DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
63
UNA SINGOLARE ISCRIZIONE CIMITERIALE ROMANA
RITROVATA IN COSTANZA
Nell'articolo precedente ho fatto menzione delle iscrizioni,
nelle quali si legge clemeterium o climiterìum in luogo di coe-
meterium. Esse sono citate nella mia Roma sotterranea tomo III
p. 534, 545 '. Una di queste unica nel genere suo per la formola,
in che è concepita, è stata testé rinvenuta in Germania entro gli
armadi della sagrestia di s. Stefano nella città di Costanza.
Debbo la prima notizia del rinvenimento di sì prezioso marmo ai
dotti amici di Germania, ed in particolare al sig. Conrado Beverie
studente nel ginnasio superiore di quella città, che me ne ha man-
dato eziandio il calco esattissimo in carta. Per rispondere all'in-
vito fattomene dall'erudito studente, e sopra tutto per chiamare
di nuovo l'attenzione degli archeologi cristiani sulla singolaris-
sima epigrafe, dirò alquante parole intorno alla sua storia ed
interpretazione.
Il sig. Beverie mi assicura, che la tabella di marmo è inte-
rissima, come appare nella tavola IY, che la rappresenta a due
due terzi della sua vera grandezza. Eccone la trascrizione :
LOCVM VICENTI
QVEM CVMPARA
VIT CVM SVIS SI
QVI VOLVERIT REQVI
RERE VENIAT INCLE
1 L'iscrizione fiorentina però, nella quale da altri fu letto e da me
sospettato che si debba leggere CLEMETERIA (v. Roma sott. 1. c. p. 534),
dice CCEMETERIA, come sopra ho avvertito (p. 58).
63
UNA SINGOLARE ISCRIZIONE CIMITERIALE ROMANA
RITROVATA IN COSTANZA
Nell'articolo precedente ho fatto menzione delle iscrizioni,
nelle quali si legge clemeterium o climiterìum in luogo di coe-
meterium. Esse sono citate nella mia Roma sotterranea tomo III
p. 534, 545 '. Una di queste unica nel genere suo per la formola,
in che è concepita, è stata testé rinvenuta in Germania entro gli
armadi della sagrestia di s. Stefano nella città di Costanza.
Debbo la prima notizia del rinvenimento di sì prezioso marmo ai
dotti amici di Germania, ed in particolare al sig. Conrado Beverie
studente nel ginnasio superiore di quella città, che me ne ha man-
dato eziandio il calco esattissimo in carta. Per rispondere all'in-
vito fattomene dall'erudito studente, e sopra tutto per chiamare
di nuovo l'attenzione degli archeologi cristiani sulla singolaris-
sima epigrafe, dirò alquante parole intorno alla sua storia ed
interpretazione.
Il sig. Beverie mi assicura, che la tabella di marmo è inte-
rissima, come appare nella tavola IY, che la rappresenta a due
due terzi della sua vera grandezza. Eccone la trascrizione :
LOCVM VICENTI
QVEM CVMPARA
VIT CVM SVIS SI
QVI VOLVERIT REQVI
RERE VENIAT INCLE
1 L'iscrizione fiorentina però, nella quale da altri fu letto e da me
sospettato che si debba leggere CLEMETERIA (v. Roma sott. 1. c. p. 534),
dice CCEMETERIA, come sopra ho avvertito (p. 58).