ARCHEOLOGICA COMUNALE
59
DEGLI AVANZI DI UN NINFEO DI CASA PRIVATA
(Tav. I-III)
Allorché nel Bullettino del Settembre 1876 (pag. 102) si
annunziarono i moltissimi avanzi di antichi edilìzi scoperti nel
proseguimento dei lavori della via nazionale, che il Comune di
Roma aveva fatto operare nello spazio compreso fra la via dei
Serpenti ed il largo innanzi la chiesa di santa Caterina da Siena;
e si trattò dei tre fabbricati di pianta e forma consimile che
erano stati discoperti entro l'indicato spazio, e precisamente
nella Villa Aldobrandini, tenendoli con qualche probabilità pel-
le Decem Tabernae del libro delle Regioni; ci riservammo
trattare in altro articolo del ninfeo di ragguardevole casa privata
scoperto egualmente nel citato tratto della via nazionale, entro
il giardino del palazzo Rospigliosi, e quasi aderente al grandioso
recinto delle terme di Costantino.
Siccome l'illustre collega, sig. comm. Giovanni Battista de
Rossi, si è riservato di trattare intorno alla pertinenza di quella
nobile abitazione, delle cui mine fa parte l'accennato ninfeo,
così noi volentieri ci asterremo dallo esporre qualche memoria
epigrafica che vi fu rinvenuta, o qualunque altra cosa che po-
tesse condurne a toccare la detta quistione; e ci limiteremo ad
una mera descrizione architettonica di quelle osservabili ruine,
delle quali ornai non si conserva che una minima parte. Così noi
avremo liberato l'egregio collega da questa più fastidiosa e meno
erudita parte della sua trattazione.
A traverso il pendìo del monte Quirinale, nella costa del
medesimo rivolta a me7zo giorno, si estendeva l'area annessa
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DEGLI AVANZI DI UN NINFEO DI CASA PRIVATA
(Tav. I-III)
Allorché nel Bullettino del Settembre 1876 (pag. 102) si
annunziarono i moltissimi avanzi di antichi edilìzi scoperti nel
proseguimento dei lavori della via nazionale, che il Comune di
Roma aveva fatto operare nello spazio compreso fra la via dei
Serpenti ed il largo innanzi la chiesa di santa Caterina da Siena;
e si trattò dei tre fabbricati di pianta e forma consimile che
erano stati discoperti entro l'indicato spazio, e precisamente
nella Villa Aldobrandini, tenendoli con qualche probabilità pel-
le Decem Tabernae del libro delle Regioni; ci riservammo
trattare in altro articolo del ninfeo di ragguardevole casa privata
scoperto egualmente nel citato tratto della via nazionale, entro
il giardino del palazzo Rospigliosi, e quasi aderente al grandioso
recinto delle terme di Costantino.
Siccome l'illustre collega, sig. comm. Giovanni Battista de
Rossi, si è riservato di trattare intorno alla pertinenza di quella
nobile abitazione, delle cui mine fa parte l'accennato ninfeo,
così noi volentieri ci asterremo dallo esporre qualche memoria
epigrafica che vi fu rinvenuta, o qualunque altra cosa che po-
tesse condurne a toccare la detta quistione; e ci limiteremo ad
una mera descrizione architettonica di quelle osservabili ruine,
delle quali ornai non si conserva che una minima parte. Così noi
avremo liberato l'egregio collega da questa più fastidiosa e meno
erudita parte della sua trattazione.
A traverso il pendìo del monte Quirinale, nella costa del
medesimo rivolta a me7zo giorno, si estendeva l'area annessa