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MONUMENTI ANTICHI
daglia 1. Non possò però tralasciare di notare , che anche Giunone , cognomi-
nata Lucina , venga figurata con una face , e quel eh' è {ingoiare , in un bassbri-
lievo acquistato a Roma da S. A. il sig. Principe di Anhalt-Dessau , il quale rap-
presenta il giudizio di Paride , ove Giunone sta assisa col pavone sotto la sedia,
parimente con una face ardente e ritta , a guisa di seettro.
Per altro il monumento Capitolino non è stato seoperto a Nettunno , come
accenna il Marchese Lucatelli1 : essb si trovava in una vigna fuori della porta del
Popolo appartenente alla Sereni/lima Casa Medici ; e V Emo AleiTandro Albani
V ebbe in dono dal Gran Duca Cosimo III.
CAPITOLO IV.
DE' GENJ DEGLI DEI
IGenj sono comunemente giovani, colla parerà nella mano delira e col corno
dell' abbondanza nella sinistra ma ve ne ha anche de5 vecchj e barbati , qua-
le è quello d'un bassurilievo j inciso da Sante Bartoli5 e che si rirrova ora nel palaz-
zo Albani, e com'è un'altro del palazzo Mattei, ambedue coi medesimi attri-
buti . Vecchio era anche il Genio introdotto da Cebete nella sua Tavola.
Gli Dei hanno i loro Genj, e quello di Giove 4 e di Bacco è più frequente.
Giove si appoggia /òpra il Tuo Genio in un bassbrilievo che non esiste più in Ro-
ma l. Il Genio di Bacco , nominato Ampelo , figliuolo di Sileno 6 , è della razza
de' Fauni, e porta all' estremità del tergo una piccola coda, come si vede nel
baiTorilievo al Num. 7. che ritrovali nella villa dell' Emo AlelTandro Albani. Que-
sto Genio sta nell* atto , secondo Euripide 7 , proprio delle Baccanti ; il quaF era,
di portare il tirso nella mano delira, ed alzare il pie dn'tro. Nel giardinetto
d' un calino in istrada Giulia , unito per mezzo di un ponte al palazzo Farnese,
vedesi un bellissimo Bacco alquanto più grande del naturale appoggiato sopra il
suo Genio, così com' è scolpito in un baiTorilievo nelle villa Medici. Un Genio
con grandi ali che porta un trofeo , inciso in una gemma del museo del sig. Duca
Caraffa Noja , potrebbe prenderli peU Genio di Marte.
Agi' Imperatoli non meno, che agli altri uomini attribuirono i Romani un
Genio , come seorgesi in quest' iscrizione inedita della villa dell' Emo AlelTandro
Albani 5 ove leggesi del Genio di Tiherio ;
GENIO
TI.C A E S A R I S
©Ivi . AVGVSTI . F. ìC
A V G V S T.
e sin' ai libri pare che sia stato dato un Genio 9.
(1) Spanhem. de Vesta Se Prytan. p. 680. 6Su
il) Mus. Capir, p. zj.
( j) Admir. Rom.
(4) Lucian. Encom. Demosth. ad sin. p. 70?.
(5; Boiffàrd.T.a.p. 68.
SEZIO*
(<5) Nonn. Dionys. L. 10. p. i8ó. 1» 19.
(7) Bacch. v. 941.
(H) ViBurus Genium debet habeve Lìber. Martial. L. 6.
ep. 60. r. io.
MONUMENTI ANTICHI
daglia 1. Non possò però tralasciare di notare , che anche Giunone , cognomi-
nata Lucina , venga figurata con una face , e quel eh' è {ingoiare , in un bassbri-
lievo acquistato a Roma da S. A. il sig. Principe di Anhalt-Dessau , il quale rap-
presenta il giudizio di Paride , ove Giunone sta assisa col pavone sotto la sedia,
parimente con una face ardente e ritta , a guisa di seettro.
Per altro il monumento Capitolino non è stato seoperto a Nettunno , come
accenna il Marchese Lucatelli1 : essb si trovava in una vigna fuori della porta del
Popolo appartenente alla Sereni/lima Casa Medici ; e V Emo AleiTandro Albani
V ebbe in dono dal Gran Duca Cosimo III.
CAPITOLO IV.
DE' GENJ DEGLI DEI
IGenj sono comunemente giovani, colla parerà nella mano delira e col corno
dell' abbondanza nella sinistra ma ve ne ha anche de5 vecchj e barbati , qua-
le è quello d'un bassurilievo j inciso da Sante Bartoli5 e che si rirrova ora nel palaz-
zo Albani, e com'è un'altro del palazzo Mattei, ambedue coi medesimi attri-
buti . Vecchio era anche il Genio introdotto da Cebete nella sua Tavola.
Gli Dei hanno i loro Genj, e quello di Giove 4 e di Bacco è più frequente.
Giove si appoggia /òpra il Tuo Genio in un bassbrilievo che non esiste più in Ro-
ma l. Il Genio di Bacco , nominato Ampelo , figliuolo di Sileno 6 , è della razza
de' Fauni, e porta all' estremità del tergo una piccola coda, come si vede nel
baiTorilievo al Num. 7. che ritrovali nella villa dell' Emo AlelTandro Albani. Que-
sto Genio sta nell* atto , secondo Euripide 7 , proprio delle Baccanti ; il quaF era,
di portare il tirso nella mano delira, ed alzare il pie dn'tro. Nel giardinetto
d' un calino in istrada Giulia , unito per mezzo di un ponte al palazzo Farnese,
vedesi un bellissimo Bacco alquanto più grande del naturale appoggiato sopra il
suo Genio, così com' è scolpito in un baiTorilievo nelle villa Medici. Un Genio
con grandi ali che porta un trofeo , inciso in una gemma del museo del sig. Duca
Caraffa Noja , potrebbe prenderli peU Genio di Marte.
Agi' Imperatoli non meno, che agli altri uomini attribuirono i Romani un
Genio , come seorgesi in quest' iscrizione inedita della villa dell' Emo AlelTandro
Albani 5 ove leggesi del Genio di Tiherio ;
GENIO
TI.C A E S A R I S
©Ivi . AVGVSTI . F. ìC
A V G V S T.
e sin' ai libri pare che sia stato dato un Genio 9.
(1) Spanhem. de Vesta Se Prytan. p. 680. 6Su
il) Mus. Capir, p. zj.
( j) Admir. Rom.
(4) Lucian. Encom. Demosth. ad sin. p. 70?.
(5; Boiffàrd.T.a.p. 68.
SEZIO*
(<5) Nonn. Dionys. L. 10. p. i8ó. 1» 19.
(7) Bacch. v. 941.
(H) ViBurus Genium debet habeve Lìber. Martial. L. 6.
ep. 60. r. io.