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( III, alta palmi 6 V3 )

VITELLIAE
VIRGILIAE
FELSIAE
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CRORVMPVW
pRAESIDIS IVnO

NIS POPVLOw
VIRGIZIA FEkìA
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(IV)

...1ESS...FSTK>N...
...NSOI.. ABAVOS
...PATRIS MEI
...NONI POPVLONA...
SACRYM *)

Le tre prima lapide sono sepolcrali e sagra non è
che la quarta , la più antica di tutte. Quelle non ri-
montano ad un' epoca molto alta, come oltre la forma
de' caratteri lo mostra il sistema di polionimia già
invalso ; sono ugualissime tutte e tre , nella mole ,
nella forma, nella qualità del marmo e ne'caratteri,
e provengono anche dal medesimo sito.

Anche la dettatura de' marmi è così somigliante ,
che chiaramente si mostrano scrini sul medesimo mo-
dello a bella posta ; e si ha da osservare che il no-
me della persona sepolta è sempre nel secondo caso,
come lo pruova il PRAESIDIS della terza iscrizione,
secondo il quale anche il FLAVIAE, e NONIAE della
prima e seconda si avrà da considerare come genitivo
e non come dativo , richiedendo la somigliantissima
dettatura delle tre lapide che lo stesso giudizio si porti
di tutte. M'immagino perciò , che tutte e tre hanno
appartenuto ad un medesimo sepolcro , che nella fac-
cia, o in qualsiasi altro luogo, portava scritto il solilo
DIS . MANIBVS . SACRVM , reggente de' genitivi
ne' nostri marmi. Quel comune sepolcro non fu certa-
mente sepolcro di famiglia, appartenendo le tre donne

a) Le corsive maiuscole in queste iscrizioni si leggono dub-
biosamente.

delle nostre iscrizioni a diverse famiglie di Tiano ; ma
appartenne piuttosto alle sacerdotesse della Giunone
Populona, e sarà stato quel silo , che il senato di Tia-
no, quando veniva ad onorare una tale sacerdotessa
colla concessione del luogo pubblico per il suo sepol-
cro , usava di diputare a tale scopo.

Nella prima iscrizione le tre linee 8, 9, 10 sono
logore molto, nè mi è riuscito di discifrarle interamen-
te , benché ho capito, che non vi si parli, come cre-
dette il Broccoli de' Vlviri di Tiano, ma bensì di un
alunno della defunta detto Teanensis, che a spese sue
forse ( così potrebbe supplirsi iNp. suA ) secondo la
disposizione testamentaria del padre della sacerdotessa
le fece il mausoleo. — La seconda non è rotta a de-
stra , ma quando la vidi , era rovesciata sul fianco in
maniera che alcune lettere della iscrizione restavano
sotterra. Perciò non posso assicurare , se nel v. 7 si
abbia da leggere FILARCIVS col Broccoli e col Hoar,
0 piuttosto FILARGz'/VS.

La terza ha sofferto non poco , ma però è di ri-
stauro sicuro e facile , eccettualo il terzo nome della
figliuola ed il secondo della madre, che gli altri hanno
letto EIESIAE 0 LIPSIAE, ma che piuttosto mi parve
FELSIAE. — La quarta lapida alquanto più antica
delle altre sta in grosso blocco di pietra , che non-
dimeno è squadrato modernamente per servirsene come
pezzo di fabbrica , privandosi così forse delle prime
righe ( la lapida non fa vedere chiaramente se sia
monca al di sopra 0 no ) e mozzando le altre al capo
e le più lunghe anche alla fine. Dippiù una incava-
tura moderna ha danneggialo anche le due prime
linee rimasteci nel mezzo. Dopo tutto ciò, che ha sof-
ferto il marmo, V interpretazione non è tanto facile, e
non ardisco già di riconoscere un qualche nome nelle
prime righe, quasi fosse MESS22* Filius STI CU . . .
Nepos ? . . . NSOr ABAVOS PATRIS MEI ; ben è
chiaro che hanno detto ABAVOS . PATRIS . MEI per
evitare la parola piuttosto giuridica di atavo , e che
si tratta nell'iscrizione della restituzione di un'ara de-
dicata alla Giunone Populona fatla dopo quattro ge-
nerazioni , ciò che, atteso che il nostro marmo slesso
appartiene forse al primo secolo, fa rimontare il culto
della Giunone Populona a tempi assai antichi e forse
 
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