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Bullettino di archeologia cristiana — 5.Ser. 1.1890

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Lucerna fittile con le lettere TĒS THEOTŌKOU trovata in Gerusalemme
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https://doi.org/10.11588/diglit.18556#0164
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150

BULLETTINO

È stata letta in ima lucerna di forma ovale, come la nostra,
venuta in luce da scavi fatti sul monte Sion nel 1868 1 ; in
una presso Brussa nell'Asia minore 2 ; in una, che si stima
proveniente da Cipro 3 ; e finalmente si legge in una lucerna
mandatami da Gerusalemme dal prelodato can. Zaccaria insieme
a quella insignita coli'epigrafe THC 0COTWKOY. Laonde niun
dubbio, che ambedue sieno di origine,. come di provenienza gero-
solimitane.

Già ho avvertito (p. 20), che il confronto con cimelii di
simili classi 4 ci insegna a sottintendere : ( £YAOriA ) THC
OGOTWKOY (eulogia, cioè benedizione, della Madre di Dio).
Nel tesoro di Monza si conserva un medaglione di terra impa-
stata con polvere di pietra, sul quale è rappresentata la beata
Vergine annunziata dall' angelo, mentre attinge acqua ad un
fonte, ed in cerchio vi è scritto.: * CYAOriA THC ©COTK8

o

THC nCTPAC s 8 A AM, cioè : eulogia della Madre di Dio
della pietra... Il significato delle ultime lettere non è ancora
bene chiarito. Le precedenti comparate con la rappresentanza
iconografica bastano a farci intendere, che quel medaglione è
impastato con la polvere della pietra, dalla quale sgorgava la fonte,
ond'era fama avere attinto acqua la beata Vergine nel momento
dell'annunziazione 5.

Ma la nostra lucerna coli'epigrafe laconica THC GGOTwKOY
allude, senza fallo, ad un altro celeberrimo monumento geroso-

1 V. Reme ardi., Juillet 1868 p. 77: cf. il mio Bull. 1868 p. 68.

2 V. Théde'nat ed Heron de Villefosse nel Bull, des antiq. de Frane e
1881 p. 192, 193.

3 Frohner, Catalogne Albert Barre n. 238-; ef. Théde'nat, li c.
* V. Bull. 1866 p. 72; 1869 p. 31

5 V. Batbier de Montault nel Bull, monum. 1883 p. 114,129,133 e segg.;
e ciò che scrissi nel Bull. 1884-1885 p. 136, 137 a proposito d'una comu-
nicazione del eh. p. Leopoldo de Feis barnabita. In una lapide di conse-
crazione di chiesa dell'a. 1351, tra le reliquie è notato: de terra vbi
angelvs nvnciavit dne (Forcella, Iscr. delle chiese di Roma, II
p. 75 n. 205).
 
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