IO
MONUMENTI ANTICHI
II.
Notabile è la gemma al Num. 9. ? la quale già era nel museo di Crozat, nel
cui catalogo è stata essa dal sig. Manette accennata , per un Augusto effigiato come
un Giove 1 ? a cui però non rassbmigliano le fattezze del volto .
Io giudico rappresentarsi in questa figura Giove soprannominato Axur* odis-
barbato , com' era figurata questa Deità in più statue della Grecia z ed anche in
medaglie Romane vedesi esprelsa una testa di Giove senza barba5. Nel medesimo
tempo comparisee quello Giove da guerriero , simboleggiato nello seudo che gli
sta a1 piedi, e nell' Egide eh1 egli ha ravvolta intorno al braccio sinistro, come
per servirsene di seudo , ed in cui è l'immagine di Giove Marziale 5 Ap«oS 4 , il
quale sembra l'istesib di quel Giove da'popoli della Caria nominato rTpar/o?5,
vale a dire, Conduttore degli efercìtì. Questo Giove potrebbe anche intitolarli
AìytoxQ^ ? il quale epiteto pretende Spanemio riferirsi a Giove bambino , che ca-
valca la capra Amaltea, non all' Egide , com' egli vedesi qui figurato , cioè alla
pelle della medesima capra , la quale Giove già adulto , secondo ne insegna lo
icoliaste di Arato 6, ravvolgeasi attorno , e con cui si copriva 7 . L'Egide di
Giove sembra additata in quel che Omero dice àih %imp 83 perchè Pallade la
prese per armarsene.
Erodoto e' insegna V origine dell' Egide derivar* dalle pelli di capra , che
vestirono i popoli della Libia , i cui lacci furono da'poeti trasformati inbisciep.
V usanza di armarli di pelli di capre in mancanza degli seudi veniva anticamente
praticata ; e Pausania riferisee , che una parte de* Melsenj comandati da quel ce-
lebre loro Re Aristodemo , si servirono di quelle pelli in mancanza degli seudi10.
Si rivolgevano probabilmente le pelli al braccio sinistro, come fecero del loro
pallio combattendo Alcibiade 11, e Livio Gracco 11. e così come Dimante con
la pelle di tigre viene rappresentato da Stazio 13.
V Egide però non ripugnerebbe nella figura di quella gemma al sentimento
del sig. Manette , trovandoli il medesimo Imperatore nella celebre as;ata del te-
soro di S. Dionigi a Parigi effigiato con le cosee ricoperte dall' Egide ~14 s e n' era
anche armata una statua di Giulio Cesare £. Riverito dell' Egide vedesi un busto
suo in una gemma ; ed un' altro busto di Tiberio in una pasta antica del museo
Stoschiano l*, simile in ciò a due medaglioni di Probo 17. Un busto di marmo >
probabilmente di un Cesare, senza testa però , armato d' Egide conservasi alla
villa dell' Erho Alessandro Albani. Ella è poi cosa cognita che alle statue de' Re
e degl'Imperatori si attribuistero i/imboli di Giove > com'era una statua di Ales-
sandro Magno in Elide 18. il nome N6ICOC dell' incisore di questa gemma non
si trova in altri monumenti.
(0 Descr. des Pier. gr. du Cab. de Crozat, p. 49.
(2) Pausan. L. 5. p. 440.1. 19. 26.
li) Vaillant Num. Famil. n.2i.
(4) Pausan. L. 10. p. 412.1. 19.
(5) Herodot. L. 5. p. 209.1. tilt.
(6) In Phainom. v. 152,
(7) Observ. in Callim. hymn. Jov. v. 49. p. 19.
(8) 11. E', v. 736. Gonf. Eustath. ad h. 1. p. 600. Us>
(9) L. 4. c. 187.
(10) Pausan. L. 4. p. 306.1. 10.
III. Gio-
(11) Plutarch. Alcib. p. 388. I. 4.
(ia) Liv. L. *5' C« »6. Conf. Scalig. Gonjeft. i'i Varr.
p. 10.
(13) Theb. L. IO. v. 406.
(14) Montfauc. Ant. expl. T.6- pi. U7«
(15) Anthol. L. 5. p. 386. 1. 25.
1x6) Descr. des Pier. gr. du Cab. de Stosch } p. 441.
ri. 215.
(17) Venuti Num. mus. Alb. Vatic. T. 2. Tab.92.
(18) Pausan. L. 5. p. 442» l. 16.
MONUMENTI ANTICHI
II.
Notabile è la gemma al Num. 9. ? la quale già era nel museo di Crozat, nel
cui catalogo è stata essa dal sig. Manette accennata , per un Augusto effigiato come
un Giove 1 ? a cui però non rassbmigliano le fattezze del volto .
Io giudico rappresentarsi in questa figura Giove soprannominato Axur* odis-
barbato , com' era figurata questa Deità in più statue della Grecia z ed anche in
medaglie Romane vedesi esprelsa una testa di Giove senza barba5. Nel medesimo
tempo comparisee quello Giove da guerriero , simboleggiato nello seudo che gli
sta a1 piedi, e nell' Egide eh1 egli ha ravvolta intorno al braccio sinistro, come
per servirsene di seudo , ed in cui è l'immagine di Giove Marziale 5 Ap«oS 4 , il
quale sembra l'istesib di quel Giove da'popoli della Caria nominato rTpar/o?5,
vale a dire, Conduttore degli efercìtì. Questo Giove potrebbe anche intitolarli
AìytoxQ^ ? il quale epiteto pretende Spanemio riferirsi a Giove bambino , che ca-
valca la capra Amaltea, non all' Egide , com' egli vedesi qui figurato , cioè alla
pelle della medesima capra , la quale Giove già adulto , secondo ne insegna lo
icoliaste di Arato 6, ravvolgeasi attorno , e con cui si copriva 7 . L'Egide di
Giove sembra additata in quel che Omero dice àih %imp 83 perchè Pallade la
prese per armarsene.
Erodoto e' insegna V origine dell' Egide derivar* dalle pelli di capra , che
vestirono i popoli della Libia , i cui lacci furono da'poeti trasformati inbisciep.
V usanza di armarli di pelli di capre in mancanza degli seudi veniva anticamente
praticata ; e Pausania riferisee , che una parte de* Melsenj comandati da quel ce-
lebre loro Re Aristodemo , si servirono di quelle pelli in mancanza degli seudi10.
Si rivolgevano probabilmente le pelli al braccio sinistro, come fecero del loro
pallio combattendo Alcibiade 11, e Livio Gracco 11. e così come Dimante con
la pelle di tigre viene rappresentato da Stazio 13.
V Egide però non ripugnerebbe nella figura di quella gemma al sentimento
del sig. Manette , trovandoli il medesimo Imperatore nella celebre as;ata del te-
soro di S. Dionigi a Parigi effigiato con le cosee ricoperte dall' Egide ~14 s e n' era
anche armata una statua di Giulio Cesare £. Riverito dell' Egide vedesi un busto
suo in una gemma ; ed un' altro busto di Tiberio in una pasta antica del museo
Stoschiano l*, simile in ciò a due medaglioni di Probo 17. Un busto di marmo >
probabilmente di un Cesare, senza testa però , armato d' Egide conservasi alla
villa dell' Erho Alessandro Albani. Ella è poi cosa cognita che alle statue de' Re
e degl'Imperatori si attribuistero i/imboli di Giove > com'era una statua di Ales-
sandro Magno in Elide 18. il nome N6ICOC dell' incisore di questa gemma non
si trova in altri monumenti.
(0 Descr. des Pier. gr. du Cab. de Crozat, p. 49.
(2) Pausan. L. 5. p. 440.1. 19. 26.
li) Vaillant Num. Famil. n.2i.
(4) Pausan. L. 10. p. 412.1. 19.
(5) Herodot. L. 5. p. 209.1. tilt.
(6) In Phainom. v. 152,
(7) Observ. in Callim. hymn. Jov. v. 49. p. 19.
(8) 11. E', v. 736. Gonf. Eustath. ad h. 1. p. 600. Us>
(9) L. 4. c. 187.
(10) Pausan. L. 4. p. 306.1. 10.
III. Gio-
(11) Plutarch. Alcib. p. 388. I. 4.
(ia) Liv. L. *5' C« »6. Conf. Scalig. Gonjeft. i'i Varr.
p. 10.
(13) Theb. L. IO. v. 406.
(14) Montfauc. Ant. expl. T.6- pi. U7«
(15) Anthol. L. 5. p. 386. 1. 25.
1x6) Descr. des Pier. gr. du Cab. de Stosch } p. 441.
ri. 215.
(17) Venuti Num. mus. Alb. Vatic. T. 2. Tab.92.
(18) Pausan. L. 5. p. 442» l. 16.