BULLETTI NO
NOTIZIE
ISOLA RIZZA PRESSO VERONA — Tesoro d'oggetti d'oro e d'argento
del secolo in circa quinto.
Il eh. sig. prof. Bernardino Biondelli nel febbrajo del cor-
rente anno rese conto al reale Istituto Lombardo d' una sco-
perta teste fatta nel Veronese ; che non dee passare inosservata
in cotesto Bullettino. Ecco la narrazione, colla quale il dotto
archeologo esordisce il suo ragionamento. « Un contadino lavo-
» ranch) un campo nel predio parrocchiale d'Isola Bizza, vil-
» laggio situato circa venti chilometri al sud di Verona, a lieve
* distanza dall' Adisce che ne lambe il confine, sollevò a caso
» col vomere una rozza lastra di pietra, che da quattordici se»
» coli copriva un tesoro nascosto. Questo consisteva in varii
» oggetti d' oro massiccio e d'argento, artisticamente elaborati,
» di stile romano-bizantino, proprio del V secolo dell' èra vol-
» gare, i quali sono: un bacino di puro argento del peso di circa
» due chilogrammi e del diametro di 41 centimetri, nel centro
» del quale ammirasi ben conservato a bassorilievo, cesellato
» a sbalzo , un medaglione figurato con diligente lavoro ; sei
» cucchiaj d'argento d'ordinaria grandezza del peso complessivo
» di 330 grammi, finamente lavorati a guisa di valva d' una
» conchiglia, sostenuta all'estremità da una testa di serpe, che
» forma parte del manico. Tre di questi portano incisa sulla
» parte convessa l'epigrafe : VTEKE ^ FELIX, colle parole se-
» parate da una piccola croce ; inoltre una fibula di pum oro
» massiccio e di lavoro semplice e disadorno, del peso consi-
» derevole di 182 grammi , e quindi del valore intrinseco di
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ISOLA RIZZA PRESSO VERONA — Tesoro d'oggetti d'oro e d'argento
del secolo in circa quinto.
Il eh. sig. prof. Bernardino Biondelli nel febbrajo del cor-
rente anno rese conto al reale Istituto Lombardo d' una sco-
perta teste fatta nel Veronese ; che non dee passare inosservata
in cotesto Bullettino. Ecco la narrazione, colla quale il dotto
archeologo esordisce il suo ragionamento. « Un contadino lavo-
» ranch) un campo nel predio parrocchiale d'Isola Bizza, vil-
» laggio situato circa venti chilometri al sud di Verona, a lieve
* distanza dall' Adisce che ne lambe il confine, sollevò a caso
» col vomere una rozza lastra di pietra, che da quattordici se»
» coli copriva un tesoro nascosto. Questo consisteva in varii
» oggetti d' oro massiccio e d'argento, artisticamente elaborati,
» di stile romano-bizantino, proprio del V secolo dell' èra vol-
» gare, i quali sono: un bacino di puro argento del peso di circa
» due chilogrammi e del diametro di 41 centimetri, nel centro
» del quale ammirasi ben conservato a bassorilievo, cesellato
» a sbalzo , un medaglione figurato con diligente lavoro ; sei
» cucchiaj d'argento d'ordinaria grandezza del peso complessivo
» di 330 grammi, finamente lavorati a guisa di valva d' una
» conchiglia, sostenuta all'estremità da una testa di serpe, che
» forma parte del manico. Tre di questi portano incisa sulla
» parte convessa l'epigrafe : VTEKE ^ FELIX, colle parole se-
» parate da una piccola croce ; inoltre una fibula di pum oro
» massiccio e di lavoro semplice e disadorno, del peso consi-
» derevole di 182 grammi , e quindi del valore intrinseco di