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BULLETTINO
DELLO SCAVO FATTO NELL’ANTICA BASILICA DI S. LORENZO
PER COLLOCARE IL SEPOLCRO DI PIO IX,
E DEI PAPI QUIVI DEPOSTI NEL SECOLO QUINTO.
In fondo al nartece della basilica inferiore di s. Lorenzo
nell’agro Verano, vediamo tre nicchie incavate nell’antico gros-
sissimo muro, che regge la spinta della collina. Quella di mezzo
è curvilinea, quadriformi con volticella arcuata sono le due
laterali. Quando nel 1853 il piano della predetta basilica, da
più secoli sepolto, fu sterrato per ordine di Pio IX di s. m.,
le tre nicchie furono trovate' vuote : quella di mezzo era priva
di ornamenti, le laterali nei sottarchi e nelle lunette erano
adorne di sacre immagini dipinte in stile del secolo in circa
undecimo. Panni, che in origine sieno state quasi altrettanti
arcosoli di nobili avelli. Arcosoli, ad imitazione di quelli inca-
vati nella roccia entro i sotterranei cimiteri, furono costruiti
eziandio sopra terra ‘. E Giovanni, il cronografo dei vescovi di
Napoli, nella vita di s. Giovanni appellato lo scriba narra così:
cor por a suorum praedecessorum .... in ecclesia Stephania sin-
gillatim collocans, aptavit unicuique arcuatum tumulum ac
desuper eorum effigies depinxit a.
Dalla storia sappiamo tre papi del secolo quinto, Zosimo,
Sisto III, Ilaro, essere stati sepolti ad s. Laurentium: ciò m’in-
duce a congetturare, che le predette tre nicchie sieno i posti pre-
cisi dei tre avelli papali nella basilica dell’agro Verano. Una
lunga epigrafe in versi rimati, ed in caratteri alternati, una linea
rossi, una linea neri, di tipo del secolo in circa decimo terzo, è
dipinta sopra un pilastro tra due delle nicchie sopra indicate,
alla destra di chi guarda il fondo del nartece. Eccone il testo :
1 V. Roma sott. Ili p. 420, 436.
2 V. Mazochi, Kal. Neap. I p. XXX e segg.
BULLETTINO
DELLO SCAVO FATTO NELL’ANTICA BASILICA DI S. LORENZO
PER COLLOCARE IL SEPOLCRO DI PIO IX,
E DEI PAPI QUIVI DEPOSTI NEL SECOLO QUINTO.
In fondo al nartece della basilica inferiore di s. Lorenzo
nell’agro Verano, vediamo tre nicchie incavate nell’antico gros-
sissimo muro, che regge la spinta della collina. Quella di mezzo
è curvilinea, quadriformi con volticella arcuata sono le due
laterali. Quando nel 1853 il piano della predetta basilica, da
più secoli sepolto, fu sterrato per ordine di Pio IX di s. m.,
le tre nicchie furono trovate' vuote : quella di mezzo era priva
di ornamenti, le laterali nei sottarchi e nelle lunette erano
adorne di sacre immagini dipinte in stile del secolo in circa
undecimo. Panni, che in origine sieno state quasi altrettanti
arcosoli di nobili avelli. Arcosoli, ad imitazione di quelli inca-
vati nella roccia entro i sotterranei cimiteri, furono costruiti
eziandio sopra terra ‘. E Giovanni, il cronografo dei vescovi di
Napoli, nella vita di s. Giovanni appellato lo scriba narra così:
cor por a suorum praedecessorum .... in ecclesia Stephania sin-
gillatim collocans, aptavit unicuique arcuatum tumulum ac
desuper eorum effigies depinxit a.
Dalla storia sappiamo tre papi del secolo quinto, Zosimo,
Sisto III, Ilaro, essere stati sepolti ad s. Laurentium: ciò m’in-
duce a congetturare, che le predette tre nicchie sieno i posti pre-
cisi dei tre avelli papali nella basilica dell’agro Verano. Una
lunga epigrafe in versi rimati, ed in caratteri alternati, una linea
rossi, una linea neri, di tipo del secolo in circa decimo terzo, è
dipinta sopra un pilastro tra due delle nicchie sopra indicate,
alla destra di chi guarda il fondo del nartece. Eccone il testo :
1 V. Roma sott. Ili p. 420, 436.
2 V. Mazochi, Kal. Neap. I p. XXX e segg.