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152

BÙLLETTINO

Gli ultimi due versi parlano direttamente della sorella di
presente entrata nell'aula celeste del nuziale convito: quivi il
nunc sta al suo posto. Il senso di questi versi ci è rivelato dalla
parabola evangelica delle vergini sagge, fornite di fiaccola ardente,
ammesse alle nozze dello sposo divino. Della rappresentanza di
cotesta parabola, e delle allusioni alla medesima nei sepolcri ed
epitaffi delle vergini sacre, ho trattato nel Bullettino 1864 p. 77
e segg. Damaso invoca la sorella, che pronta colla facuta splen-
dente del lume di sue virtù va incontro allo sposo (ecce spon-
sus venit (Matth. XXV, 6) — nunc veniente Beo). Nel veniente
Beo il Fleetwood (1. c.) ha voluto vedere la coincidenza della
morte di Irene con la festa del natale del Signore; il Biraghi,
» che Damaso era vecchio e sentivasi vicina la morte e la ve-
« nuta di Dio a chiamarlo » (1. c. p. 8). La parabola e le sue
solenni parole sponsus vehit spiegano spontaneamente e con ogni
semplicità il veniente Beo, senza bisogno di ricorrere ad astru-
serie. Ne Damaso era vecchio e prossimo a morte, quando morì
la sorella. Sopra ho dichiarato, che egli allora non perauco era
salito alla cattedra apostolica ; essendo ciò avvenuto nel 364 dopo
al meno tre lustri da che Irene era ita alle nozze celesti.

Compiuta l'interpretazione dell' affettuosissimo carme, che
tanto amabile ritratto ci dà del tenero cuore, dei cari vincoli
di famiglia e della vita domestica del nostro Damaso, rimane a
sciogliere il quesito sopra proposto circa la paleografia del fram-
mento ora scoperto. Perchè non è essa la bellissima filocaliana?
La data della morte di Irene assai anteriore al pontificato del
fratello risponde al quesito; anzi la risposta è già pronta e da
molti anni formolata. Basterà qui ripetere ciò che scrissi nel
tomo III della Roma sotterranea p. 241 a proposito del carme
di Damaso in onore del diacono Redento sepolto nella regione
liberiana del cimitero di Callisto. « Risponderò al quesito perchè
« essendo stato Damaso autore del carme, non fu esso inciso in
- calligrafia damasiana. Vivente Liberio già fioriva Furio Dio-
 
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