Overview
Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Vol. 2) — Ferrara: coi tipi dell'editore Domenico Taddei, 1846

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.63257#0417
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
— 373 —
ra (1) restò privo di padre e madre, e perciò con un
suo fratello chiamato Giovanni, passò sotto la dire-
zione di Francesco suo zio paterno , cornechè que-
sti avea una stampa di caratteri, ed incideva in
legno ed in rame, benché con pochissima felicità (2);
così ebbe campo Andrea, vivendo suo zio, d’ ap-
prendere i primi rudimenti del disegno e dell’intaglio,
così che col suo ingegno, più che cogli insegna-
menti d’ un debole precettore, avanzandosi dopo la
morte dello zio, seguita Fanno 1728, ebbe ordine
di fare i cunj per la Zecca di Ferrara (3): impegno
che F obbligò andare a Modena per vedere gli or-
digni di quella Zecca, qual viaggio gli aprì il cam-
po a vedere la celebre Galleria di quel principe.
Ma per quanto sosse grande la sua attività, non
potea da se solo arrivare a qualche eccellenza nella
professione senza ben apprendere il disegno, quin-
(i) D’ anni undici , dice il Cittadella ( Calai, de1 * 3 Pili, ecc. Poi. IP. p. s,g5 7,
(a) Di Francesco si conoscono opere non piccole, sra le quali : la pianta della
Certosa di Ferrara del 1685, la corografìa di Mirandola, Mantova e Guastalla per
1’ innondazione del i;o5 al 1706, e la topografia dello stato di Ferrara del 1709.
(3) Può ben darsi che nel 1728 fosse invitalo il Bolzoni a lavorare li con] per
la nostra zecca in caso venisse a riaprirsi, ma ciò non sembra per allora acca-
duto. A dir vero, il progetto vi su, mentre esiste un avviso a stampa in data
2,7 aprile di quell’ anno, col quale Don Antonio Varano di Camerino, in allora
Giudice de’ Savj, invita a presentarsi entro il termine di quindici giorni chiun-
que accudir volesse alla battitura nella nostra zecca pel numero di scudi 76000
in argento e lega, e per scudi a5ooo di puro rame. Ma non si sono mai in-
contrate monete ferraresi di quell’ epoca , nè trovansi esemplari sra i conj an-
cora conservati nell’ archivio del Comune , nè memoria negli indici dello stesso
archivio , quantunque a lungo vi si parli della nostra zecca. È poi a pensarsi
che ne avrebbe trattato 1’ accuratissimo Bellini in qualche nuova dissertazione ,
che sembra certamente volesse comporre , stantechè avea già fatti incidere in
legno molti tipi delle monete di rame di Ben. XIV. dal 1744 *n P°b nè avreb-
be voluto trascurare i precedenti. Corre voce che questi ultimi conj siano ap-
punto del Bolzoni, ma non possono essere certamente de’suoi primi lavori,
come vuole 1’ autore di questa vita, ed il Cittadella ( Catal. tee. T. IP. p. «97
mentre il Bolzoni nclj-44 contava già i cinquantacinque anni.
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen