PARTE PRIMA
5
Pallade . L'islessa favola vedesi incisa in una patera etrusca di bronzo nel museo
del collegio Romano *, e {colpita altresì ell'era in un coperchio di un sarcofago con
caratteri etruschi 3 che nel secolo paMato conservavasi a Arezzo 1. La più bella
immagine però di qucst' allegorìa vedesi egregiamente scolpita di rilievo nel mu-
seo del sig. Marchese Rondinini ; Giove v5 è figurato asiìso nel Tuo trono , e die-
tro a lui sta Vulcano , tenendo nella destra un maglio alzato simile a quello del
monumento Capitolino. Esso è giovane > e senza barba , e sta in atto d' aver
dato il colpo . Egli ha poi il capo voltato alla figura di Giove ? come in atten-
zione di vedere useir Pallade dal di lui cervello.
Vulcano è effigiato in età di giovinetto senza barba , così come ne' tempi
antichissimi furono talora figurati Giove ed Esculapio5. Si trova altresì egli disbar-
bato in patere 4, ed in gemme etrusche s 3 in medaglie greche dell' isola di Lipari
esistenti nel museo dei sig. Duca Caraffa Noja a Napoli, ed in medaglie Roma-
ne 6, e in lucerne 7.
Vedendoli dunque questa Deità barbuta ne' monumenti riconoseiuti per
opere degli artefici greci, alla riserva delle citate medaglie liparesi > ed al con-
trario senza WLa in lavori etruschi 5 dubitai una volta , che nelle seukure >
in cui vedesi figurato Vulcano giovane , e che hanno altre proprietà dello stile etru-
seo , potesTe l'idea di quella Deità disbarbata servire di maggior prova del sud-
detto stile nelle medesime opere . Ho mutato poi parere, per avere olservato che
Demetrio Triclinio , negli scolj sopra V Edipo Coloneo di Sofocle 8, riferisee per
detto di Lisimachide ( scrittore de' comentarj sopra le, cose di Atene ) che Vulcano
e Prometeo aveano in Atene un' ara comune , che la figura di questi, collocata,
nel primo luogo era rappresentata in sembianza di vecchio, c con uno seettro in
mano, e che quegli al contrario era gióvane . Si confronti con quest* oiservazione
quel che al Num. 13 r. ho notato sopra un vaso di terra cotta, ove è figurata Vene-
re che porta ad Achille le armi fabbricate da Vulcano
Pallade esclusa da Servio 9 dal numero degli Dei maggiori , occupa nel no-
sh'o monumento il suo posto. Venere distinguesi da un fiore in ambedue le mani »
di cui parlerò in appresso 3 come del caprone di Mercurio .
La Dea che viene apprelso a Mercurio con lo seettro in mano , nella cui cima
seorgesi un1 ornamento ovale } sarà o Cerere o Vesta j le quali ambedue erano
nel numero delle dodici Deità maggiori10. Ma Cerere e Vesta erano, secondo
Euripide 11, la medesima Deità ? rappresentata nel nostro monumento in figura
piuttosto di Vesta che di Cerere ? alla quale può convenire lo seettro come a so-
rella di Giove 11 ; ed una Deità donnesea con un lungo seettro in mano 5 e senz,'
altr' attributo > la quale va dietro a Diana in un' ara della villa dell' Emo Aleisan-
dro Albani riportata al Num. 6. sembra l'istessa Dea ; e con uno seettro vedesi essa
figurata in diverse medaglie . Si seorge però Vesta col suo (imbolo più cognito ,
qual' è quello della face eh' ella tiene, in una lucerna di bronzo 14 3 ed in una me-
daglia .
(1) Dempst.Etrur.T.i.LaChauss. Mus.Rom. Secì.4. (7) PasseriLucerà.Tab. 52.
Tab. 23. (U) Schol. v. 55.
(2) Giatti Paradoss. p. 15. (9) In JEn. L. I. v. 4.
(3) Pausan. L. 5. p. 440.1. 19. 2ó\ L. 8. p. 583. 1.16. (10) Schol. Apollon. Argon. L. 2. v. 534.
p. 584.1. 4. (11) Conf. Spanhem. in Callim. p. 7.6.
(4) Dempst. Etrur. 1. c. (12) Pind. Nem. Od. 11. v. 2.
(5) Descr. des Pier. gr. du Cab. de Stosch, p. 123. (13) Spanhem. de Vesta & Prytan. p. 684. 701.
(6) Vaili. T.i. T.25. n.S. Mus. Pembroch. P.i.Tab.j. (14) La Chauss. Mus. Rom. i>ecì. 5. Tab. 7.
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Pallade . L'islessa favola vedesi incisa in una patera etrusca di bronzo nel museo
del collegio Romano *, e {colpita altresì ell'era in un coperchio di un sarcofago con
caratteri etruschi 3 che nel secolo paMato conservavasi a Arezzo 1. La più bella
immagine però di qucst' allegorìa vedesi egregiamente scolpita di rilievo nel mu-
seo del sig. Marchese Rondinini ; Giove v5 è figurato asiìso nel Tuo trono , e die-
tro a lui sta Vulcano , tenendo nella destra un maglio alzato simile a quello del
monumento Capitolino. Esso è giovane > e senza barba , e sta in atto d' aver
dato il colpo . Egli ha poi il capo voltato alla figura di Giove ? come in atten-
zione di vedere useir Pallade dal di lui cervello.
Vulcano è effigiato in età di giovinetto senza barba , così come ne' tempi
antichissimi furono talora figurati Giove ed Esculapio5. Si trova altresì egli disbar-
bato in patere 4, ed in gemme etrusche s 3 in medaglie greche dell' isola di Lipari
esistenti nel museo dei sig. Duca Caraffa Noja a Napoli, ed in medaglie Roma-
ne 6, e in lucerne 7.
Vedendoli dunque questa Deità barbuta ne' monumenti riconoseiuti per
opere degli artefici greci, alla riserva delle citate medaglie liparesi > ed al con-
trario senza WLa in lavori etruschi 5 dubitai una volta , che nelle seukure >
in cui vedesi figurato Vulcano giovane , e che hanno altre proprietà dello stile etru-
seo , potesTe l'idea di quella Deità disbarbata servire di maggior prova del sud-
detto stile nelle medesime opere . Ho mutato poi parere, per avere olservato che
Demetrio Triclinio , negli scolj sopra V Edipo Coloneo di Sofocle 8, riferisee per
detto di Lisimachide ( scrittore de' comentarj sopra le, cose di Atene ) che Vulcano
e Prometeo aveano in Atene un' ara comune , che la figura di questi, collocata,
nel primo luogo era rappresentata in sembianza di vecchio, c con uno seettro in
mano, e che quegli al contrario era gióvane . Si confronti con quest* oiservazione
quel che al Num. 13 r. ho notato sopra un vaso di terra cotta, ove è figurata Vene-
re che porta ad Achille le armi fabbricate da Vulcano
Pallade esclusa da Servio 9 dal numero degli Dei maggiori , occupa nel no-
sh'o monumento il suo posto. Venere distinguesi da un fiore in ambedue le mani »
di cui parlerò in appresso 3 come del caprone di Mercurio .
La Dea che viene apprelso a Mercurio con lo seettro in mano , nella cui cima
seorgesi un1 ornamento ovale } sarà o Cerere o Vesta j le quali ambedue erano
nel numero delle dodici Deità maggiori10. Ma Cerere e Vesta erano, secondo
Euripide 11, la medesima Deità ? rappresentata nel nostro monumento in figura
piuttosto di Vesta che di Cerere ? alla quale può convenire lo seettro come a so-
rella di Giove 11 ; ed una Deità donnesea con un lungo seettro in mano 5 e senz,'
altr' attributo > la quale va dietro a Diana in un' ara della villa dell' Emo Aleisan-
dro Albani riportata al Num. 6. sembra l'istessa Dea ; e con uno seettro vedesi essa
figurata in diverse medaglie . Si seorge però Vesta col suo (imbolo più cognito ,
qual' è quello della face eh' ella tiene, in una lucerna di bronzo 14 3 ed in una me-
daglia .
(1) Dempst.Etrur.T.i.LaChauss. Mus.Rom. Secì.4. (7) PasseriLucerà.Tab. 52.
Tab. 23. (U) Schol. v. 55.
(2) Giatti Paradoss. p. 15. (9) In JEn. L. I. v. 4.
(3) Pausan. L. 5. p. 440.1. 19. 2ó\ L. 8. p. 583. 1.16. (10) Schol. Apollon. Argon. L. 2. v. 534.
p. 584.1. 4. (11) Conf. Spanhem. in Callim. p. 7.6.
(4) Dempst. Etrur. 1. c. (12) Pind. Nem. Od. 11. v. 2.
(5) Descr. des Pier. gr. du Cab. de Stosch, p. 123. (13) Spanhem. de Vesta & Prytan. p. 684. 701.
(6) Vaili. T.i. T.25. n.S. Mus. Pembroch. P.i.Tab.j. (14) La Chauss. Mus. Rom. i>ecì. 5. Tab. 7.