Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
-( 102 )-
mente ricorre in mezzo ai due Dioscuri, sopra uno specchio prenestino
con iscrizioni latine (*).

CAP. XVIII.

PERSEO ED ANDROMEDA

Cassiope o Cassiepea (Kuaaiénaia') moglie di Cefeo, re degli Etiopi,
si era vantata che essa, o secondo altri sua figlia Andromeda, fosse più
bella delle Nereidi. Nettuno vendicò tale offesa mandando un' inondazione
ed un terribile mostro marino (xr^og), e per liberare il paese da questa
calamità secondo il responso d'un oracolo di Ammone, oppure a richiesta
di Nettuno stesso, Andromeda dovette essere esposta al mostro. Perseo, il
quale ritornava dall'uccisione della Gorgone Medusa, volando per aria
con i suoi talari, la vide incatenata ad uno scoglio del lido e s'innamorò
della bella vergine. Quando comparve il mostro lo uccise, e, liberata
Andromeda dai legami, la condusse seco in patria dopo aver schivato
le insidie di Cefeo e suo fratello Fineo, ossia Agenore, antico fidanzato
di Andromeda, pietrificando gli aggressori col capo di Medusa (vd. Apol-
lodoro % h. 3; Igino fav. LXIV).

Le urne, i cui rilievi si riferiscono a questo mito, son tutte vol-
terrane, e tre fra esse, che hanno comune anche il materiale (alabastro),
ripetono la stessa composizione variata soltanto ne'particolari, mentre una
quarta, di tufo, si scosta dalle altre anche nella rappresentanza.

XXXIX, I. Museo di Volterra 330; Gori I, 123; Inghirami Mon.
Etr. I, 55 ; 1. 0,60. Andromeda siede sopra un masso entro una specie
di grotta, alle pareti della quale le sue braccia distese sono legate me-
diante due spranghe inchiodate. Riccamente vestita di chitone e manto,
che le cuopre anche l'occipite a guisa di velo, ed ornata di monile e
diadema, essa col capo chinato guarda angosciosamente il mostro, la cui
testa emerge (dal mare) ai suoi piedi. Accanto a lui, a d., si vede una
Furia alata in piedi, dalla solita apparenza, che appoggia la d. alla

(') Vd. Mon. dell'Inst. Villi tav. VII, 3 = Etrusk. un'asta. Egli è nudo meno un leggero panneggiamento

Spieg. V, 90. A d. di Amico (Amucos), che è consimile pendente dal braccio sin. e stivali. Dall'altra parte (a s.)

alla figura della cista Ficoroni, si vede Polluce {Po- Castore (Castor) con l'asta sopra l'omero sin. si allon-

louces) coronato in piedi, che fa un gesto trionfante con tana verso il fondo, di apparenza simile al fratello ma

la d. verso l'avversario legato, mentre la s. alzata tiene col piloo nella d. abbassata e senza stivali.
 
Annotationen