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Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Vol. 2) — Ferrara: coi tipi dell'editore Domenico Taddei, 1846

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https://doi.org/10.11588/diglit.63257#0057
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_ 45 —

nate, comandato a lui dal superiore di quella pia
ed esemplare unione 1’ anno 1594 (1). Certamente
dalla vista di tal quadro apparisce esserne stato
autore un eccellente artefice, franco disegnatore, e
copioso inventore, e 1’ opinione che a’ miei giorni
correa presso de’ dilettanti, e de’ prosessori si era,
che autore ne fosse stato Bernardo Castelli insigne
pittor genovese. Questa opinione dovea del sicuro
avere il suo fondamento, nè io posso giudicare pro-
venire da altro se non che Gasparo Venturini, il
quale veramente lo dipinse, fosse del Castelli sco-
lare, e che lo lavorasse in Genova sotto gli occhi
del maestro, talmente che poi corresse voce essere
opera del Castelli, e non del suo discepolo. Comun-
que la cosa sia io non ho più ragione di dubitare
sopra 1’ autore, nè sopra la maniera da lui tenuta
in dipingere, tanto che poi agevole cosa riesce il
conoscere altri quadri del medesimo pittore sparsi
per le chiese di Ferrara.
Osservando io perciò l’inventario delle tante pit-
ture conservate in casa Canonici, e trovato avendo
annoverarsi un quadro rappresentante s. Francesco
di Paola in atto di dar la vista ad un bambino nato
cieco, volutolo io ravvisare ed esaminare ocular-
mente, ho con tutta sicurezza fatto il confronto
colla maniera del santo Apollinare, ed ho bene as-
sicurata la mia opinione essere egli stato il pittore
d’ entrambi, nè a torto darglisi il nome di artefice
assai eccellente , ritrovandosi ne’ suoi dipinti un
(t) Questo quadro, che rappresenta s. Apollinare in atto di resuscitare la
figlia di Russino, sta ora nella chiesa della Certosa addetta al Cimitero Comu-
nale , ufficiata dalla Arciconsraternita della Morte, che lo depositò nella penul-
tima cappella a mano sinistra di chi entra.. Il'Cittadella ed il Barotti lo dicono
compito nel 1617, epoca che sembra troppi distante dall’anno in cui su ordinato.
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