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LA MENADE DI VIA STATILI A

Nell'ultimo fascicolo trimestrale dello scorso anno, delle
Notizie degli scavi Goffredo Bendinelli ha pubblicato il bel
rilievo in marmo, scoperto nel 1921 all'angolo di via Emanuele
Filiberto con via Statilia, e di questa sua pubblicazione ha dato
egli stesso annunzio in un giornale quotidiano (a), con un breve
articolo che in parte riassume la relazione ufficiale, ma in parte
anche meglio esprime il pensiero dell'autore in merito all'argo-
mento. Siccome, per altro, malgrado la di lui affermazione che la
monografia delle Notizie sarebbe stata « utile a soddisfare sotto
ogni riguardo la curiosità degli studiosi e degli specialisti », a me
sembra che ancora ci sia qualche cosa da dire a complemento ed
a rettifica di quanto egli ha scritto, così ritengo opportuno di
ripubblicare l'interessante cimelio (Tavola), per aggiungere alcune
righe, anche a maggior chiarimento di quanto in precedenza ho
avuto occasione di scrivere io stesso su opere affini.

I. — L'opera d'arte.

Nel lastrone di marmo, mancante di tutto l'angolo supe-
riore di sinistra, è raffigurata ad alto rilievo una giovine
donna, e precisamente una Menade, a giudicare dalla corona di
edera che insieme a una benda le cinge il capo, dalla nebride che

(') Noi. A. scavi di antìchitì, 1923 (fase. 10-12. uscito nell'aprile del
corrente anno), p. 349 e segg.

(a) La Tribuna del 16 aprile 1924.
 
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