4 MONUMENTI ANTICHI
Nonno fondatoti in qualche tradizione antica? attribuisce le ali a tutti gli Dei r5
allor che fuggiti dal cielo1 per paura di Tifone ? andavano ritirandoli d'i là dal
Nilo ) cioè fra gli Etiopi, dove Omero finge che si trattenessero per dodici
giorni3 ; perciò vedendoli molte Deità alate nes marmi, ne' bronzi, e negl' in-
tagli , si può supporre, che ne' tempi antichissìmi le ali fosssero un attributo co-
mune a tutte le Deità .
Giove vedesi così espresso da'poeti e dagli {"cultori. Orfeo appresfo Eusebio4,
parla delle ali, che da bambino spuntarono a questo Dio dalle spaìle , per mezzo
di cui volar potere per tutto; e Giove Pluvio nella colonna Antonina ha le sue ali.
L'istessa idea era adottata dagli Etruschi ,* e per esprimer Giove rivestito di tutta
la sua gloria 5 quando comparve a Semele in mezzo ai fulmini, un' incisore di
questa nazione lo rappresentò in veste talare 3 e con grandi ali spiegate . Questa
immagine si è conservata in una parta antica del museo Stoschiano } che propon-
go qui disegnata al Num. i. Nel medesima soggetto inciso nella gemma scguente
del detto museo comparisce Giove alato , ma non vestito . La tonaca di Semele è
orlata di frange, le quali da'Greci son dette Kpaasoì, e Qotovoi , e da'Latini Cirri*
In una pasta antica del sig. Cristiano Dehn , amatore delle belle arti, e di-
morante in Roma , scaglia Giove, portato dall' aquila j il fulmine a Semele, la
quale sta stesa per terra in quel modo , che la x&F£*£*T** la Pastcl St°schiana . Si
noti qui di pastaggio , che le persone percosse dal fulmine 5 furono riputate sacre ;
perciò dice Euripide sacro il cadalo di Capaneo morto da un colpo simile*.
Anche Plutone fratello di Giove si descrivc alato 6 dallo sreno poeta , e da Filo^
fìrato7. Bacco medesimo sembra csscre fiato alato in quella statua a Sparta 3 che
chiamava»* j ia <3ual Parola , secondo Pausania 8, lignifica un1 ala , Momo
viene introdotto alato in un epigramma greco 9. Le Deità femminili alate e più
cognite sono in primo luogo Pallade. E nel vero Eschilo 3 volendo dire che la città
cT Atene godeva la particolar protezione di questa Dea , dice che Atene flava sot-
to le ali di Pallade 10. La favola le dà le ali sin* ai piedi11, ed appretto Omero
medesimo ella si lega le ali ai piedi " . Le ali convengono anche a Pallade , con-
sederandola sotto nome della Dea Vittoria, la quale era P istessa Deità 15. Perciò
un letterato Inglele , il quale pretende , che Pallade non si trovi alata nè in figu-
re , nè appresio gli autori14, non mostra in questa parte d' antichità grand5 espe-
rienza . Diana vedesi con le ali in più monumentiiy 5 e le sue Oreadi sono pari-
mente alate in un basfoni ievo della villa Borghese 5 ed in una grand'urna Sepolcrale
della villa Panfilj, ove Diana diseesa dal suo carro , per considerar Endimione e
per approlsimarglisi, fa tenere i cavalli da quelle sue ninfe . Euripide sembra
avere avuto in vista una Venere alata > rassomigliando il di lei volo a quello delle
api**. Le Muse medesime presero ali per sottrarsi alla violenta che Pireneo ti-
ranno di Tracia meditava di far loro 17, ed una figura donnesea panneggiata 5 con
gran-
(1) Dionys. L.i. p. 6. I. 25. Conf. Sanchoniat, ap. Eu- (10) Eumen. v. 1004.
seb. Pj-aap. Evang. L. 1. p. 25.1. 25. (11) Cic. de Nat. Depr. L. 3. c. 13. Tzetz. in Lycoph.1
(2) Apollod. Bibl. L. ts P« **• b. 1. 9. v. J54.
(3) II. A', v. 423. (12) Odyss. A', v. 96.
(4) Prxp. Evang. L. 3. p.6o. 1. 11. Eurip. Jon. v. 1528.
(5) Supplic. v. 935. Conf. Barnet ad h. 1, (14J Horiley Brit. Rom. p. 35 ?.
(6) Alcest. v. 216. (15) Demptt. Etrur.Tab. 100.ConMus. Etr.Tab.35.
^7) L. 2. Icon. 28. p. 853. Tristan, Com. hist, T, 1. p. 404..
■JÓ L. 3. p. 258.I. 18. (16) Hippol v. 563.
^9) Anthol, L. 1. c. 11, ep. 4. p. 14, (17) Ovid. Met. L. 5. v. 288.
Nonno fondatoti in qualche tradizione antica? attribuisce le ali a tutti gli Dei r5
allor che fuggiti dal cielo1 per paura di Tifone ? andavano ritirandoli d'i là dal
Nilo ) cioè fra gli Etiopi, dove Omero finge che si trattenessero per dodici
giorni3 ; perciò vedendoli molte Deità alate nes marmi, ne' bronzi, e negl' in-
tagli , si può supporre, che ne' tempi antichissìmi le ali fosssero un attributo co-
mune a tutte le Deità .
Giove vedesi così espresso da'poeti e dagli {"cultori. Orfeo appresfo Eusebio4,
parla delle ali, che da bambino spuntarono a questo Dio dalle spaìle , per mezzo
di cui volar potere per tutto; e Giove Pluvio nella colonna Antonina ha le sue ali.
L'istessa idea era adottata dagli Etruschi ,* e per esprimer Giove rivestito di tutta
la sua gloria 5 quando comparve a Semele in mezzo ai fulmini, un' incisore di
questa nazione lo rappresentò in veste talare 3 e con grandi ali spiegate . Questa
immagine si è conservata in una parta antica del museo Stoschiano } che propon-
go qui disegnata al Num. i. Nel medesima soggetto inciso nella gemma scguente
del detto museo comparisce Giove alato , ma non vestito . La tonaca di Semele è
orlata di frange, le quali da'Greci son dette Kpaasoì, e Qotovoi , e da'Latini Cirri*
In una pasta antica del sig. Cristiano Dehn , amatore delle belle arti, e di-
morante in Roma , scaglia Giove, portato dall' aquila j il fulmine a Semele, la
quale sta stesa per terra in quel modo , che la x&F£*£*T** la Pastcl St°schiana . Si
noti qui di pastaggio , che le persone percosse dal fulmine 5 furono riputate sacre ;
perciò dice Euripide sacro il cadalo di Capaneo morto da un colpo simile*.
Anche Plutone fratello di Giove si descrivc alato 6 dallo sreno poeta , e da Filo^
fìrato7. Bacco medesimo sembra csscre fiato alato in quella statua a Sparta 3 che
chiamava»* j ia <3ual Parola , secondo Pausania 8, lignifica un1 ala , Momo
viene introdotto alato in un epigramma greco 9. Le Deità femminili alate e più
cognite sono in primo luogo Pallade. E nel vero Eschilo 3 volendo dire che la città
cT Atene godeva la particolar protezione di questa Dea , dice che Atene flava sot-
to le ali di Pallade 10. La favola le dà le ali sin* ai piedi11, ed appretto Omero
medesimo ella si lega le ali ai piedi " . Le ali convengono anche a Pallade , con-
sederandola sotto nome della Dea Vittoria, la quale era P istessa Deità 15. Perciò
un letterato Inglele , il quale pretende , che Pallade non si trovi alata nè in figu-
re , nè appresio gli autori14, non mostra in questa parte d' antichità grand5 espe-
rienza . Diana vedesi con le ali in più monumentiiy 5 e le sue Oreadi sono pari-
mente alate in un basfoni ievo della villa Borghese 5 ed in una grand'urna Sepolcrale
della villa Panfilj, ove Diana diseesa dal suo carro , per considerar Endimione e
per approlsimarglisi, fa tenere i cavalli da quelle sue ninfe . Euripide sembra
avere avuto in vista una Venere alata > rassomigliando il di lei volo a quello delle
api**. Le Muse medesime presero ali per sottrarsi alla violenta che Pireneo ti-
ranno di Tracia meditava di far loro 17, ed una figura donnesea panneggiata 5 con
gran-
(1) Dionys. L.i. p. 6. I. 25. Conf. Sanchoniat, ap. Eu- (10) Eumen. v. 1004.
seb. Pj-aap. Evang. L. 1. p. 25.1. 25. (11) Cic. de Nat. Depr. L. 3. c. 13. Tzetz. in Lycoph.1
(2) Apollod. Bibl. L. ts P« **• b. 1. 9. v. J54.
(3) II. A', v. 423. (12) Odyss. A', v. 96.
(4) Prxp. Evang. L. 3. p.6o. 1. 11. Eurip. Jon. v. 1528.
(5) Supplic. v. 935. Conf. Barnet ad h. 1, (14J Horiley Brit. Rom. p. 35 ?.
(6) Alcest. v. 216. (15) Demptt. Etrur.Tab. 100.ConMus. Etr.Tab.35.
^7) L. 2. Icon. 28. p. 853. Tristan, Com. hist, T, 1. p. 404..
■JÓ L. 3. p. 258.I. 18. (16) Hippol v. 563.
^9) Anthol, L. 1. c. 11, ep. 4. p. 14, (17) Ovid. Met. L. 5. v. 288.