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Bullettino di archeologia cristiana — 3.Ser.6.1881

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Nr. 4
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Vaso fittile: con simboli ed epigrafe abecedaria trovato in Cartagine presso un battistero
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https://doi.org/10.11588/diglit.18579#0140
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140

BULLETTINO

§ iv.

Degli alfabeti, che il vescovo scrive sulla croce decussata
nel consecrare le chiese.

È noto che nella consecrazione delle chiese, secondo il
rito romano, il vescovo scrive colla punta del pastorale tutto
l’alfabeto greco e tutto il latino sul pavimento, lungo due linee
di cenere; le quali fanno capo ai quattro angoli dell’aula, ed
incrociandosi segnano la croce decussata X. Gli alfabeti debbono
cominciare dagli angoli vergenti all’ oriente e procedere verso
l’occidente. Delle origini di sì misterioso rito non so che fino
ad ora sia stato scritto con critica storica, e col necessario cor-
redo di notizie archeologiche. Perciò mi accingo a toccarne la
sostanza e la somma: nè pretendo dettare un pieno trattato di
dottrina liturgica intorno al proposto argomento.

Nell’antichissimo codice liturgico, serbato nella biblioteca
capitolare di Verona, alcune preci si riferiscono a dedicazioni
di basiliche, senza cenno veruno del rito predetto. Ciò però
nulla prova contro la sua antichità; non essendo il codice ve-
ronese punto simile a libro ceremoniale, ma semplice raccolta
di prefazioni ed orazioni varie della liturgia specialmente romana.
Nei codici del sacramentario appellato gregoriano, del predetto
rito è fatta espressa menzione; prescrivendo o le sole lettere ABC
o tutte quelle dell’alfabeto latino ripetute due volte, ovvero il
greco ed il latino : in qualche chiesa fu usato anche l’ebraico h II
p. Lazeri osservò, che nelle edizioni del sacramentario gregoriano
date dal Pamelio e dal Rocca manca il rituale delle dedicazioni 1

1 Martene, De ani. eccl. rilibus, 1. c.: Menardus in s. Gregorii opp-. 1. c. :
Catalani, Pontif. Rom. ed. Eomae 1739 II p. 63.
 
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