PARTE PRIMA 5
grandi ali, c con un tirso in mano, e fatta a stucco nella volta del preteso bagno
di Agrippina a Baja , potrebbe tenersi per la Musa Tragica .
Tralascio le ali delle Parche , delle Furie , e della Vittoria , notando so-
lamente le ali di una Vittoria di bronzo nel museo del collegio Romano , legate
alle spalle per mezzo di due bende , che s'incrocicchiano sui petto . Nella medesi-
ma maniera vedonsi legate le ali al Genio buono e cattivo, alle Furie in alcuni sarco-
fagi Etruschi , ed in particolare in quattro sarcofagi di questa nazione fatti d'a-
labastro di Volterra, e nella villa dell' Emo Alessandro Albani . Anche Icaro in
un bassbrilievo di rodò antico nella medesima villa ha le ali così legate .
Mm^Mk ITOLO II.
DELLE DEITÀ' FULMINANTI
IL fulmine non è attribuito a Giove solo * egli medesimo diede , secondo Ma-
nilio citato da Arnobio 1, a nove altri Dei la facoltà di servirsene . Gli Etru-
schi ne armarono nove Deità , come n' insegna Plinio 1 ? e da* monumenti greci
possbno raccoglierli ancora più numi fulminanti.
Fra gli Dei malchj dopoOiove è Nettuno nominato Zlv) Uot^^ùSy , Giove Net*
tuno , per avere oltre i proprj attributi anche quegli di Giove , Cotto qual nome gli
era dedicato un tempio a Milone città d'Egiuo ».. Egli tiene il fulmine in una me-
daglia di Claudio 4 j ed in un antichissimo scarabeo di Calcedonio del sopra mento-
vato sig. Cristiano Dehn , inciso al Num. 3. Notisi la forma del timone del suo car-
ro) il quale non è una stanga dritta, come sogliono essere i timoni di altri monumenti
antichi, ma va torcendoli seguitando la curvatura della casisa del carro. Vi si vede
accennato un ferro che finisce in un globctto, e che serviva per attaccarvi i cavalli.
Un timone formato a guisa di questo, e che sporgesi sopra i cavalli medesìmi, osser-
valì a una quadriga guidata da: una Vittoria dipinta in un vaso di terra cotta nella
biblioteca Vaticana , il quale è pubblicato nella Parte seconda di quest' Opera al
Num. 143. Il carro della gemma sembra elsere di quelli che da Eschilo vengono
detti Koif*7ruXa o'^w'jaaTce .
Apollo veniva esfigiato col fulmine y , in particolare dagli Asfirj e dagli Elio-
politani6, ed in una medaglia di Tirra città di Acarnania vedesi al suo lato un ful-
mine con le ali7 perciò (limerei che la testa laureata col fulmine in alcune meda-
glie Romane sia Apollo, non Giove disbarbato , come vuole Begero 8.
Marte fulminante appresso Sofocle p c Plinio 10, trovali anche espressò in una
pasta antica del museo Stoschiano , la quale è incisa per {oggetto di questo discor-
so al Num. 4. e lo rappresenta in atto di scagliar fulmini contro i Titani.
Bacco col fulmine attribuitogli da Luciano 11, e da Nonno 11 , trovali con
P istelTo attributo accennato a piè della sua figura in una gemma del medesimo
A a museo.
(1) Adv. genr.p. izz. (7) Golz. Grazc. Tab. 61.
(2) L. 2. cap. 53. (8) Observ. in Num. p. 14,
€3) Athen. Deipn. L. 8. (9) Oed. Tyr. v. 477.
(4) Trillati. Gom. hist. T. i.p. 185. (10) L. 10. c. 2. p. 726.
(5) Nomi. Dionys.L. io. p» 186.1. 5. conf. L. 33. 4«Ji (n) Bacch.p. j6i.
1. 20. seq. (1») Dionys. L. 10. p. 185, \.2u
(6) Macrob. Saturn. L. 1. c. 24. p. 254.
grandi ali, c con un tirso in mano, e fatta a stucco nella volta del preteso bagno
di Agrippina a Baja , potrebbe tenersi per la Musa Tragica .
Tralascio le ali delle Parche , delle Furie , e della Vittoria , notando so-
lamente le ali di una Vittoria di bronzo nel museo del collegio Romano , legate
alle spalle per mezzo di due bende , che s'incrocicchiano sui petto . Nella medesi-
ma maniera vedonsi legate le ali al Genio buono e cattivo, alle Furie in alcuni sarco-
fagi Etruschi , ed in particolare in quattro sarcofagi di questa nazione fatti d'a-
labastro di Volterra, e nella villa dell' Emo Alessandro Albani . Anche Icaro in
un bassbrilievo di rodò antico nella medesima villa ha le ali così legate .
Mm^Mk ITOLO II.
DELLE DEITÀ' FULMINANTI
IL fulmine non è attribuito a Giove solo * egli medesimo diede , secondo Ma-
nilio citato da Arnobio 1, a nove altri Dei la facoltà di servirsene . Gli Etru-
schi ne armarono nove Deità , come n' insegna Plinio 1 ? e da* monumenti greci
possbno raccoglierli ancora più numi fulminanti.
Fra gli Dei malchj dopoOiove è Nettuno nominato Zlv) Uot^^ùSy , Giove Net*
tuno , per avere oltre i proprj attributi anche quegli di Giove , Cotto qual nome gli
era dedicato un tempio a Milone città d'Egiuo ».. Egli tiene il fulmine in una me-
daglia di Claudio 4 j ed in un antichissimo scarabeo di Calcedonio del sopra mento-
vato sig. Cristiano Dehn , inciso al Num. 3. Notisi la forma del timone del suo car-
ro) il quale non è una stanga dritta, come sogliono essere i timoni di altri monumenti
antichi, ma va torcendoli seguitando la curvatura della casisa del carro. Vi si vede
accennato un ferro che finisce in un globctto, e che serviva per attaccarvi i cavalli.
Un timone formato a guisa di questo, e che sporgesi sopra i cavalli medesìmi, osser-
valì a una quadriga guidata da: una Vittoria dipinta in un vaso di terra cotta nella
biblioteca Vaticana , il quale è pubblicato nella Parte seconda di quest' Opera al
Num. 143. Il carro della gemma sembra elsere di quelli che da Eschilo vengono
detti Koif*7ruXa o'^w'jaaTce .
Apollo veniva esfigiato col fulmine y , in particolare dagli Asfirj e dagli Elio-
politani6, ed in una medaglia di Tirra città di Acarnania vedesi al suo lato un ful-
mine con le ali7 perciò (limerei che la testa laureata col fulmine in alcune meda-
glie Romane sia Apollo, non Giove disbarbato , come vuole Begero 8.
Marte fulminante appresso Sofocle p c Plinio 10, trovali anche espressò in una
pasta antica del museo Stoschiano , la quale è incisa per {oggetto di questo discor-
so al Num. 4. e lo rappresenta in atto di scagliar fulmini contro i Titani.
Bacco col fulmine attribuitogli da Luciano 11, e da Nonno 11 , trovali con
P istelTo attributo accennato a piè della sua figura in una gemma del medesimo
A a museo.
(1) Adv. genr.p. izz. (7) Golz. Grazc. Tab. 61.
(2) L. 2. cap. 53. (8) Observ. in Num. p. 14,
€3) Athen. Deipn. L. 8. (9) Oed. Tyr. v. 477.
(4) Trillati. Gom. hist. T. i.p. 185. (10) L. 10. c. 2. p. 726.
(5) Nomi. Dionys.L. io. p» 186.1. 5. conf. L. 33. 4«Ji (n) Bacch.p. j6i.
1. 20. seq. (1») Dionys. L. 10. p. 185, \.2u
(6) Macrob. Saturn. L. 1. c. 24. p. 254.