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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 5.1877

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Visconti, Carlo Ludovico; Vespignani, Virginio: Delle scoperte avvenute per la demolizione delle torri della porta Flaminia, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10818#0187

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ARCHEOLOGICA COMUNALE

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porta, colla mira di trovare un tesoro, vi si vide posto in opera
un qualche marmo con residui di antica iscrizione '. Alle quali
memorie, che autorizzavano la congettura esposta in principio,
non solo corrisposero le scoperte avvenute, ma queste a gran
pezza superarono Pespettazione. Nel momento in che noi scriviamo
un solo de' due bastioni è gittato per terra, cioè, quello a dritta
della porta; e già un numero grandissimo di nobili frammenti ar-
chitettonici e figurati, e molti brani di antichi epitaffi sono venuti
a far fede, che veramente nella struttura di quelle torri furono
adoperate le spoglie di sontuosi edifìzì funebri, che in parte ancora
si conservavano per quella contrada. E si è potuto riconoscere, che
non il solo monumento indicato dal Yacca diede la sua porzione di
marmi a quella edificazione, ma che parecchi altri sepolcri eziandio,
situati probabilmente a breve distanza, fuori della porta Flaminia,
furono in tal congiuntura posti a contribuzione : del che ci assi-
curano e la varietà delle parti tolte alle architetture di essi, e le
iscrizioni di persone diverse, cui gli edifìzì aveano in principio ap-
partenuto. Sembra potersi affermare fin d'ora, che se la demolizione
dell'altro torrione riuscirà egualmente larga di simili avanzi, alcuno
di que'monumenti potrà essere, almeno in parte, ricomposto e resti-
tuito alla sua forma primitiva: ed è savio desiderio del Comune,
vivamente secondato dalla nostra Commissione, che, qualora ciò
possa ottenersi, restino cosifatti monumenti presso i luoghi
medesimi, dove stavano in origine que' sepolcri, che dai casi
sempre mutabili della sorte ebbero a sostenere così strane
vicende. Frattanto tutti i frammenti discoperti, che in qualunque
modo possano interessar l'arte, o l'erudizione, a cura della nostra
Commissione si conservano entro il ricinto dell'emiciclo, che
fronteggia quello del Pincio nella piazza del Popolo.

Sarebbe stato nostro intendimento di cominciare fin dal
presente fascicolo la illustrazione degli avanzi suddetti: ma

1 Ibid. p. CLXVIII n. 106.
 
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