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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0174
§ VI. ■
estre dei defunti
di ambedue. Perciò rum abbiamo esitato a servirci del sarco-
fago Corsini per integrare quelli) del Castelli! Sforzesco. Sie-
e però le scene sono tipiche, vale a din. comuni anche
all'arte pagana, diamo la ricostruzione con ogni riserva
(kiv. CCLIl, -'). Inutile rilevale che la scultura dell'angolo
o non rappresenta una scena dell'insegnamento; !a im-
magine del filosofo non serve che a precisare il genere del-
l'occupazione scientìfica dell'uomo, cioè fi filosofia, come la
Musa di contro accenna alla occupazione della donna, che
musici, indicata anche dalla lira. Le teste di ambedue,
soltanto abbozzate, erano finite in pittura, ora svanita. L'oro-
logio solare the spunta dal fondo della scena dell'angolo
destro, avrà il noto significato.
Unica è pure la scena di Gorgonio che, seduto e con sulle
ginocchia un lungo volume spiegato, détta a due exerptora;
questi stanno, come sempre, in piedi e scrivono collo stilo
nel dittico: dittata excipiunl. Nella scena accanto, egli se ne
torna dall'ufficio a casa, a cavallo ed accompagnato da due
servi (tao. XIV, I e 2); ne trattammo a?, l8l.
Sulla faccia posteriore del sarcofago che Gorgonio si
fece preparare, FIEfn) S1BI lVS(j/r), egli stringe la destra
della moglie che lo abbraccia, ponendogli la sinistra sulla
spalla ((ne. cit., 4). Questo gruppo ci conduce alle scene della
dextrarum iunctio, di cui abbiamo riprodotto nove esempi ',
che ci fanno vedere come la scena tipica, presa di sana pianta
dall'arte classica, vada mutandosi nella scena prettamente cri-
stiana, dove alla /kwo pronuba viene sostituito il pronuba!
Jesus. « Absit ab (his) thalamis... Iuno Cupido Vcnus, no-
mina luxuriae,... suis nubentìbus adstat Icsus Pronubus »,
esige s. Paolino di Nola *.
Nella dextrarum iunctio la sposa sta sempre a sinistra
(del riguardante), lo sposo a destra. Di una scena in senso
inverso, un sarcofago a cinque scompartimenti, trovato negli
1 Tur. XXXV, 4; LXX, i e 3; LXXIV, 2, j t 5; LXXXVI, 1 d 2;
LXXXXIV, i.
' Cam. XXV, 9-Iie 15 Kg.: II.uitkl.. [!. ;.ì*-!4.i- Vedi sopra p 9QM0.
scavi dell'Isola Sacra, ci mostra poco più che i piedi dei
personaggi. Questi occupavano il campo centrale ed erano
rivolti l'uno verso l'altro, come sì deduce dalla posizione
dei loro piedi. Si stringevano quindi anch'essi le destre,
non però per unirsi in matrimonio, ma per separarsi nella
morte. La donna è la defunta. Essa ritorna nell'angolo si-
nistro, come orante accanto ad un uccello e ad un albero, di
cui è rimasto il solo tronco. Nell'angolo destro il Buon Pastore
porta la pecorella sulle spalle, accanto ad un cane che lo
guarda, e ad un albero di ini è rimasto parimente il solo tronco.
Della scena di congedo si conoscono soltanto due esempi
nell'arte cristiana: sopra un sarcofagi' scomparso del Vati-
cano, di cui esiste una vecchia copia ', e sopra un sarcofago
del Museo di Arles, chiamato « des Dioacurea , di ottima
conservazione '; secondo la copia del primo fu fatta la nostra
ricostruzione {tav. CCL, 1). Il sarcofago è del [il secolo; gli
altri due sono del tempo della pace.
Sul sarcofago di Arlvs i coniugi sono rappresentati due
volte: a sinistra in fresca età, di contro in età provetta; ivi
lo sposo, vestito da militare, è imberbe e sta in colloquio con
la sposa che gli posa familiarmente la destra sulla spalla;
qui egli veste la toga ed è barbato. L'artista ha sottoposto i
Dioscori alla stessa trasformazione ed ha collocato quello con
barba presso il barbato, il giovane, presso i) soldato, segno
evidente che egli ha seguito un'abitudine ■ familière aux an-
ciens, celle de diviniser les morts ■■., come scrive il Le Blant,
allegando alcuni esempi5.
L'iscrizione, purtroppo, non esiste più. Essa ci avrebbe
almeno insegnato il nome di chi fece preparare il sarcofago.
Siccome questo è capace d'un solo corpo, si può dalle rappre-
sentazioni desumere, con grande probabilità, che in esso fosse
deposto il marito. Dunque è colui che prende il congedo dalla
estre dei defunti
di ambedue. Perciò rum abbiamo esitato a servirci del sarco-
fago Corsini per integrare quelli) del Castelli! Sforzesco. Sie-
e però le scene sono tipiche, vale a din. comuni anche
all'arte pagana, diamo la ricostruzione con ogni riserva
(kiv. CCLIl, -'). Inutile rilevale che la scultura dell'angolo
o non rappresenta una scena dell'insegnamento; !a im-
magine del filosofo non serve che a precisare il genere del-
l'occupazione scientìfica dell'uomo, cioè fi filosofia, come la
Musa di contro accenna alla occupazione della donna, che
musici, indicata anche dalla lira. Le teste di ambedue,
soltanto abbozzate, erano finite in pittura, ora svanita. L'oro-
logio solare the spunta dal fondo della scena dell'angolo
destro, avrà il noto significato.
Unica è pure la scena di Gorgonio che, seduto e con sulle
ginocchia un lungo volume spiegato, détta a due exerptora;
questi stanno, come sempre, in piedi e scrivono collo stilo
nel dittico: dittata excipiunl. Nella scena accanto, egli se ne
torna dall'ufficio a casa, a cavallo ed accompagnato da due
servi (tao. XIV, I e 2); ne trattammo a?, l8l.
Sulla faccia posteriore del sarcofago che Gorgonio si
fece preparare, FIEfn) S1BI lVS(j/r), egli stringe la destra
della moglie che lo abbraccia, ponendogli la sinistra sulla
spalla ((ne. cit., 4). Questo gruppo ci conduce alle scene della
dextrarum iunctio, di cui abbiamo riprodotto nove esempi ',
che ci fanno vedere come la scena tipica, presa di sana pianta
dall'arte classica, vada mutandosi nella scena prettamente cri-
stiana, dove alla /kwo pronuba viene sostituito il pronuba!
Jesus. « Absit ab (his) thalamis... Iuno Cupido Vcnus, no-
mina luxuriae,... suis nubentìbus adstat Icsus Pronubus »,
esige s. Paolino di Nola *.
Nella dextrarum iunctio la sposa sta sempre a sinistra
(del riguardante), lo sposo a destra. Di una scena in senso
inverso, un sarcofago a cinque scompartimenti, trovato negli
1 Tur. XXXV, 4; LXX, i e 3; LXXIV, 2, j t 5; LXXXVI, 1 d 2;
LXXXXIV, i.
' Cam. XXV, 9-Iie 15 Kg.: II.uitkl.. [!. ;.ì*-!4.i- Vedi sopra p 9QM0.
scavi dell'Isola Sacra, ci mostra poco più che i piedi dei
personaggi. Questi occupavano il campo centrale ed erano
rivolti l'uno verso l'altro, come sì deduce dalla posizione
dei loro piedi. Si stringevano quindi anch'essi le destre,
non però per unirsi in matrimonio, ma per separarsi nella
morte. La donna è la defunta. Essa ritorna nell'angolo si-
nistro, come orante accanto ad un uccello e ad un albero, di
cui è rimasto il solo tronco. Nell'angolo destro il Buon Pastore
porta la pecorella sulle spalle, accanto ad un cane che lo
guarda, e ad un albero di ini è rimasto parimente il solo tronco.
Della scena di congedo si conoscono soltanto due esempi
nell'arte cristiana: sopra un sarcofagi' scomparso del Vati-
cano, di cui esiste una vecchia copia ', e sopra un sarcofago
del Museo di Arles, chiamato « des Dioacurea , di ottima
conservazione '; secondo la copia del primo fu fatta la nostra
ricostruzione {tav. CCL, 1). Il sarcofago è del [il secolo; gli
altri due sono del tempo della pace.
Sul sarcofago di Arlvs i coniugi sono rappresentati due
volte: a sinistra in fresca età, di contro in età provetta; ivi
lo sposo, vestito da militare, è imberbe e sta in colloquio con
la sposa che gli posa familiarmente la destra sulla spalla;
qui egli veste la toga ed è barbato. L'artista ha sottoposto i
Dioscori alla stessa trasformazione ed ha collocato quello con
barba presso il barbato, il giovane, presso i) soldato, segno
evidente che egli ha seguito un'abitudine ■ familière aux an-
ciens, celle de diviniser les morts ■■., come scrive il Le Blant,
allegando alcuni esempi5.
L'iscrizione, purtroppo, non esiste più. Essa ci avrebbe
almeno insegnato il nome di chi fece preparare il sarcofago.
Siccome questo è capace d'un solo corpo, si può dalle rappre-
sentazioni desumere, con grande probabilità, che in esso fosse
deposto il marito. Dunque è colui che prende il congedo dalla