DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
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perocché in quella casa medesima nel 1568 durava tuttora e fu
letta l'iscrizione: SOCIETAS LITERATORVM S. VICTORIS IN
ESQVILIIS Quando adunque, come, perchè quel sodalizio fu
appellato sancii Victoris et sociorum?
Al quesito risponda Paolo Marso, uno dei socii dell'acca-
demia di Pomponio Leto al tempo di Sisto IV. Egli nei com-
menti ai Pasti d'Ovidio al dì delle Palilie, cioè del natale di
Roma, annotò : Constet ergo omnibus et nostrae in primis Aca-
demiae XX die Aprilis esse Palilia et natalem Urbis. Quem
diem sodalitas nostra literaria religiosissime colit, propter
festurn ss. marti/rum Victoris^ Fortunati et Genesii eiusdem
sodalitatis protectorum, quod eodem die' a fidelibus cunctìs ce-
lebratili" 2. Adunque l'accademia risorta sotto Sisto IV aveva |
assunto forme religiose cristiane ; adottando come patroni i mar-
tiri Vittore, Fortunato e Genesio, prendendo dai medesimi
l'appellazione {sodalitas literatorum s. Victoris et sociorum), e
festeggiandone con rito cristiano il natale nel medesimo dì delle
Palilie e del natale di Roma. In fatti Jacopo Volaterrano nei
commentari urbani all' a. 1483 scrisse: in Exquilih prope
Pomponii domum.... a sodalitale litteraria celebratimi est
Romanae Urbis natale : sacra solemnia acta Demetrio Lucensi
operante : Paulus Marsus orationem habuit. Pransum est apud
Salvatoris sacellum etc. 3. Paolo Marso, che sermoneggiò, è
quegli appunto che nei commenti ai Fasti di Ovidio testifica il
carattere cristiano delle saera solemnia ad onore dei martiri
Vittore, Fortunato, Genesio. Egli era canonico di s. Lorenzo in
Damaso. Demetrio Lucense, il quale sacris operatus est, è Pietro
Demetrio Lucense, tre anni prima nominato da Sisto IV custode
1 Vedi appresso p. 87 la nota sulla casa di Pomponio.
2 Pauli Marsi, C'omm. in Ovidii faitOS, Venetiis 1520 p. 132.
3 Jacopi Volaterrani, Gomm. urban. in Muratori, Script, rer. ital.
XXHI p. 185.
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perocché in quella casa medesima nel 1568 durava tuttora e fu
letta l'iscrizione: SOCIETAS LITERATORVM S. VICTORIS IN
ESQVILIIS Quando adunque, come, perchè quel sodalizio fu
appellato sancii Victoris et sociorum?
Al quesito risponda Paolo Marso, uno dei socii dell'acca-
demia di Pomponio Leto al tempo di Sisto IV. Egli nei com-
menti ai Pasti d'Ovidio al dì delle Palilie, cioè del natale di
Roma, annotò : Constet ergo omnibus et nostrae in primis Aca-
demiae XX die Aprilis esse Palilia et natalem Urbis. Quem
diem sodalitas nostra literaria religiosissime colit, propter
festurn ss. marti/rum Victoris^ Fortunati et Genesii eiusdem
sodalitatis protectorum, quod eodem die' a fidelibus cunctìs ce-
lebratili" 2. Adunque l'accademia risorta sotto Sisto IV aveva |
assunto forme religiose cristiane ; adottando come patroni i mar-
tiri Vittore, Fortunato e Genesio, prendendo dai medesimi
l'appellazione {sodalitas literatorum s. Victoris et sociorum), e
festeggiandone con rito cristiano il natale nel medesimo dì delle
Palilie e del natale di Roma. In fatti Jacopo Volaterrano nei
commentari urbani all' a. 1483 scrisse: in Exquilih prope
Pomponii domum.... a sodalitale litteraria celebratimi est
Romanae Urbis natale : sacra solemnia acta Demetrio Lucensi
operante : Paulus Marsus orationem habuit. Pransum est apud
Salvatoris sacellum etc. 3. Paolo Marso, che sermoneggiò, è
quegli appunto che nei commenti ai Fasti di Ovidio testifica il
carattere cristiano delle saera solemnia ad onore dei martiri
Vittore, Fortunato, Genesio. Egli era canonico di s. Lorenzo in
Damaso. Demetrio Lucense, il quale sacris operatus est, è Pietro
Demetrio Lucense, tre anni prima nominato da Sisto IV custode
1 Vedi appresso p. 87 la nota sulla casa di Pomponio.
2 Pauli Marsi, C'omm. in Ovidii faitOS, Venetiis 1520 p. 132.
3 Jacopi Volaterrani, Gomm. urban. in Muratori, Script, rer. ital.
XXHI p. 185.