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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.

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N.° LVI (4 dell'anno IV) — i Gennaro 184.6.
Gli articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione, sono delVèditore cav. Francesco M. Avellino.

Monete credute di Murgantia, e di Veseris o Sensernia, attribuite ora a Teate ed a Phreternum — Nuovi
frammenti della tavola baritina — Lettera del sig. barone Magliano sopra una moneta
inedita di Larino — Sulf uso della lavagna nelle arti antiche (Jine ) —
Bibliografia, llaoul-lìochette, lettre à m. Schorn (Jine).

Notizia dì due monete osche, Vuna creduta già di WV1TR1IT di cui in una moneta mal conservala

Murgantia, e che ora si attribuisce a Teate de facilmente le lettere così si scambiarono :
Marrucini, l'altra creduta già di Veseris , o Sen« WYPTANTIA
sernia, e che ora si attribuisce d Frentani. W V I T R11 T

E si noti che le due lettere IA che il Pellerin credea
La numismatica dell' Italia , Don ostante il grande veder nella medaglia , ma che segnò con puntini ,
studio finora messo ad illustrarla, non è ancora stata pare che non vi sieno mai state, e che forse qualche
compiutamente ed esattamente dilucidata , ed ogni tratto de' capelli della testa del ri Ito, 0 della ruggine,
giorno si hanno dimostrazioni de' progressi che la sua ha potuto in esse scambiarsi. Rimane dunque la sicura
conoscenza può far tuttavia colle diligenti osservazioni leggenda in pure e belle lettere osche Tiiatium. Per
de' monumenti. Ci sembra poter dare a' lettori del le ragioni che ho esposte in una memoria da me letta
nostro bullettino una chiara pruova di ciò che dicia- alla reale accademia ercolanese, ho creduto che que-
tno, annunciando loro la scoverta di due importanti sta leggenda indichi la celebre Teate de' Marrucini ,
monete con epigrafe osca , che servir denno a retti- una delle città , che dovè far parte della lega mar-
fieare alcuni errori, che con danno della scienza non sica centra i Romani nel tempo della guerra sociale,
erano stati fino ad ora emendali. e di cui per questo, e per altri gravi motivi, piena-
La prima di queste monete è quella, in cui parve mente trovasi giustificato 1' uso dell' antico osco e san-
ai Pellerin doversi legger WVPTANtlA e che sulla nitico linguaggio. Si sa che a questa illustre città, che
fede di questa ibrida epigrafe, letta sopra un esem- ha ora il nome di Chieti, eransi già attribuite le monete
piare , che Io stesso Pellerin disse sconservato, è stata colla epigrafe TIATI, che una più esalta critica fa ora
per tanti anni costantemente dall' Ignarra , dall' Eck- attribuire a' Teates dell'Apulia. Rimasa quindi spoglia
tei-, dal Lanzi, dal Sestini, e da tanti altri scrit- degli usurpati onori numismatici, ne è ora ampiamente
tori attribuita alla città del Sannio detta Murgantia. risarcita con questa novella scoverta, per la quale dal-
li solo sig. Millingen {considérai. pag. 180} esami- tronde dovrà essere a. Murgantia negato d'ora innanzi
riandò lo stesso esemplare del Pellerin, che è ora nel il posto che avea usurpalo nella italiana numismatica,
museo reale di Parigi , si accorse che la leggenda Delle altre dimostrazioni e ragioni concernenti a cosi
non solo era 8tala mal Ietta , ma anche a rovescio : fatta medaglia non vogliamo qui dire più lungamente ,
giacché le lettere WV, che il Pellerin credè le prime sperando che possa presto pubblicarsi la nostra memo-
delia voce , doveano al contrario credersi le ultime , ria, nella quale sarà pure fedelmente delineata la me-
essendo quella voce retrograda , come le altre simili daglia del real museo.

osche iscrizioni. Ora una medaglia di perfetta conser- Della seconda medaglia con epigrafe osca o sanni-

vazione mostra che la leggenda vera sia la seguente lica, di cui diamo qui la notizia , comunichiamo anc&e

ANNO IP. 4
 
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