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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 5.1877

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Miscellanea epigrafica, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10818#0184

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182 BULLETTINO DELLA COMMISSIONE

di pozzi funebri, la cui origine sembra anteriore a Servio Tulio,
scoprimmo una vena di scarico che serpeggiava irregolarmente
attraverso le arcaiche tombe, penetrando per breve spazio nel
suolo vergine, quasi nel letto di un rigagnolo. Lo scarico è for-
mato coi rifiuti di una fornace da figuline, anteaugustea, trovan-
, dosi esso scarico o inferiore o a livello colle fondamenta degli
edifici mecenaziani. Il deposito conteneva coperchi di pignatte
di forma mal riuscita, scheggie di anfore e doli, blocchi di argilla
vetrificata, pezzi di cosidetti « pesi da tessitore » ma di grande
dimensione, due pesi di simil genere di grana finissima con buco
passatore, canali da tetto, ed altri pezzetti di oggetti e ninnoli
apparentemente votivi. Alcuni di questi cimelii hanno iscrizioni
segnate con franchezza siili' argilla ancor fresca. La prima incisa
sopra un oggetto, che sembra imitare goffamente la forma di un
orecchio, legge:

179. C-^IIXTIO-V $

memoria che dovrebbe interpretarsi Caios SEXTIOs Yotum
Solvit, attesa la natura votiva della figulina. Vengono quindi
due pesi a foggia di piramide tronca, manipolati piuttosto in
fango che non in argilla da fornaciaio. Nel primo leggesi graffito,
o meglio impresso

180. P«£ll

con la marca X sul piano di troncatura.
Nel secondo identica leggenda

181. F'$\l

e la marca

Potrebbero queste sigle interpretarsi 'Pondo II et Semis: ma
dubito che non celino le iniziali di un Vublios S'Extios, poi-
ché l'istessa vena di scarico ha restituito due frantumi di
dolio sui quali, a lettere belle e grandi, son graffite le leggende:
 
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