154
BULLETTINO
PARALIPOMENI DEL CIMITERO DI CALLISTO
Il cimitero di Callisto, benché diligentemente esplorato
sotterra per l’edizione della Roma sotterranea nelle regioni alle
quali quel nome compete a giusto e storico titolo, pure in
alcuni punti è rimasto involto in rovine inaccesse : ed il suolo
superiore, ridotto a viticoltura, non fu potuto tutto sconvolgere
per domandargli fino all’ ultimo briciolo le pietre che cela e
tratto tratto ci restituisce. Il principale punto rovinoso, e tut-
tora in parte inesplorato, della necropoli callistiana è la grande
scala della regione arenaria, che ho appellato dei martiri greci
(vedi Roma sott. t. Ili p. 215 e segg.). A cotesta scala è con-
tigua la regione antichissima, cui nella grande pianta del me-
desimo tomo ho dato il num. II. Un lavoro ordinato dalla Com-
missione di sacra archeologia, allo scopo di riaprire il passaggio
ostruito da terre di alluvione tra le cripte di Lucina e la pre-
detta regione II, è stato occasione di qualche novello trova-
mento, che qui registrerò come appendice e paralipomeni dei
primi tre tomi della Roma sotterranea.
ÀI livello della regione II, nel punto ove le sue gallerie
toccano l’arenaria confinante col piano più profondo delle cripte
di Lucina, sono tornate in luce alcune pietre di loculi cimite-
riali; che debbono essere aggregate a quelle della famiglia
epigrafica propria della regione II; e ne hanno il medesimo tipo
di semplicissimo ed antico laconismo. Ommettendo duejpiccoli
frammenti, uno greco, uno latino, trascrivo le lettere di due
lastre intere : la seconda è tuttora aderente al suo loculo.
BULLETTINO
PARALIPOMENI DEL CIMITERO DI CALLISTO
Il cimitero di Callisto, benché diligentemente esplorato
sotterra per l’edizione della Roma sotterranea nelle regioni alle
quali quel nome compete a giusto e storico titolo, pure in
alcuni punti è rimasto involto in rovine inaccesse : ed il suolo
superiore, ridotto a viticoltura, non fu potuto tutto sconvolgere
per domandargli fino all’ ultimo briciolo le pietre che cela e
tratto tratto ci restituisce. Il principale punto rovinoso, e tut-
tora in parte inesplorato, della necropoli callistiana è la grande
scala della regione arenaria, che ho appellato dei martiri greci
(vedi Roma sott. t. Ili p. 215 e segg.). A cotesta scala è con-
tigua la regione antichissima, cui nella grande pianta del me-
desimo tomo ho dato il num. II. Un lavoro ordinato dalla Com-
missione di sacra archeologia, allo scopo di riaprire il passaggio
ostruito da terre di alluvione tra le cripte di Lucina e la pre-
detta regione II, è stato occasione di qualche novello trova-
mento, che qui registrerò come appendice e paralipomeni dei
primi tre tomi della Roma sotterranea.
ÀI livello della regione II, nel punto ove le sue gallerie
toccano l’arenaria confinante col piano più profondo delle cripte
di Lucina, sono tornate in luce alcune pietre di loculi cimite-
riali; che debbono essere aggregate a quelle della famiglia
epigrafica propria della regione II; e ne hanno il medesimo tipo
di semplicissimo ed antico laconismo. Ommettendo duejpiccoli
frammenti, uno greco, uno latino, trascrivo le lettere di due
lastre intere : la seconda è tuttora aderente al suo loculo.