Bullettino di archeologia cristiana (5.Ser. 1.1890)

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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documento della cura degli antichi di trascrivere'i testi incisi
in marmo ; e Tediamo applicato a siffatto studio anche un collet-
tore di canoni nel secolo nono, di che fino ad ora non avevamo
altro esempio.

In un punto solo il dotto editore stima, che il testo datogli
dai due codici non sia esatto nè accettabile ; cioè nel titolo see.
iun. (secundus iunior) dato al papa Gregorio dal collettore
di canoni interpretato per Gregorio II. Dalle note cronologiche
è manifesto, che il concilio fu celebrato dal terzo Gregorio il
12 aprile 732. I due codici dicono: praesedente sanctissimo
ae ter beatissimo Gregorio papa see. iun. ; l'editore espunge
come interpolate le due ultime parole o sigle. Ma avendo il
trascrittore del secolo IX fedelmente esemplato tutto il contenuto
delle tavole marmoree, come possiamo in questo punto franca-
mente accusarlo di falsità ed interpolazione? Nè l'opinione da lui
preconcetta, che il concilio fosse di Gregorio II, avrebbe potuto
indurlo ad interpolare see iun. : avrebbe egli scelto o l'uno o
l'altro dei due vocaboli, o secundus o iunior. Per me è evidente
che le sigle see. iun- equivalgono aìl'alius iunior, che talvolta
fu scritto nei fasti consolari del secolo sesto 1 : e nel caso pre-
sente significano iertius.

Fatta questa avvertenza, che ci rivela una nuova formola
del modo di numerare i papi omonini dopo il secondo, adoperata
in Roma nel secolo ottavo, non mi resta che ringraziare il sig.
dott. Gunther delle parole cortesi, colle quali ha messo in luce
la verità sostanziale dei miei supplementi.

1 V. Mommsen, Ghron. saec. IV etc. p. 331 : e le mie Inter. Christ.
I p. 608.