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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0171
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Cupo V. Cor/li- fui



Sono sarcofagi a cinque scompartimenti, che agli angoli
cce di scene o figure, semplici pilastri, o co-
ltro l'orante: il primo un ragazzo, i! secondo
i bambina, il terzo una donna velata. Quest'ultimo sar-
1 più bello, serve tuttora di fontana nella villa
Albani. L'orante sta fra due colonne sorreggenti un arci)
dalla forma barocca di rosette, indizio sicuro che il sarco-
fago proviene da S. Sebastiano dovi- un simile particolare
s'incontra Su un sarcofago franimi nt.un> in parte ricostruito
a tav. CCXXXIII, 4, che si conserva nel Museo locale; era
a colonne, con la figura oranti nelle dui nicchie angolari; ai

un padre tiene sulle mani, rispettosamente velate dall'ampia
penula, il suo pargolo, per raccomandarlo a tre santi efii-
giati nelle nicchie susseguenti4, Pietro e Paolo, e un apo-
stulu imberbe, forse Giovanni. Nella nicchia centrale il figlio,
ammesso ai consorzio dei santi, prega per i superatiti; egli
veste la penula sopra la tunica, come il padre. Tutti e tre gli
apostoli sono rivolti verso di lui, colia destra stesa per dargli
il benvenuto; colla sinistra i due principi stringono la lacinia
del pallio, s. Giovanni tiene un volume semiaperto.

L'orante in figura intiera rimane la forma ordinaria di
rappresentare i defunti nel consorzio dei santi \ Pure in

piedi di essa era uno scrigno per volumi, con la colomba
posata sopra il coperchio, mentre l'orante del sarcofago della
villa Albani ha uno scrigno aperto, con entro sei volumi.

In e

§ 111. - Defunti con santi.

puer di qii£

ino 384 il defunto, un
■iene raccomandato dai
genitori ai santi in genere; ACCIPITE SANCTI VOB1S
tAATREM ■ DIGNVMQ.- MINESTRVM ■ X ■ j TVLLIVM - £
ANATOLIVM ■ ARTEMÌVM ■ C P ■ ji ... ' In un'altra, prove-
niente dal cimitero ad duas Lauros, la raccomandazione è
diretta ai due principali martiri del luogo; SANCTI PETRE
MARCELLINE SVSCIP1TE VESTRVM ALVMNVM ■'. in una

s. Bassilla del cimitero d'Ermete: DOMINA BASSILLA COM-
MANDAMVS TIBI CRESCENTINVS ET MICINA | HLIAm
NOSTRA* CRESCEN ...'

Sostituendo in quest'ultima iscrizione un ragazzo alla pic-
cola figliuola, e a Bassilla i santi in genere, otteniamo una illu-
strazione quasi letterale della scena rappresentata nella nicchia
angolare a sinistra d'un sarcofago proveniente dalla cripta
di S. Vittore a Marsiglia, che diamo a tav. CCXXXXIV, 1:

qui I.- |.'i][i.' l;..,,,h ,-^i pr..-.-,-|-

■ ■■ :u- lj I ■ jrtisii jrniLfìii

Vedi Wnjaar, U dm più m

questi casi predominano le oranti femminili; basta ricor-
dare i sarcofagi testé menzionati del parallelismo0.

Spesso però l'orante coi santi costituisce l'unica decora-
zione del sarcofago eli. in questi tasi è di preferenza a cinque
scompartimenti: l'orante occupa li campo di mezzo, ì santi,
quelli angolari, ovvero tutto il gruppo sta nel centro. A
tav. CCXXXXV abbiamo riunito tre sarcofagi del primo
tipo, di conservazione perfetta: del Museo di Salona (7), del
Museo di Arles (2), e del giardino dei conti Révoil a Ser-
vanne (3). Del secondo tipo diamo a fig.2'3 un esempio pari-
mente intiero, che sul principio del xvn secolo subì una
strana trasformazione: l'orante, un ragazzo vestito di tunica
e penula, divenne un vescovo barbato e con la croce incisa
sul petto7. Il monogramma sul pilastro dell'angolo destro lo
avvicina al sarcofago proveniente dal ■■ cimitero di S. Agnese «*
che si conserva, mancante delle due estremità, nel Museo
del Campidoglio (lai-. LX1II, 4). Eccezionalmente, sopra
un frammento del Museo di Arles e su uno simile del Museo
di S. Sebastiano, i due santi stavano in un angolo e l'orante
nell'altro (tav. CCXXXXVII, IO e II).

Le tavole CCXXXXVI e CCXXXXVII offrono avanzi
dei due tipi. Merita una menzione speciale il frammento, del
Museo di S.Sebastiano, rappresentante un defunto in tunica e

* Tnv. IX. s; LXlil. i; LXXXXI, j; LXXXXIX. 11 j; CVI, 2:

2; CCXXXXV, 1-3.

• Tua. CXII1, 1-3; CXtV, 1; CXV. 1 e 2; CXXII, 3; CXXVt, 1
e i; CXXVllt. 2; CLI, 2; CUI, 1 = s. CCVtl, 2; CCXI1. 2.

' Bosio. «orna ioli., p. 419; Gmwvcci. tiV 380, 1. Il copiala dtl Desio

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