altera del petto in

'^^jM-^m

. .

sigmfi-r che sta avanti, si

>t~

ijè

volta spaventato; anche

^M^~. -■-"•■'

è miglio conservata, re-
trocede per patirà, po-

e'



nendogli, con lo sguardo

in alto, istintivamente la ni

ano sulla spalla, come per trarlo

a sé. Lo sguardo che pure

nel portainsegna era diretto in

alto, come si deduce dalla r

vi.sii della testa danneggiata, ci

ia, indovinare il motivo del loro stupore; è la
visione celeste di Costantino Non abbiamo perciò avuto dif-
ficoltà di servirci del frammento latcranense per completare
la scena del frammento Chiaramonti. Quello apparteneva ad
un sarcofago diviso in due zone da un listello ornato di
viticci. La scena della visione riempi probabilmente solo la
metà di una zona. Di quella superiore si sono soltanto con-
servati tre piedi di figure; troppo poco per indovinare il
resto. Per l'età, anche il secondo frammento sarà incirca con-
temporaneo ai rilievi dell'arco trionfale di Costantino, o di
poco posteriore. Bisogna, infine, concedere che la nostra
ricostruzione non lascia nulla a desiderare; tutto sì svolge
con grande spontaneità, niente è forzato. Ciò non di meno
essa rimane ipotetica, non conoscendosi nessun esemplare
completo della visione. La diamo perciò con ogni riserva.

§ II. - Apparizione del Signore risorto.

Abbiamo visto elle la risurrezione del Signore è soggetto
to all'arte funeraria antica, [issa rimase ignota anche
ti del Medioevo, compreso Giotto. Questi, nella

incapacità di rappresentarla, dipinse nella cappella degli Scro-
vegni l'apparizione di Gesii risono alla Maddalena, accanto
al santo sepolcro vuoto, con due angeli seduti su di esso
e cinque guardie immerse nel sonno. Cristo impugna colla
sinistra una bandiera, il cui drappo crocesegnato porta la
scritta: vic|tor — morìtis, trasformazione manifesta della
croce sormontata dal mori01;ramina ili Cristo intra la corona
d'alloro '. Così Giotto suppose già accaduta la risurrezione,
appunto come la supposero anche gli artisti antichi, limi-
tandosi a delle apparizioni del Signore risorto, anzitutto a
quelle che avvennero alle pie donne. Ne parleremo perciò
in primo luogo.

r. - Apparizione alle pie donne.

1. Secondo il racconto di s.Matteo, riportato di sopra,
« Maria Maddalena e l'altra Maria, venute per vedere il
sepolcro », « appresero dalla bocca dell'angelo la risurre-
zione del Signore »'. Questo avvenimento è rappresentato
sopra la fronte del sarcofago della chiesa di S. Celso a Mi-
lano (tav. CCXXXXIII, 6) \ L'autore della composizione
si e espresso chiaramente, sebbene con grande libertà: l'an-
gelo non siede dentro il sepolcro, ma apparisce fuori e
in alto, a metà velato da nuvole, e mostra coll'indìce i
« linteamina ■ giacenti sulla soglia del monumento; delie-
donne l'una ascolta l'angelo, l'altra guarda i ■ linteamina ■ '.
Il gruppo e bello, e si distingue vantaggiosamente dalle
rappresentazioni che riempiono la parte sinis

Il secondo atto del racconto evangelici
del Signore alle due Marie, si vedeva si
sparito o distrutto, che abbiamo illustrato di sopra {/>. 33$)',
Confinata com'è nel fondo della Anastasis, la scena ha
proporzioni assai piccole. Essa è un po'pi il conforme al
racconto dell'evangelista: quando le due Marie lasciarono
il monumento, ■ eurrentcs nunciare discipulis eius » la risur-
rezione del Signore, ecce [esus oteurrit il]ìs dieens: Havete.
IUae autem accesserunt et tenuenint pedes eius, et adora-
verunt eum ■.' Cristo tende la destra abbassata verso le donne
in atto di saluto, ed esse stanno inginocchiate, entrambe
colla destra stesa, in atto di adorazione; nel fondo s'erge
il santo sepolcro, della solita forma d'un edifizio rotondo
a cupola. A fig. 2og diamo la scena separata, correggendo
le inesattezze commesse dui copista del Bosio.

3. Sui sarcofagi Cesi e dì S. Celso il santo sepolcro si
presenta solitario, mentre su quello di Scrvanne è fiancheg-
giato da due custodi armati {tav. XV, 2). Ivi
vedono sul davanti le donne in ginocchio e colla destra
alzata, quindi in atto di adorare il Signore, il quale, con 1
bel gesto della destra protesa ed aperta accompagna il si
saluto: » Havete! ■ ' Ma le donne sono tre, non due, come n
racconto di s. Matteo. Perchè questa aggiunta? La ter

, l'appar
 
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