DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
143
di acclamazione ai defonti (vivas, vivatis) è dovuta all'affetto
fraterno e pio dello scrittore del titolo, che volle augurare ed
implorare anche a sè la vita eterna promessa ai fedeli con-
formi all' IX0YS divino, pisciculi seeundum IX8YN Jesum
Christum, secondo le notissime parole di Tertulliano.
Finalmente la seguente epigrafe greca è tuttora affissa al
loculo di un fanciullino : infranta però e mutila nel principio :
[LMcOYu>f>lÀHJUOÀJl
.COC £T HATOXA 6 TÀ %[
MA 1 UON GTXOTTTTePH
È chiaro, che nel v. 2 si dee correggere AYO in AYO, nel
3 yONAIWN in ^ONAIojN (cioè yovt'mv); laonde anche al-
tri A possono essere letti A ovvero A. Ciò posto, e calcolato il
numero delle lettere mancanti da quelle delle due ultime linee,
ove il supplemento della forinola invocatoria 6YXOY YI~I£P Hjiwr
perà rOJN AHcjN è manifesto, leggo e supplisco così:
.....xal.......rj ìSt'o) v(l)rò (J?lh]jXOVi
{^rjGavri xa)Xwg stì] òvo {lerci
(rcòv (Smv y)ovat'wv . ev%ov vttìq rj-
(fiwv [astÙ t)u>v àyi'cov.
(......et .... a proprio (ilio Philemoni qui vìxii bene annos
duo cum suis parentibus. Ora prò nobis una cum sanetis).
Nella prima linea sono perduti i nomi dei genitori : per la for-
inola della seconda linea cf. C. I. Gr. 9663. La <t> iniziale del
nome del clefonto è congiunta in nesso con la lettera P ; la quale
143
di acclamazione ai defonti (vivas, vivatis) è dovuta all'affetto
fraterno e pio dello scrittore del titolo, che volle augurare ed
implorare anche a sè la vita eterna promessa ai fedeli con-
formi all' IX0YS divino, pisciculi seeundum IX8YN Jesum
Christum, secondo le notissime parole di Tertulliano.
Finalmente la seguente epigrafe greca è tuttora affissa al
loculo di un fanciullino : infranta però e mutila nel principio :
[LMcOYu>f>lÀHJUOÀJl
.COC £T HATOXA 6 TÀ %[
MA 1 UON GTXOTTTTePH
È chiaro, che nel v. 2 si dee correggere AYO in AYO, nel
3 yONAIWN in ^ONAIojN (cioè yovt'mv); laonde anche al-
tri A possono essere letti A ovvero A. Ciò posto, e calcolato il
numero delle lettere mancanti da quelle delle due ultime linee,
ove il supplemento della forinola invocatoria 6YXOY YI~I£P Hjiwr
perà rOJN AHcjN è manifesto, leggo e supplisco così:
.....xal.......rj ìSt'o) v(l)rò (J?lh]jXOVi
{^rjGavri xa)Xwg stì] òvo {lerci
(rcòv (Smv y)ovat'wv . ev%ov vttìq rj-
(fiwv [astÙ t)u>v àyi'cov.
(......et .... a proprio (ilio Philemoni qui vìxii bene annos
duo cum suis parentibus. Ora prò nobis una cum sanetis).
Nella prima linea sono perduti i nomi dei genitori : per la for-
inola della seconda linea cf. C. I. Gr. 9663. La <t> iniziale del
nome del clefonto è congiunta in nesso con la lettera P ; la quale